Comunicazioni
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
05/11/2024
Il Consiglio direttivo del The International Propeller Club Port of Ravenna ha organizzato per giovedì 7 novembre alle ore 19:00 un incontro conviviale a tema: L’AFFASCINANTE MONDO DEI SOMMERGIBILI con presentazione dell’evento “FISCHIA IMMERSIONE”.
Interverranno Marco Regine Presidente del Gruppo ANMI M.O.V.M. “Primo Sarti” di Ravenna; e C.V. (GN) Marco Mascellani Socio Propeller.
Marco Mascellani, ravennate classe 1965, Ufficiale del Genio Navale della Marina Militare italiana, s’imbarca sui sommergibili nel 1988 e diviene il più giovane Direttore di Macchina assumendo l’incarico sul Toti nel 1990. Dopo cinque anni, nel 1995 passa sui più nuovi sottomarini della classe Sauro assumendo la Direzione della Macchina del Da Vinci. Nel 2000 diviene docente per la sicurezza presso la Scuola Sommergibili e capo team TIRSOM (l’addestramento avanzato che determina la prontezza al combattimento di un battello). Dal 2002 al 2004 è Direttore di Macchina sul Pattugliatore di Squadra Bersagliere. Gli incarichi successivi – prima al Comando in Capo del Dipartimento Marittimo dell’Adriatico, poi al Comando delle Scuole della Marina e infine al Ministero della Difesa – lo portano ad occuparsi di antinfortunistica e infrastrutture con associata docenza (ambito L81/08). Dal 2008 al 2015 è stato direttore della Sala museale che la Marina Militare ha dedicato a Guglielmo Marconi, per la quale ha curato diverse mostre temporanee in Ancona. A tutt’oggi è conferenziere per la Forza Armata nelle Scuole.
Nel 2025 cadrà il 130° anniversario della consegna alla Marina Militare del suo primo sottomarino (poi trasformato in sommergibile), il “Delfino”, che fece base anche a Ravenna, dove era presente una stazione sommergibili con centrale di ricarica delle batterie e la nave officina e caserma “Volturno”. La Romagna è legata ai sommergibili anche attraverso la figura dell’Amm.o Luigi Angelo Longanesi Cattani, famoso comandante di sommergibili e Asso della battaglia dell’Atlantico.
Oggi le unità sono molto cambiate e sono tornate ad essere sottomarini, propulsi però ad idrogeno, e svolgono svariati compiti, ma sicuramente il compito primario è individuabile nell’acquisire dati e difendere le infrastrutture sottomarine nazionali negli abissi del globo terracqueo. Da qui l’ulteriore interesse per Ravenna ed il suo settore dell’Energy Off-Shore.
A Ravenna, dal 28 marzo al 6 aprile 2025 si terrà l’evento “FISCHIA IMMERSIONE” che intende promuovere la conoscenza degli uomini, delle donne e dei mezzi che operano negli abissi marini, della loro storia, delle loro tradizioni, delle loro altissime competenze e dei doveri al servizio della nazione.
Tra le varie iniziative previste di carattere tecnico, ludico, storico e culturale, ci saranno una mostra del Propeller Club presso Palazzo Rasponi; la presenza di un sommergibile della Marina Militare Italiana (visitabile) in Porto; il raduno nazionale dei sommergibilisti con sfilata per le vie del centro di Ravenna; il posizionamento di una vasca per dimostrazioni con modelli dinamici e ROV; infine il concerto della banda della Marina Militare Italiana.
L’incontro del 7 novembre si terrà presso la sede del Gruppo ANMI M.O.V.M. “Primo Sarti” a Marina di Ravenna in Piazzale della Marina n. 1, alla Radice della diga foranea sud (“Molo Zaccagnini”).
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
05/11/2024
Su questo interessante tema ha avuto modo di condividere alcune riflessioni il Direttore Operativo
dell’Autorità Portuale di Ravenna, Mario Petrosino che ha sottolineato l’importanza delle tante
azioni che la città ed il territorio hanno posto in essere per garantire ai crocieristi la migliore
accoglienza possibile e che, sicuramente, sono destinate ad essere ulteriormente implementate alla
luce del dato emerso, secondo cui vi sono oggi 4,9 milioni di croceristi presenti oggi in Adriatico
che possono crescere in futuro soprattutto se tra i porti dell'Adriatico si riuscirà ad instaurare una
reale collaborazione piuttosto che una poco proficua competizione.
Nel corso del panel si è riflettuto su come il turismo crocieristico si evolve, come le navi cambiano,
come si scoprono nuovi itinerari e si ridefiniscono i rapporti con le destinazioni e le comunità locali.
La competizione si gioca anche tra aree navigabili nel mondo, e l'Adriatico ha vissuto negli ultimi
anni una serie di eventi che ne hanno ostacolato una crescita stabile e solida. I relatori hanno portato
le proprie esperienze per cercare di capire se e come potranno cambiare le prospettive di questo tipo
di turismo in questo mare, quali azioni sarebbero auspicabili per aumentarne la competitività, quali
risultati – quantitativi e qualitativi – ci si può aspettare nei prossimi anni.
Petrosino, in ultimo, ha anche richiamato l’attenzione sull’esperienza di Ravenna che, per quanto
riguarda la realizzazione della nuova stazione marittima ha adottato, con successo, il percorso della
partnership pubblico (Autorità Portuale di Ravenna) /privato (Ravenna Civitas Cruise Port).
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
29/10/2024
Si è svolto a Ravenna il 25 ottobre scorso l’evento finale del Progetto Europeo ACCESS2NAPA, finanziato dal Programma Connecting Europe Facility (CEF), del quale l’Autorià Portuale di Ravenna è coordinatore.
L’Azione del Progetto, incentrata su progetti per favorire l'accessibilità marittima e terrestre dei porti coinvolti e sulla progettazione di impianti per l’elettrificazione delle banchine, ha consentito il raggiungimento di obiettivi di crescita ed aumento della competitività di alcuni scali dell'Associazione dei Porti del Nord Adriatico (NAPA).
Oltre a questa Autorità di Sistema Portuale, ACCESS2NAPA vede infatti come partner altri porti già membri del NAPA: l’AdSP del Mare Adriatico settentrionale, l’AdSP del Mare Adriatico orientale e il Porto di Capodistria (Luka Koper), i cui rappresentanti sono ritratti nella foto durante l'evento del 25 ottobre scorso.
Il budget totale del progetto è stato di € 14.436.400, finanziato dal programma CEF al 50%.
Sin dalla pubblicazione del bando, avvenuta nel dicembre del 2020, tutti i partner hanno lavorato attivamente alla costruzione della proposta, costituita da attività di progettazione complesse, per poterle assicurare il grado di qualità e maturità richiesto dal bando CEF.
Grazie a questo impegno il progetto ACCESS2NAPA ha permesso in questi anni, ai porti coinvolti, di migliorare la propria accessibilità e le proprie performances ambientali, aumentando la competitività dell'intero sistema portuale dell'alto Adriatico.
A Ravenna le attività di studio e progettazione che si sono compiute sono state inerenti alla seconda fase del progetto Ravenna Port Hub, all'estensione del raccordo ferroviario in destra Candiano e all'impianto di elettrificazione delle banchine del terminal crociere
L’evento conclusivo è stata l’occasione per condividere gli importanti risultati raggiunti che non solo si collocano in continuità con altri progetti dei porti situati sui Corridoi TEN-T Mediterraneo e Baltico-Adriatico (Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria) per favorire l'integrazione nella rete di trasporto europea e raggiungere il loro pieno potenziale entro il 2030 ma sono sicuramente anche prodromici a future opportunità di finanziamento per attività legate alla sostenibilità ambientale ed energetica delle attività portuali.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
29/10/2024
Bunge è impegnata, durante i mesi di ottobre e novembre, in attività di volontariato per contribuire alla sicurezza alimentare e sostenere le comunità locali in cui opera. Per l’ottavo anno consecutivo, Bunge contribuisce alla Colletta Alimentare Nazionale del Banco Alimentare con la donazione di quasi 1.000 litri di olio di propria produzione locale a Porto Corsini, Ravenna. I dipendenti Bunge collaborano, inoltre, con il Centro Galla Placidia di Ravenna, una struttura sociosanitaria che accoglie e assiste persone anziane non autosufficienti di grado medio o elevato.
“Ogni giorno ci impegniamo a raggiungere il nostro obiettivo di fornire alimenti, mangimi e carburanti essenziali in modo sicuro e sostenibile, con l’obiettivo di creare un impatto positivo e duraturo nella comunità di Ravenna, dove operiamo” ha affermato Saverio Panico, Direttore Commerciale e Country Lead di Bunge in Italia. “Sono molto orgoglioso di vedere come il nostro team stia trovando nuove e uniche modalità per continuare a sostenere coloro che ne hanno più bisogno, utilizzando i nostri prodotti e la nostra esperienza”.
A partire dal 24 ottobre e fino al 14 novembre, i dipendenti di Bunge sosterranno gli anziani del centro Galla Placidia di Ravenna attraverso attività ricreative legate al mondo della nutrizione e della sicurezza alimentare. Queste attività, che comprendono la preparazione di tagliatelle, biscotti e piadine, sono espressamente pensate per stimolare sia la mobilità fisica che la riattivazione delle capacità mnemoniche.
Queste iniziative rientrano nel Programma di Volontariato Globale di Bunge che si svolge nei mesi di ottobre e novembre in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, una ricorrenza internazionale indetta dalla FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, per promuovere la consapevolezza e l’azione globale per la sicurezza alimentare.
Quest’anno, i dipendenti Bunge di oltre 85 città nel mondo (30% in più rispetto al 2023) hanno organizzato eventi ed iniziative. Dal lancio del programma nel 2022, più di 1.200 volontari in 25 Paesi, tra cui Ravenna in Italia, hanno promosso raccolte alimentari o hanno preso parte come volontari
presso banche alimentari e sostenuto organizzazioni locali la cui missione è contribuire a risolvere il problema della fame e dell'accesso al cibo.
Per maggiori informazioni sull’impegno di Bunge a favore dell’impatto sulle comunità locali, è possibile consultare il sito https://bunge.com/italia.
A proposito di Bunge
Bunge (www.bunge.com, NYSE: BG), è un’azienda che ha lo scopo di mettere in contatto gli agricoltori con i consumatori per fornire alimenti essenziali, mangimi e biocarburante. Con più di due secoli di esperienza e relazioni profondamente radicate a livello globale, lavoriamo per mettere cibo di qualità su tutte le tavole, migliorare il livello di sostenibilità, aumentare la sicurezza alimentare globale e aiutare le comunità a crescere. In qualità di leader mondiale nella lavorazione dei semi oleosi e di produttore e fornitore di oli e grassi a base vegetale, diamo valore alle nostre partnership con gli agricoltori per migliorare la produttività e l'efficienza ambientale nel settore agricolo in tutte le nostre catene di valore e per trasportare prodotti di qualità dal luogo di coltivazione a quello di consumo. Allo stesso tempo, collaboriamo con i nostri clienti per creare e reimmaginare il futuro del cibo, sviluppando soluzioni personalizzate e innovative per soddisfare le esigenze e i bisogni nutrizionali in evoluzione in ogni parte del mondo. La nostra azienda ha sede principale a St. Louis, Missouri, e più di 23.000 dipendenti che lavorano in più di 300 strutture situate in più di 40 paesi.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
26/10/2024
Ascolta le parole del Presidente Rossi /media/files/VID-20241026-WA0048.mp4
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
26/10/2024
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
25/10/2024
Presieduto dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale Daniele Rossi e con la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del Vice Ministro Galeazzo Bignami e del sindaco di Ravenna Michele De Pascale, Adria Shipping Summit ha riunito i principali player del cluster marittimo del nord adriatico.
Nel corso del convegno è stato presentato il progetto Ravenna Port Hub: Infrastructural Works: un'iniziativa di importanza strategica per l'economia del Paese, come ha ribadito nel corso del convengo lo stesso Ministro Salvini.
L'evento ha rappresentato un'importante opportunità per approfondire e analizzare il ruolo strategico delle infrastrutture portuali dell'Adriatico centro-settentrionale, con particolare attenzione agli scali di Trieste, Venezia e Ravenna.
Il Ministro Salvini ospite di Adria Shipping Summit
Il Ministro Salvini ha dichiarato: “Ravenna è uno degli esempi sulla portualità italiana in cui stiamo investendo per la transizione energetica.
Ci sono 5 miliardi che coinvolgono il porto di Ravenna - ha detto Salvini - un miliardo direttamente in mano all'autorità portuale, quasi mezzo miliardo finanziato dal Mit, ci sono tanti soggetti privati che stanno mettendo attenzione su questo hub fondamentale per il sistema”.
Partendo proprio dalla dichiarazione del Ministro, l'evento si è rivelato un'occasione cruciale per esaminare e approfondire l'importanza strategica delle infrastrutture portuali dell'Adriatico centro-settentrionale, rappresentate anche dagli hub di Trieste e di Venezia.
Presto online gli atti, le interviste e i video di ADRIA SHIPPING SUMMIT nell'area #Replay del sito web https://www.adriashippingsummit.it/
#Staytuned
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
25/10/2024
Pregiatissimi Ospiti,
Vi ringrazio per essere qui oggi con noi a condividere un momento
storico per il porto di Ravenna, per la Regione Emilia-Romagna, per
l’Italia.
Oggi celebriamo il completamento del progetto Hub Portuale e quindi
sarebbe logico aspettarsi che vi parlassi di fondali, di banchine, di navi.
Lo farò, ma consentitemi prima una digressione dalla complessità del
nostro tema.
E proprio di complessità voglio parlarvi e lo farò parlando di
cognac.
Per poter diventare cognac, il vino deve essere prodotto nella regione
della Charent, nel sud ovest della Francia. Ma non basta: c’è il periodo
fissato per la vendemmia, e poi ci sono le botti: esclusivamente di
quercia. E, prima di finire nelle botti, il vino deve essere distillato per ben
due volte. Soltanto allora arriva il riposo, nelle cantine impregnate
dell’odore dell’Atlantico.
Insomma, il cognac è una faccenda di complessità, di equilibrio, di
pazienza e di mare, oltre che di terra e di lavoro.
Per tutto ciò che è bello e prezioso ci vuole pazienza e tempo. Sono
ingredienti non scritti eppure essenziali.
Questa è anche la storia del nostro progetto.
Una storia fatta di complessità, di equilibrio, di competenza e di
pazienza.
E di tempo: otto anni, otto lunghissimi, disperati, meravigliosi anni.
Mille volte abbiamo temuto di non farcela. Mille volte ci hanno fatto
cadere. Mille volte ci siamo rialzati e sempre con più determinazione,
audacia, coraggio.
La determinazione di chi sa di essere nel giusto, l’audacia di chi sa che
sta CONTRIBUENDO A FARE UN PEZZETTINO DI STORIA, il
coraggio di chi lavora per le generazioni che verranno.
120 ettari di aree logistiche, 500mila metri quadri di aree di cantiere, 5
chilometri di banchine, 80mila metri cubi di calcestruzzo, 20mila
tonnellate di acciaio, 70 chilometri di pali, 50 chilometri di tiranti, 250
operai, 80 ingegneri, 150mila ore di ingegneria, 1200 elaborati tecnici, 8
milioni di metri cubi di sedimenti dragati.
Investimenti per un miliardo di euro.
Questo è il progetto Hub Portuale.
Questo, ma non solo.
Grazie a questo progetto credo oggi si possa dire che esiste un
“modello Ravenna”, cioè un sistema di valori e di competenze, di
passione e di coraggio che consente di fare le cose nei tempi, nei modi
e nei costi previsti.
Entro fine anno avremo dragato i fondali del porto sino a 12,5 metri di
profondità ed avremo completato il rifacimento di tutte le banchine di
progetto.
Questi lavori saranno ultimati con quasi un anno di anticipo.
Sembra un buon risultato per un’opera pubblica in Italia.
Grazie alla accelerazione di questa prima Fase dei lavori, resa possibile
dalla positiva collaborazione con il consorzio di imprese appaltatrici
guidato da RCM, abbiamo potuto avviare i lavori della seconda Fase,
lavori che sono finanziati con fondi PNRR e devono quindi terminare
entro il dicembre 2026.
Siamo certi che ce la faremo.
Seconda Fase che comporta l’investimento di 170 milioni di euro per la
realizzazione dell’impianto di trattamento dei materiali risultanti
dall’escavo, ed il dragaggio di altri tre milioni di metri cubi di fondale,
che ci farà raggiungere la profondità di 14,5 metri in gran parte del
canale portuale.
Per risolvere il problema più importante del nostro porto, cioè la
manutenzione costante dei fondali, abbiamo guardato all’esperienza dei
porti del Nord Europa, dove impianti simili per il trattamento dei fanghi
da escavo sono in funzione da anni con ottimi risultati.
Il nostro sarà l’unico impianto del genere nel Mediterraneo.
Anche in questo siamo stati pionieri, così come lo siamo stati nel
sostenere con convinzione il deposito di GNL di Edison e Pir, il
rigassificatore di Snam, il deposito di CO2 di Eni, il parco eolico a mare
di Agnes.
Tutti questi progetti sono stati possibili perché con la realizzazione del
progetto Hub abbiamo creato un nuovo clima di fiducia, di fiducia nella
capacità del porto di Ravenna di guardare al futuro, di accogliere
l’innovazione con attenzione amministrativa e coraggio imprenditoriale.
E questa rinnovata fiducia è stata la condizione che ha determinato la
decisione di tante imprese private di investire nel nostro porto più di
quattro miliardi di euro.
Oltre ai progetti che ho già citato voglio ricordare i colossali investimenti
di Marcegaglia, di Bunge, di Versalis, di Ferretti, di Royal Caribbean e
tanti altri.
I soli investimenti di Royal Caribbean e Ferretti saranno di quasi 200
milioni di euro e porteranno 800 nuovi posti di lavoro.
Approfondimento dei fondali, nuove banchine, nuove aree logistiche,
consentiranno l’arrivo in porto di maggiori volumi di merci, che dal porto
dovranno uscire e dovranno farlo in modo efficiente, rapido e sicuro.
Per questo a completamento del grande disegno infrastrutturale del
porto di Ravenna, abbiamo lavorato per potenziare ferrovie e strade.
Anche qui c’è voluto tempo, calma, pazienza per superare il delirio infinito delle procedure autorizzative, per gestire le conferenze dei servizi, per interloquire con un sistema amministrativo
eccessivamente burocratizzato, non motivato, sospettoso.
Per quel che riguarda le ferrovie con l’accordo firmato nel 2017 fra RFI,
Autorità Portuale e Regione, abbiamo concordato gli interventi strategici,
per un valore di oltre 120 milioni di euro, sostenuti da RFI, che faranno
del porto di Ravenna il primo Hub ferroviario italiano.
Fra questi interventi sono stati ultimati il nuovo ponte Teodorico ed il
by-pass sulla dorsale sinistra, che evita l’ingresso in stazione centrale di
oltre 4000 treni, e con il prossimo anno partiranno i lavori delle due nuove stazioni
ferroviarie per la movimentazione dei treni merci in sinistra e destra
Candiano, che consentiranno finalmente di avere fasci di binari da 900
metri per treni di standard europeo.
A carico dell’Autorità Portuale nei prossimi due anni resta il
prolungamento dei binari in penisola Trattaroli, un investimento di
quattro milioni di euro, ed il raccordo ferroviario per gli ultimi cinque
terminal che ancora non sono collegati alla rete.
E poi le strade di accesso al porto, indispensabili, inevitabili. Questa
forse è la nota dolente del nostro sistema logistico. Gli investimenti in
corso da parte di Anas, oltre 30 milioni, sono sicuramente un buon inizio
per arrivare ad una sistemazione complessiva della viabilità che
comprenda l’allargamento della 309DIR, tangenziale fondamentale per il
porto sulla direttrice di Bologna, e la realizzazione della nuova “Romea”
verso Venezia.
Queste due opere sono necessarie per fare del porto
dell’Emilia-Romagna uno degli hub logistici più importanti d’Europa.
Il progetto Hub portuale non è solo infrastrutture materiali, che pur
restano la condizione abilitante di ogni altro investimento, ma è anche
consapevolezza che oggi i porti non sono più soltanto i luoghi dove si
muovono le merci, ma sono hub digitali ed energetici.
La grande sfida che il nostro porto ha davanti è l’implementazione
capillare delle più moderne tecnologie digitali e la realizzazione di
investimenti nella produzione di energie da fonti rinnovabili, nel segno
della sostenibilità ambientale ed economica.
Con un budget triennale di sei milioni di euro, abbiamo completato la
posa di oltre 30 km di cavi in fibra ottica per coprire tutto l’ambito
portuale, a disposizione delle imprese e delle amministrazioni pubbliche,
abbiamo già digitalizzato la maggior parte dei processi amministrativi e
stiamo lavorando all’implementazione della tecnologia 5G.
Abbiamo in cantiere progetti per rafforzare le procedure di ciber security
e di controllo dell’ambito portuale.
Nel campo energetico, stiamo lavorando alla realizzazione di un
impianto fotovoltaico da 38 Megawatt di potenza e del costo di oltre 30
milioni di euro con una formula innovativa di finanza di progetto. Questo
impianto ci consentirà di fornire energia “verde” al sistema di cold
ironing che stiamo realizzando, grazie ad un contributo PNRR di 35
milioni di euro, al terminal crociere di porto corsini.
Un’idea questa di economia circolare perfetta nata negli uffici
dell’Autorità Portuale.
L’Hub portuale è tutto questo, ma non solo.
E’ anche sensibilità per la città, per la sua economia, per la sua crescita.
Con questa attenzione e senso di responsabilità abbiamo realizzato il
progetto crociere, abbiamo investito nel terminal di Porto Corsini e nel
suo retroporto. Unitamente a Royal Caribbean che investirà 35 milioni di
euro per costruire la nuova stazione marittima, realizzeremo opere a
mare e un parco di 8 ettari a ridosso del terminal, per un costo
complessivo a carico dell’Autorità Portuale di oltre dieci milioni di euro.
I 330mila croceristi scesi in città lo scorso anno ed i 500mila previsti a
regime, cioè fra tre anni, ci fanno ritenere che siano soldi investiti bene!
E vado a concludere.
Lo scenario macroeconomico è oggi decisamente complesso, lo è
economicamente, con una crescita modesta a causa delle politiche
monetarie condizionate da una inflazione che non accenna a
stabilizzarsi su valori accettabili, ma lo è anche geopoliticamente, con l’area mediorientale in precario
equilibrio e il Mar Nero sostanzialmente devastato.
E mentre il mondo occidentale ha imbrigliato le proprie economie nella
rete di una male interpretata sostenibilità, India e Cina aumentano
indiscriminatamente le loro emissioni inquinanti pur di sostenere lo sviluppo.
Questa complessità comporterà cambiamenti epocali nei modelli di
globalizzazione e la riconfigurazione delle catene di
approvvigionamento.
Da una parte assisteremo ad un aumento delle distanze delle rotte
marittime ed alla conseguente necessità della crescita dimensionale
delle navi per ottimizzare i maggiori costi di trasporto,
dall’altra il fenomeno del reshoring, cioè della regionalizzazione degli
scambi e delle filiere produttive, sarà sempre più importante e tornerà a
rendere centrale il mediterraneo nei trasporti dalla produzione al
consumo.
In questo scenario i porti del Mediterraneo saranno la spina dorsale
dell’integrazione regionale con un aumento del trasporto marittimo a
corto raggio. La dimensione ideale per valorizzare gli asset e le
competenze del porto di Ravenna.
Questo nuovo assetto degli equilibri commerciali in ottica mediterranea
rappresenta una opportunità per il porto dell'Emilia-Romagna, che per la
sua posizione strategica potrà assumere un ruolo di hub logistico tra
mediterraneo del sud, nord africa ed europa continentale.
La scelta di un porto per gli operatori della logistica non dipenderà più
dal solo fattore geografico, ma piuttosto dall'efficienza sostenibile del
sistema porto nel suo complesso.
Dalla sua rete logistica retroportuale, dalla disponibilità e modernità dei
servizi tecnico nautici, dalla digitalizzazione delle attività amministrative,
dall’adozione diffusa di tecnologie avanzate, dell’intelligenza artificiale e
della robotica.
Il porto dell’Emilia Romagna ha intrapreso questa strada con il progetto
Hub. Ora bisogna tenere alto lo sguardo, non avere timori e proseguire
sul percorso tracciato.
Consentitemi una nota personale.
Ho finito il mio mandato e lascerò presto la presidenza dell’Autorità
Portuale.
Ho fatto del mio meglio per assolvere il compito per cui sono stato
chiamato otto anni fa a guidare questo porto: garantirgli una prospettiva
di futuro florida, degna della sua storia.
Grazie al lavoro degli uomini e delle donne dell'Autorità Portuale,
professionisti eccellenti ed appassionati, che sono stati una fonte di
ispirazione e presenza gioiosa anche nei momenti più difficili,
grazie al supporto prezioso, all’aiuto costante, della Regione
Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Prefettura di Ravenna,
della Comunità Portuale,
grazie alla collaborazione con la Capitaneria di Porto,
il porto di Ravenna ha oggi le condizioni per essere ancora protagonista
di una nuova brillante stagione della portualità italiana.
Non era scontato.
Molto è stato fatto, molto resta da fare.
Auguro a tutti voi buon lavoro e buon vento!
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
24/10/2024
Maletti ha ripercorso le tappe del lungo percorso compiuto dal terminal passeggeri, dalla sua ideazione, alla progettazione, dall'inaugurazione - avvenuta nel lontano 2011 - sino a questo importante traguardo che quest'oggi si è celebrato. Una visione che si è dimostrata vincente e che nel porto di Ravenna si è riuscita a realizzare e si svilupperà nel futuro grazie al grande gioco di squadro compiuto da tutte le Istituzioni e gli operatori coinvolti, che Maletti ha colto l'occasione per ringraziare pubblicamente.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
24/10/2024
Oggi, 24 ottobre 2024, si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra organizzata da Ravenna Civitas Cruise Port (RCCP) per l'inizio ufficiale della costruzione del suo nuovo terminal crociere di 10.000 metri quadrati a Porto Corsini (Ravenna).
"Si tratta di un traguardo importante sia per l'Autorità Portuale di Ravenna, sia per i nostri partner e per la comunità locale", ha dichiarato Daniele Rossi, Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna. "Il nuovo terminal dimostra l'impegno dell'industria crocieristica nell'investire nello sviluppo sostenibile di Ravenna, garantendo agli ospiti la possibilità di godere di questo meraviglioso territorio e portando nuovi posti di lavoro nella regione".
Il nuovo terminal, il cui progetto è stato sviluppato da Cruise Terminals International e Royal Caribbean Group,aprirà a tutte le compagnie di crociera nel 2026, e potrà ospitare due navi contemporaneamente. Il terminal si integrerà con il paesaggio e gli spazi verdi pubblici; l’intero sito, di ben12 ettari, sarà abbracciato dall’ambiente pinetale e costiero circostante, e includerà percorsi pedonali e ciclabili e aree dedicate all’intrattenimento; ne beneficeranno anche le comunità locali e i visitatori non crocieristi.
Inoltre, il terminal conseguirà la certificazione Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) Gold, diventando così il primo terminal certificato LEED in Italia. Il progetto sostenibile si concentrerà sull'efficienza energetica, sulla generazione di energia rinnovabile, sul riciclaggio e sulla gestione dei rifiuti e sull'approvvigionamento sostenibile dei materiali. L'Autorità Portuale investirà anche nelcoldironing, la tecnologia per l’alimentazione elettrica delle navi da banchina, il che significa che le navi in porto potranno spegnere i motori.
"Siamo onorati di collaborare con l'Autorità Portuale di Ravenna a questo entusiasmante progetto", ha dichiarato Anna D'Imporzano, Direttore Generale di RCCP. "Questa nuova struttura avrà un design architettonico straordinario, audace e sostenibile, e aspetti tecnologici innovativi che non solo miglioreranno l'esperienza per i crocieristi, ma coinvolgeranno anche la comunità locale".
Il nuovo terminal convaliderà lo status del porto di Ravenna come homeport di livello mondiale per le navi da crociera per iniziare e terminare i loro itinerari. Gli studi di settore mostrano che un passeggero imbarcante o sbarcante spenda in media 385 dollari e, con il terminal che probabilmente genererà da 100 a 200 posti di lavoro diretti e indiretti al giorno in una varietà di posizioni, la nuova struttura contribuirà a fornire un impatto economico positivo in tutta la regione.
"La posa della prima pietra di oggi rappresenta un momento cruciale per Ravenna, per la comunità e per l'industria crocieristica", ha dichiarato Graham Olver, CEO di CTI. "Offrendo posti di lavoro, impatto economico e una struttura certificata LEED Gold, il nuovo terminal è davvero una vetrina di ciò che si può ottenere quando l'innovazione incontra la passione”.
Ravenna e i suoi dintorni sono noti per le loro straordinarie bellezze naturali e la calda ospitalità. I visitatori potranno vivere e godere di ricchi tesori storici e culturali, arte e architettura, natura incontaminata e spiagge e cucina tradizionale italiana.
Gli architetti di Atelier(s) Alfonso Femia e il team di ingegneri di RINA Consulting lavoreranno con RCCP e i suoi partner per costruire un terminal all'avanguardia integratocon il paesaggio.
"Siamo onorati di partecipare alla cerimonia di posa della prima pietra che celebra il prossimo passo nel viaggio verso lo sviluppo di un nuovo terminal crociere certificato LEED Gold nel cuore dell'Europa", ha dichiarato Joshua Carroll, Senior Vice President, Destination Development, Royal Caribbean Group. "Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il duro lavoro e il sostegno costante di tante persone e ringrazio l'Autorità Portuale, il Comune di Ravenna, la Regione Emilia Romagna e tutta la comunità portuale e cittadina che ci hanno accolto e sostenuto fin dall'inizio".
Il coinvolgimento della comunità è stato al centro di tutta la fase di progettazione del nuovo terminal, che si appresta a diventare un punto di riferimento simbolico a Ravenna e un punto focale per attività ed eventi. Il terminal a due piani sarà dotato di un centro per gli equipaggi delle navi, un ufficio informazioni turistiche, e aree per gustare la cucina locale. L'edificio del terminal sarà collegato alle navi tramite una passerella sopraelevata che corre per quasi tutta la lunghezza il molo.
Gli ospiti potranno godere di un'incredibile vista sul mare e sulle spiagge di Ravenna mentre imbarcanosulla loro nave attraverso passerelle mobili d’imbarco (fingers) di nuova generazione. Nei giorni in cui non ci saranno naviormeggiate a banchina, il terminal e la sua passerella sul mare saranno aperti per eventi pubblici e privati tra cui competizioni sportive, presentazioni artistiche e letterarie e molto altro. Gli ampi spazi al piano terra offriranno anche l'opportunità di organizzare fiere e altri grandi eventi
Informazioni su RCCP
Ravenna Civitas Cruise Port (RCCP) è una joint venture tra CTI (Cruise Terminals International) e Royal Caribbean Group. La società è concessionaria del servizio di stazione marittima per le navi da crociera e per la costruzione del terminal crociere di Ravenna, che aprirà per la stagione crocieristica 2026, che convaliderà lo status del porto di Ravenna come homeport di livello mondiale per le navi da crociera per iniziare e terminare i loro itinerari nel cuore del Mediterraneo.
www.rccp.it
Informazioni su CTI
Cruise Terminals International (CTI) possiede, sviluppa e gestisce infrastrutture portuali in tutto il mondo. CTI sta sviluppando una solida rete di progetti di infrastrutture portuali per soddisfare le crescenti esigenze dell'industria crocieristica, in stretta collaborazione con le comunità locali e con grande attenzione alla sostenibilità.
Informazioni su Royal Caribbean Group
Royal Caribbean Group (NYSE: RCL) è leader nel settore delle vacanze con una flotta globale di 68 navi da crociera dei suoi cinque marchi che viaggiano verso circa 1.000 destinazioni. Con la missione di offrire le migliori vacanze in modo responsabile, Royal Caribbean Group accoglie milioni di ospiti ogni anno attraverso il suo portafoglio di marchi best-in-class, tra cui Royal Caribbean International, Celebrity Cruises e Silversea,anche espandendoil portafoglio di esperienze di vacanza a terra attraverso la collezione Perfect Day atCocoCay e Royal Beach Club. La società possiede anche il 50% di una joint venture che gestisce TUI Cruises e Hapag-Lloyd Cruises. Con una ricca storia di innovazione, Royal Caribbean Group offre continuamente nuovi prodotti ed esperienze entusiasmanti per gli ospiti che contribuiscono a plasmare il futuro dei viaggi di piacere.
www.royalcaribbeangroup.com
www.rclinvestor.com
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
05/11/2024
Il Consiglio direttivo del The International Propeller Club Port of Ravenna ha organizzato per giovedì 7 novembre alle ore 19:00 un incontro conviviale a tema: L’AFFASCINANTE MONDO DEI SOMMERGIBILI con presentazione dell’evento “FISCHIA IMMERSIONE”.
Interverranno Marco Regine Presidente del Gruppo ANMI M.O.V.M. “Primo Sarti” di Ravenna; e C.V. (GN) Marco Mascellani Socio Propeller.
Marco Mascellani, ravennate classe 1965, Ufficiale del Genio Navale della Marina Militare italiana, s’imbarca sui sommergibili nel 1988 e diviene il più giovane Direttore di Macchina assumendo l’incarico sul Toti nel 1990. Dopo cinque anni, nel 1995 passa sui più nuovi sottomarini della classe Sauro assumendo la Direzione della Macchina del Da Vinci. Nel 2000 diviene docente per la sicurezza presso la Scuola Sommergibili e capo team TIRSOM (l’addestramento avanzato che determina la prontezza al combattimento di un battello). Dal 2002 al 2004 è Direttore di Macchina sul Pattugliatore di Squadra Bersagliere. Gli incarichi successivi – prima al Comando in Capo del Dipartimento Marittimo dell’Adriatico, poi al Comando delle Scuole della Marina e infine al Ministero della Difesa – lo portano ad occuparsi di antinfortunistica e infrastrutture con associata docenza (ambito L81/08). Dal 2008 al 2015 è stato direttore della Sala museale che la Marina Militare ha dedicato a Guglielmo Marconi, per la quale ha curato diverse mostre temporanee in Ancona. A tutt’oggi è conferenziere per la Forza Armata nelle Scuole.
Nel 2025 cadrà il 130° anniversario della consegna alla Marina Militare del suo primo sottomarino (poi trasformato in sommergibile), il “Delfino”, che fece base anche a Ravenna, dove era presente una stazione sommergibili con centrale di ricarica delle batterie e la nave officina e caserma “Volturno”. La Romagna è legata ai sommergibili anche attraverso la figura dell’Amm.o Luigi Angelo Longanesi Cattani, famoso comandante di sommergibili e Asso della battaglia dell’Atlantico.
Oggi le unità sono molto cambiate e sono tornate ad essere sottomarini, propulsi però ad idrogeno, e svolgono svariati compiti, ma sicuramente il compito primario è individuabile nell’acquisire dati e difendere le infrastrutture sottomarine nazionali negli abissi del globo terracqueo. Da qui l’ulteriore interesse per Ravenna ed il suo settore dell’Energy Off-Shore.
A Ravenna, dal 28 marzo al 6 aprile 2025 si terrà l’evento “FISCHIA IMMERSIONE” che intende promuovere la conoscenza degli uomini, delle donne e dei mezzi che operano negli abissi marini, della loro storia, delle loro tradizioni, delle loro altissime competenze e dei doveri al servizio della nazione.
Tra le varie iniziative previste di carattere tecnico, ludico, storico e culturale, ci saranno una mostra del Propeller Club presso Palazzo Rasponi; la presenza di un sommergibile della Marina Militare Italiana (visitabile) in Porto; il raduno nazionale dei sommergibilisti con sfilata per le vie del centro di Ravenna; il posizionamento di una vasca per dimostrazioni con modelli dinamici e ROV; infine il concerto della banda della Marina Militare Italiana.
L’incontro del 7 novembre si terrà presso la sede del Gruppo ANMI M.O.V.M. “Primo Sarti” a Marina di Ravenna in Piazzale della Marina n. 1, alla Radice della diga foranea sud (“Molo Zaccagnini”).
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
05/11/2024
Su questo interessante tema ha avuto modo di condividere alcune riflessioni il Direttore Operativo
dell’Autorità Portuale di Ravenna, Mario Petrosino che ha sottolineato l’importanza delle tante
azioni che la città ed il territorio hanno posto in essere per garantire ai crocieristi la migliore
accoglienza possibile e che, sicuramente, sono destinate ad essere ulteriormente implementate alla
luce del dato emerso, secondo cui vi sono oggi 4,9 milioni di croceristi presenti oggi in Adriatico
che possono crescere in futuro soprattutto se tra i porti dell'Adriatico si riuscirà ad instaurare una
reale collaborazione piuttosto che una poco proficua competizione.
Nel corso del panel si è riflettuto su come il turismo crocieristico si evolve, come le navi cambiano,
come si scoprono nuovi itinerari e si ridefiniscono i rapporti con le destinazioni e le comunità locali.
La competizione si gioca anche tra aree navigabili nel mondo, e l'Adriatico ha vissuto negli ultimi
anni una serie di eventi che ne hanno ostacolato una crescita stabile e solida. I relatori hanno portato
le proprie esperienze per cercare di capire se e come potranno cambiare le prospettive di questo tipo
di turismo in questo mare, quali azioni sarebbero auspicabili per aumentarne la competitività, quali
risultati – quantitativi e qualitativi – ci si può aspettare nei prossimi anni.
Petrosino, in ultimo, ha anche richiamato l’attenzione sull’esperienza di Ravenna che, per quanto
riguarda la realizzazione della nuova stazione marittima ha adottato, con successo, il percorso della
partnership pubblico (Autorità Portuale di Ravenna) /privato (Ravenna Civitas Cruise Port).
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
29/10/2024
Si è svolto a Ravenna il 25 ottobre scorso l’evento finale del Progetto Europeo ACCESS2NAPA, finanziato dal Programma Connecting Europe Facility (CEF), del quale l’Autorià Portuale di Ravenna è coordinatore.
L’Azione del Progetto, incentrata su progetti per favorire l'accessibilità marittima e terrestre dei porti coinvolti e sulla progettazione di impianti per l’elettrificazione delle banchine, ha consentito il raggiungimento di obiettivi di crescita ed aumento della competitività di alcuni scali dell'Associazione dei Porti del Nord Adriatico (NAPA).
Oltre a questa Autorità di Sistema Portuale, ACCESS2NAPA vede infatti come partner altri porti già membri del NAPA: l’AdSP del Mare Adriatico settentrionale, l’AdSP del Mare Adriatico orientale e il Porto di Capodistria (Luka Koper), i cui rappresentanti sono ritratti nella foto durante l'evento del 25 ottobre scorso.
Il budget totale del progetto è stato di € 14.436.400, finanziato dal programma CEF al 50%.
Sin dalla pubblicazione del bando, avvenuta nel dicembre del 2020, tutti i partner hanno lavorato attivamente alla costruzione della proposta, costituita da attività di progettazione complesse, per poterle assicurare il grado di qualità e maturità richiesto dal bando CEF.
Grazie a questo impegno il progetto ACCESS2NAPA ha permesso in questi anni, ai porti coinvolti, di migliorare la propria accessibilità e le proprie performances ambientali, aumentando la competitività dell'intero sistema portuale dell'alto Adriatico.
A Ravenna le attività di studio e progettazione che si sono compiute sono state inerenti alla seconda fase del progetto Ravenna Port Hub, all'estensione del raccordo ferroviario in destra Candiano e all'impianto di elettrificazione delle banchine del terminal crociere
L’evento conclusivo è stata l’occasione per condividere gli importanti risultati raggiunti che non solo si collocano in continuità con altri progetti dei porti situati sui Corridoi TEN-T Mediterraneo e Baltico-Adriatico (Ravenna, Venezia, Trieste e Capodistria) per favorire l'integrazione nella rete di trasporto europea e raggiungere il loro pieno potenziale entro il 2030 ma sono sicuramente anche prodromici a future opportunità di finanziamento per attività legate alla sostenibilità ambientale ed energetica delle attività portuali.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
29/10/2024
Bunge è impegnata, durante i mesi di ottobre e novembre, in attività di volontariato per contribuire alla sicurezza alimentare e sostenere le comunità locali in cui opera. Per l’ottavo anno consecutivo, Bunge contribuisce alla Colletta Alimentare Nazionale del Banco Alimentare con la donazione di quasi 1.000 litri di olio di propria produzione locale a Porto Corsini, Ravenna. I dipendenti Bunge collaborano, inoltre, con il Centro Galla Placidia di Ravenna, una struttura sociosanitaria che accoglie e assiste persone anziane non autosufficienti di grado medio o elevato.
“Ogni giorno ci impegniamo a raggiungere il nostro obiettivo di fornire alimenti, mangimi e carburanti essenziali in modo sicuro e sostenibile, con l’obiettivo di creare un impatto positivo e duraturo nella comunità di Ravenna, dove operiamo” ha affermato Saverio Panico, Direttore Commerciale e Country Lead di Bunge in Italia. “Sono molto orgoglioso di vedere come il nostro team stia trovando nuove e uniche modalità per continuare a sostenere coloro che ne hanno più bisogno, utilizzando i nostri prodotti e la nostra esperienza”.
A partire dal 24 ottobre e fino al 14 novembre, i dipendenti di Bunge sosterranno gli anziani del centro Galla Placidia di Ravenna attraverso attività ricreative legate al mondo della nutrizione e della sicurezza alimentare. Queste attività, che comprendono la preparazione di tagliatelle, biscotti e piadine, sono espressamente pensate per stimolare sia la mobilità fisica che la riattivazione delle capacità mnemoniche.
Queste iniziative rientrano nel Programma di Volontariato Globale di Bunge che si svolge nei mesi di ottobre e novembre in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, una ricorrenza internazionale indetta dalla FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, per promuovere la consapevolezza e l’azione globale per la sicurezza alimentare.
Quest’anno, i dipendenti Bunge di oltre 85 città nel mondo (30% in più rispetto al 2023) hanno organizzato eventi ed iniziative. Dal lancio del programma nel 2022, più di 1.200 volontari in 25 Paesi, tra cui Ravenna in Italia, hanno promosso raccolte alimentari o hanno preso parte come volontari
presso banche alimentari e sostenuto organizzazioni locali la cui missione è contribuire a risolvere il problema della fame e dell'accesso al cibo.
Per maggiori informazioni sull’impegno di Bunge a favore dell’impatto sulle comunità locali, è possibile consultare il sito https://bunge.com/italia.
A proposito di Bunge
Bunge (www.bunge.com, NYSE: BG), è un’azienda che ha lo scopo di mettere in contatto gli agricoltori con i consumatori per fornire alimenti essenziali, mangimi e biocarburante. Con più di due secoli di esperienza e relazioni profondamente radicate a livello globale, lavoriamo per mettere cibo di qualità su tutte le tavole, migliorare il livello di sostenibilità, aumentare la sicurezza alimentare globale e aiutare le comunità a crescere. In qualità di leader mondiale nella lavorazione dei semi oleosi e di produttore e fornitore di oli e grassi a base vegetale, diamo valore alle nostre partnership con gli agricoltori per migliorare la produttività e l'efficienza ambientale nel settore agricolo in tutte le nostre catene di valore e per trasportare prodotti di qualità dal luogo di coltivazione a quello di consumo. Allo stesso tempo, collaboriamo con i nostri clienti per creare e reimmaginare il futuro del cibo, sviluppando soluzioni personalizzate e innovative per soddisfare le esigenze e i bisogni nutrizionali in evoluzione in ogni parte del mondo. La nostra azienda ha sede principale a St. Louis, Missouri, e più di 23.000 dipendenti che lavorano in più di 300 strutture situate in più di 40 paesi.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
26/10/2024
Ascolta le parole del Presidente Rossi /media/files/VID-20241026-WA0048.mp4
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
26/10/2024
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
25/10/2024
Presieduto dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale Daniele Rossi e con la partecipazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del Vice Ministro Galeazzo Bignami e del sindaco di Ravenna Michele De Pascale, Adria Shipping Summit ha riunito i principali player del cluster marittimo del nord adriatico.
Nel corso del convegno è stato presentato il progetto Ravenna Port Hub: Infrastructural Works: un'iniziativa di importanza strategica per l'economia del Paese, come ha ribadito nel corso del convengo lo stesso Ministro Salvini.
L'evento ha rappresentato un'importante opportunità per approfondire e analizzare il ruolo strategico delle infrastrutture portuali dell'Adriatico centro-settentrionale, con particolare attenzione agli scali di Trieste, Venezia e Ravenna.
Il Ministro Salvini ospite di Adria Shipping Summit
Il Ministro Salvini ha dichiarato: “Ravenna è uno degli esempi sulla portualità italiana in cui stiamo investendo per la transizione energetica.
Ci sono 5 miliardi che coinvolgono il porto di Ravenna - ha detto Salvini - un miliardo direttamente in mano all'autorità portuale, quasi mezzo miliardo finanziato dal Mit, ci sono tanti soggetti privati che stanno mettendo attenzione su questo hub fondamentale per il sistema”.
Partendo proprio dalla dichiarazione del Ministro, l'evento si è rivelato un'occasione cruciale per esaminare e approfondire l'importanza strategica delle infrastrutture portuali dell'Adriatico centro-settentrionale, rappresentate anche dagli hub di Trieste e di Venezia.
Presto online gli atti, le interviste e i video di ADRIA SHIPPING SUMMIT nell'area #Replay del sito web https://www.adriashippingsummit.it/
#Staytuned
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
25/10/2024
Pregiatissimi Ospiti,
Vi ringrazio per essere qui oggi con noi a condividere un momento
storico per il porto di Ravenna, per la Regione Emilia-Romagna, per
l’Italia.
Oggi celebriamo il completamento del progetto Hub Portuale e quindi
sarebbe logico aspettarsi che vi parlassi di fondali, di banchine, di navi.
Lo farò, ma consentitemi prima una digressione dalla complessità del
nostro tema.
E proprio di complessità voglio parlarvi e lo farò parlando di
cognac.
Per poter diventare cognac, il vino deve essere prodotto nella regione
della Charent, nel sud ovest della Francia. Ma non basta: c’è il periodo
fissato per la vendemmia, e poi ci sono le botti: esclusivamente di
quercia. E, prima di finire nelle botti, il vino deve essere distillato per ben
due volte. Soltanto allora arriva il riposo, nelle cantine impregnate
dell’odore dell’Atlantico.
Insomma, il cognac è una faccenda di complessità, di equilibrio, di
pazienza e di mare, oltre che di terra e di lavoro.
Per tutto ciò che è bello e prezioso ci vuole pazienza e tempo. Sono
ingredienti non scritti eppure essenziali.
Questa è anche la storia del nostro progetto.
Una storia fatta di complessità, di equilibrio, di competenza e di
pazienza.
E di tempo: otto anni, otto lunghissimi, disperati, meravigliosi anni.
Mille volte abbiamo temuto di non farcela. Mille volte ci hanno fatto
cadere. Mille volte ci siamo rialzati e sempre con più determinazione,
audacia, coraggio.
La determinazione di chi sa di essere nel giusto, l’audacia di chi sa che
sta CONTRIBUENDO A FARE UN PEZZETTINO DI STORIA, il
coraggio di chi lavora per le generazioni che verranno.
120 ettari di aree logistiche, 500mila metri quadri di aree di cantiere, 5
chilometri di banchine, 80mila metri cubi di calcestruzzo, 20mila
tonnellate di acciaio, 70 chilometri di pali, 50 chilometri di tiranti, 250
operai, 80 ingegneri, 150mila ore di ingegneria, 1200 elaborati tecnici, 8
milioni di metri cubi di sedimenti dragati.
Investimenti per un miliardo di euro.
Questo è il progetto Hub Portuale.
Questo, ma non solo.
Grazie a questo progetto credo oggi si possa dire che esiste un
“modello Ravenna”, cioè un sistema di valori e di competenze, di
passione e di coraggio che consente di fare le cose nei tempi, nei modi
e nei costi previsti.
Entro fine anno avremo dragato i fondali del porto sino a 12,5 metri di
profondità ed avremo completato il rifacimento di tutte le banchine di
progetto.
Questi lavori saranno ultimati con quasi un anno di anticipo.
Sembra un buon risultato per un’opera pubblica in Italia.
Grazie alla accelerazione di questa prima Fase dei lavori, resa possibile
dalla positiva collaborazione con il consorzio di imprese appaltatrici
guidato da RCM, abbiamo potuto avviare i lavori della seconda Fase,
lavori che sono finanziati con fondi PNRR e devono quindi terminare
entro il dicembre 2026.
Siamo certi che ce la faremo.
Seconda Fase che comporta l’investimento di 170 milioni di euro per la
realizzazione dell’impianto di trattamento dei materiali risultanti
dall’escavo, ed il dragaggio di altri tre milioni di metri cubi di fondale,
che ci farà raggiungere la profondità di 14,5 metri in gran parte del
canale portuale.
Per risolvere il problema più importante del nostro porto, cioè la
manutenzione costante dei fondali, abbiamo guardato all’esperienza dei
porti del Nord Europa, dove impianti simili per il trattamento dei fanghi
da escavo sono in funzione da anni con ottimi risultati.
Il nostro sarà l’unico impianto del genere nel Mediterraneo.
Anche in questo siamo stati pionieri, così come lo siamo stati nel
sostenere con convinzione il deposito di GNL di Edison e Pir, il
rigassificatore di Snam, il deposito di CO2 di Eni, il parco eolico a mare
di Agnes.
Tutti questi progetti sono stati possibili perché con la realizzazione del
progetto Hub abbiamo creato un nuovo clima di fiducia, di fiducia nella
capacità del porto di Ravenna di guardare al futuro, di accogliere
l’innovazione con attenzione amministrativa e coraggio imprenditoriale.
E questa rinnovata fiducia è stata la condizione che ha determinato la
decisione di tante imprese private di investire nel nostro porto più di
quattro miliardi di euro.
Oltre ai progetti che ho già citato voglio ricordare i colossali investimenti
di Marcegaglia, di Bunge, di Versalis, di Ferretti, di Royal Caribbean e
tanti altri.
I soli investimenti di Royal Caribbean e Ferretti saranno di quasi 200
milioni di euro e porteranno 800 nuovi posti di lavoro.
Approfondimento dei fondali, nuove banchine, nuove aree logistiche,
consentiranno l’arrivo in porto di maggiori volumi di merci, che dal porto
dovranno uscire e dovranno farlo in modo efficiente, rapido e sicuro.
Per questo a completamento del grande disegno infrastrutturale del
porto di Ravenna, abbiamo lavorato per potenziare ferrovie e strade.
Anche qui c’è voluto tempo, calma, pazienza per superare il delirio infinito delle procedure autorizzative, per gestire le conferenze dei servizi, per interloquire con un sistema amministrativo
eccessivamente burocratizzato, non motivato, sospettoso.
Per quel che riguarda le ferrovie con l’accordo firmato nel 2017 fra RFI,
Autorità Portuale e Regione, abbiamo concordato gli interventi strategici,
per un valore di oltre 120 milioni di euro, sostenuti da RFI, che faranno
del porto di Ravenna il primo Hub ferroviario italiano.
Fra questi interventi sono stati ultimati il nuovo ponte Teodorico ed il
by-pass sulla dorsale sinistra, che evita l’ingresso in stazione centrale di
oltre 4000 treni, e con il prossimo anno partiranno i lavori delle due nuove stazioni
ferroviarie per la movimentazione dei treni merci in sinistra e destra
Candiano, che consentiranno finalmente di avere fasci di binari da 900
metri per treni di standard europeo.
A carico dell’Autorità Portuale nei prossimi due anni resta il
prolungamento dei binari in penisola Trattaroli, un investimento di
quattro milioni di euro, ed il raccordo ferroviario per gli ultimi cinque
terminal che ancora non sono collegati alla rete.
E poi le strade di accesso al porto, indispensabili, inevitabili. Questa
forse è la nota dolente del nostro sistema logistico. Gli investimenti in
corso da parte di Anas, oltre 30 milioni, sono sicuramente un buon inizio
per arrivare ad una sistemazione complessiva della viabilità che
comprenda l’allargamento della 309DIR, tangenziale fondamentale per il
porto sulla direttrice di Bologna, e la realizzazione della nuova “Romea”
verso Venezia.
Queste due opere sono necessarie per fare del porto
dell’Emilia-Romagna uno degli hub logistici più importanti d’Europa.
Il progetto Hub portuale non è solo infrastrutture materiali, che pur
restano la condizione abilitante di ogni altro investimento, ma è anche
consapevolezza che oggi i porti non sono più soltanto i luoghi dove si
muovono le merci, ma sono hub digitali ed energetici.
La grande sfida che il nostro porto ha davanti è l’implementazione
capillare delle più moderne tecnologie digitali e la realizzazione di
investimenti nella produzione di energie da fonti rinnovabili, nel segno
della sostenibilità ambientale ed economica.
Con un budget triennale di sei milioni di euro, abbiamo completato la
posa di oltre 30 km di cavi in fibra ottica per coprire tutto l’ambito
portuale, a disposizione delle imprese e delle amministrazioni pubbliche,
abbiamo già digitalizzato la maggior parte dei processi amministrativi e
stiamo lavorando all’implementazione della tecnologia 5G.
Abbiamo in cantiere progetti per rafforzare le procedure di ciber security
e di controllo dell’ambito portuale.
Nel campo energetico, stiamo lavorando alla realizzazione di un
impianto fotovoltaico da 38 Megawatt di potenza e del costo di oltre 30
milioni di euro con una formula innovativa di finanza di progetto. Questo
impianto ci consentirà di fornire energia “verde” al sistema di cold
ironing che stiamo realizzando, grazie ad un contributo PNRR di 35
milioni di euro, al terminal crociere di porto corsini.
Un’idea questa di economia circolare perfetta nata negli uffici
dell’Autorità Portuale.
L’Hub portuale è tutto questo, ma non solo.
E’ anche sensibilità per la città, per la sua economia, per la sua crescita.
Con questa attenzione e senso di responsabilità abbiamo realizzato il
progetto crociere, abbiamo investito nel terminal di Porto Corsini e nel
suo retroporto. Unitamente a Royal Caribbean che investirà 35 milioni di
euro per costruire la nuova stazione marittima, realizzeremo opere a
mare e un parco di 8 ettari a ridosso del terminal, per un costo
complessivo a carico dell’Autorità Portuale di oltre dieci milioni di euro.
I 330mila croceristi scesi in città lo scorso anno ed i 500mila previsti a
regime, cioè fra tre anni, ci fanno ritenere che siano soldi investiti bene!
E vado a concludere.
Lo scenario macroeconomico è oggi decisamente complesso, lo è
economicamente, con una crescita modesta a causa delle politiche
monetarie condizionate da una inflazione che non accenna a
stabilizzarsi su valori accettabili, ma lo è anche geopoliticamente, con l’area mediorientale in precario
equilibrio e il Mar Nero sostanzialmente devastato.
E mentre il mondo occidentale ha imbrigliato le proprie economie nella
rete di una male interpretata sostenibilità, India e Cina aumentano
indiscriminatamente le loro emissioni inquinanti pur di sostenere lo sviluppo.
Questa complessità comporterà cambiamenti epocali nei modelli di
globalizzazione e la riconfigurazione delle catene di
approvvigionamento.
Da una parte assisteremo ad un aumento delle distanze delle rotte
marittime ed alla conseguente necessità della crescita dimensionale
delle navi per ottimizzare i maggiori costi di trasporto,
dall’altra il fenomeno del reshoring, cioè della regionalizzazione degli
scambi e delle filiere produttive, sarà sempre più importante e tornerà a
rendere centrale il mediterraneo nei trasporti dalla produzione al
consumo.
In questo scenario i porti del Mediterraneo saranno la spina dorsale
dell’integrazione regionale con un aumento del trasporto marittimo a
corto raggio. La dimensione ideale per valorizzare gli asset e le
competenze del porto di Ravenna.
Questo nuovo assetto degli equilibri commerciali in ottica mediterranea
rappresenta una opportunità per il porto dell'Emilia-Romagna, che per la
sua posizione strategica potrà assumere un ruolo di hub logistico tra
mediterraneo del sud, nord africa ed europa continentale.
La scelta di un porto per gli operatori della logistica non dipenderà più
dal solo fattore geografico, ma piuttosto dall'efficienza sostenibile del
sistema porto nel suo complesso.
Dalla sua rete logistica retroportuale, dalla disponibilità e modernità dei
servizi tecnico nautici, dalla digitalizzazione delle attività amministrative,
dall’adozione diffusa di tecnologie avanzate, dell’intelligenza artificiale e
della robotica.
Il porto dell’Emilia Romagna ha intrapreso questa strada con il progetto
Hub. Ora bisogna tenere alto lo sguardo, non avere timori e proseguire
sul percorso tracciato.
Consentitemi una nota personale.
Ho finito il mio mandato e lascerò presto la presidenza dell’Autorità
Portuale.
Ho fatto del mio meglio per assolvere il compito per cui sono stato
chiamato otto anni fa a guidare questo porto: garantirgli una prospettiva
di futuro florida, degna della sua storia.
Grazie al lavoro degli uomini e delle donne dell'Autorità Portuale,
professionisti eccellenti ed appassionati, che sono stati una fonte di
ispirazione e presenza gioiosa anche nei momenti più difficili,
grazie al supporto prezioso, all’aiuto costante, della Regione
Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Prefettura di Ravenna,
della Comunità Portuale,
grazie alla collaborazione con la Capitaneria di Porto,
il porto di Ravenna ha oggi le condizioni per essere ancora protagonista
di una nuova brillante stagione della portualità italiana.
Non era scontato.
Molto è stato fatto, molto resta da fare.
Auguro a tutti voi buon lavoro e buon vento!
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
24/10/2024
Maletti ha ripercorso le tappe del lungo percorso compiuto dal terminal passeggeri, dalla sua ideazione, alla progettazione, dall'inaugurazione - avvenuta nel lontano 2011 - sino a questo importante traguardo che quest'oggi si è celebrato. Una visione che si è dimostrata vincente e che nel porto di Ravenna si è riuscita a realizzare e si svilupperà nel futuro grazie al grande gioco di squadro compiuto da tutte le Istituzioni e gli operatori coinvolti, che Maletti ha colto l'occasione per ringraziare pubblicamente.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali
24/10/2024
Oggi, 24 ottobre 2024, si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra organizzata da Ravenna Civitas Cruise Port (RCCP) per l'inizio ufficiale della costruzione del suo nuovo terminal crociere di 10.000 metri quadrati a Porto Corsini (Ravenna).
"Si tratta di un traguardo importante sia per l'Autorità Portuale di Ravenna, sia per i nostri partner e per la comunità locale", ha dichiarato Daniele Rossi, Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna. "Il nuovo terminal dimostra l'impegno dell'industria crocieristica nell'investire nello sviluppo sostenibile di Ravenna, garantendo agli ospiti la possibilità di godere di questo meraviglioso territorio e portando nuovi posti di lavoro nella regione".
Il nuovo terminal, il cui progetto è stato sviluppato da Cruise Terminals International e Royal Caribbean Group,aprirà a tutte le compagnie di crociera nel 2026, e potrà ospitare due navi contemporaneamente. Il terminal si integrerà con il paesaggio e gli spazi verdi pubblici; l’intero sito, di ben12 ettari, sarà abbracciato dall’ambiente pinetale e costiero circostante, e includerà percorsi pedonali e ciclabili e aree dedicate all’intrattenimento; ne beneficeranno anche le comunità locali e i visitatori non crocieristi.
Inoltre, il terminal conseguirà la certificazione Leadership in Energy and Environmental Design (LEED) Gold, diventando così il primo terminal certificato LEED in Italia. Il progetto sostenibile si concentrerà sull'efficienza energetica, sulla generazione di energia rinnovabile, sul riciclaggio e sulla gestione dei rifiuti e sull'approvvigionamento sostenibile dei materiali. L'Autorità Portuale investirà anche nelcoldironing, la tecnologia per l’alimentazione elettrica delle navi da banchina, il che significa che le navi in porto potranno spegnere i motori.
"Siamo onorati di collaborare con l'Autorità Portuale di Ravenna a questo entusiasmante progetto", ha dichiarato Anna D'Imporzano, Direttore Generale di RCCP. "Questa nuova struttura avrà un design architettonico straordinario, audace e sostenibile, e aspetti tecnologici innovativi che non solo miglioreranno l'esperienza per i crocieristi, ma coinvolgeranno anche la comunità locale".
Il nuovo terminal convaliderà lo status del porto di Ravenna come homeport di livello mondiale per le navi da crociera per iniziare e terminare i loro itinerari. Gli studi di settore mostrano che un passeggero imbarcante o sbarcante spenda in media 385 dollari e, con il terminal che probabilmente genererà da 100 a 200 posti di lavoro diretti e indiretti al giorno in una varietà di posizioni, la nuova struttura contribuirà a fornire un impatto economico positivo in tutta la regione.
"La posa della prima pietra di oggi rappresenta un momento cruciale per Ravenna, per la comunità e per l'industria crocieristica", ha dichiarato Graham Olver, CEO di CTI. "Offrendo posti di lavoro, impatto economico e una struttura certificata LEED Gold, il nuovo terminal è davvero una vetrina di ciò che si può ottenere quando l'innovazione incontra la passione”.
Ravenna e i suoi dintorni sono noti per le loro straordinarie bellezze naturali e la calda ospitalità. I visitatori potranno vivere e godere di ricchi tesori storici e culturali, arte e architettura, natura incontaminata e spiagge e cucina tradizionale italiana.
Gli architetti di Atelier(s) Alfonso Femia e il team di ingegneri di RINA Consulting lavoreranno con RCCP e i suoi partner per costruire un terminal all'avanguardia integratocon il paesaggio.
"Siamo onorati di partecipare alla cerimonia di posa della prima pietra che celebra il prossimo passo nel viaggio verso lo sviluppo di un nuovo terminal crociere certificato LEED Gold nel cuore dell'Europa", ha dichiarato Joshua Carroll, Senior Vice President, Destination Development, Royal Caribbean Group. "Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il duro lavoro e il sostegno costante di tante persone e ringrazio l'Autorità Portuale, il Comune di Ravenna, la Regione Emilia Romagna e tutta la comunità portuale e cittadina che ci hanno accolto e sostenuto fin dall'inizio".
Il coinvolgimento della comunità è stato al centro di tutta la fase di progettazione del nuovo terminal, che si appresta a diventare un punto di riferimento simbolico a Ravenna e un punto focale per attività ed eventi. Il terminal a due piani sarà dotato di un centro per gli equipaggi delle navi, un ufficio informazioni turistiche, e aree per gustare la cucina locale. L'edificio del terminal sarà collegato alle navi tramite una passerella sopraelevata che corre per quasi tutta la lunghezza il molo.
Gli ospiti potranno godere di un'incredibile vista sul mare e sulle spiagge di Ravenna mentre imbarcanosulla loro nave attraverso passerelle mobili d’imbarco (fingers) di nuova generazione. Nei giorni in cui non ci saranno naviormeggiate a banchina, il terminal e la sua passerella sul mare saranno aperti per eventi pubblici e privati tra cui competizioni sportive, presentazioni artistiche e letterarie e molto altro. Gli ampi spazi al piano terra offriranno anche l'opportunità di organizzare fiere e altri grandi eventi
Informazioni su RCCP
Ravenna Civitas Cruise Port (RCCP) è una joint venture tra CTI (Cruise Terminals International) e Royal Caribbean Group. La società è concessionaria del servizio di stazione marittima per le navi da crociera e per la costruzione del terminal crociere di Ravenna, che aprirà per la stagione crocieristica 2026, che convaliderà lo status del porto di Ravenna come homeport di livello mondiale per le navi da crociera per iniziare e terminare i loro itinerari nel cuore del Mediterraneo.
www.rccp.it
Informazioni su CTI
Cruise Terminals International (CTI) possiede, sviluppa e gestisce infrastrutture portuali in tutto il mondo. CTI sta sviluppando una solida rete di progetti di infrastrutture portuali per soddisfare le crescenti esigenze dell'industria crocieristica, in stretta collaborazione con le comunità locali e con grande attenzione alla sostenibilità.
Informazioni su Royal Caribbean Group
Royal Caribbean Group (NYSE: RCL) è leader nel settore delle vacanze con una flotta globale di 68 navi da crociera dei suoi cinque marchi che viaggiano verso circa 1.000 destinazioni. Con la missione di offrire le migliori vacanze in modo responsabile, Royal Caribbean Group accoglie milioni di ospiti ogni anno attraverso il suo portafoglio di marchi best-in-class, tra cui Royal Caribbean International, Celebrity Cruises e Silversea,anche espandendoil portafoglio di esperienze di vacanza a terra attraverso la collezione Perfect Day atCocoCay e Royal Beach Club. La società possiede anche il 50% di una joint venture che gestisce TUI Cruises e Hapag-Lloyd Cruises. Con una ricca storia di innovazione, Royal Caribbean Group offre continuamente nuovi prodotti ed esperienze entusiasmanti per gli ospiti che contribuiscono a plasmare il futuro dei viaggi di piacere.
www.royalcaribbeangroup.com
www.rclinvestor.com