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Comunicazioni 06/12/2024
  E’ stata inaugurata il 5 dicembre a Parigi l’edizione 2024 della manifestazione “ECE, European Commodities Exchange”, la manifestazione internazionale alla quale si danno appuntamento tutte le aziende del settore delle commodities alimentari a livello mondiale, insieme alle più importanti imprese della filiera logistica del settore. Come lo scorso anno, il Porto di Ravenna è presente a questa 64a edizione della manifestazione - che si conferma con circa 4000 operatori presenti da tutto il mondo evento di riferimento internazionale - per capire quale sia il futuro di questo mercato, avviare nuovi contatti e consolidare collaborazioni con tutti gli attori del comparto. “Il porto di Ravenna – ha dichiarato il Direttore Operativo, Mario Petrosino, presente in fiera – è storicamente leader nella movimentazione anche di cereali, granaglie, farine e semi oleosi, con una media storica annuale di 5,3 milioni di tonnellate, e per questo è strategico essere presenti qui. Infatti, come lo scorso anno abbiamo registrato tanti nuovi contatti di imprese interessate al nostro porto, oltre ovviamente a tante imprese (broker, importatori, agenti, spedizionieri, ecc) che già abitualmente utilizzano il nostro scalo a cui abbiamo potuto illustrare nel dettaglio le opportunità che si aprono ora con la fine dei lavori di approfondimento dei fondali. Posso affermare, senza paura di essere smentito, che il porto sarà in grado di consolidare significativamente la sua leadership in questo settore merceologico tanto importante per Ravenna. C’è stato grande interesse anche per i progetti di potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria in corso di realizzazione, il che dimostra che ormai per tutte le grandi imprese la modalità ferroviaria sta diventando sempre più strategica” Nella foto i rappresentanti dell’AdSP e gli operatori del porto di Ravenna presenti alla fiera
Comunicazioni 05/12/2024
Il Porto di Ravenna nel periodo gennaio-ottobre 2024 ha movimentato complessivamente 21.226.501 tonnellate, in calo dell’1,9% (407 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli sbarchi sono stati pari a 18.352.507 tonnellate e gli imbarchi pari a 2.873.994 tonnellate (rispettivamente -2,3% e +0,9% rispetto ai primi 10 mesi del 2023). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.142, 28 in più (+1,3%) rispetto al 2023. Ottimo il mese di ottobre 2024 con una movimentazione complessiva di 2.366.533 tonnellate, in crescita del 21,5% (418 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso mese del 2023. Analizzando le merci per condizionamento, nel periodo gennaio-ottobre 2024 si evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) - con una movimentazione pari a 17.235.435 tonnellate - sono diminuite del 2,9% (512 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023, in particolare, le merci unitizzate in container, con 1.874.919 tonnellate, sono in calo del 5,8% e le merci su rotabili, con 1.505.021 tonnellate, sono in calo del 2,4%. I prodotti liquidi, con una movimentazione di 3.991.066 tonnellate, sono aumentati del 2,7%. Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 4.204.571 tonnellate di merce, ha registrato un calo pari al 3,7% (161 mila tonnellate in meno). In particolare la movimentazione dei cereali risulta in calo e pari a 1.245.684 tonnellate (-18,1%; 275 mila tonnellate in meno) e gli oli animali e vegetali, con una movimentazione di 560.725 tonnellate, sono in calo del 2,7%, mentre la movimentazione delle farine, pari a 1.036.330 tonnellate, è cresciuta del 33,2% rispetto al 2023. Nei 10 mesi del 2024 i materiali da costruzione hanno registrato una decisa ripresa, con una movimentazione complessiva di 3.608.943 tonnellate, in aumento del 3,1% rispetto al 2023 (quasi 110 mila tonnellate in più). Tale recupero è sicuramente da attribuire all’aumento di import delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari a 3.246.143 tonnellate (+3,0%, e quasi 94 mila tonnellate in più). Per quanto riguarda i prodotti metallurgici, sono state movimentate 5.064.439 tonnellate in diminuzione del 9,4% rispetto allo stesso periodo del 2023 (524 mila tonnellate in meno). Buono il risultato dei prodotti petroliferi con 2.404.525 tonnellate, 177 mila tonnellate in più (+8,0%) e dei concimi, con una movimentazione pari a 1.405.899 tonnellate (+2,9%). In aumento anche i prodotti chimici pari a 881.362 tonnellate (+1,3%). Nel periodo gennaio-ottobre del 2024 i contenitori, con 167.852 TEUs, sono diminuiti dell’8,1% rispetto al 2023 (14.754 TEUs in meno). In termini di tonnellate, la merce trasportata nel periodo, pari a 1.874.919 tonnellate, è calata del 5,8%. Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 381, è in linea con il 2023. Positivo il risultato complessivo dei 10 mesi del 2024 per trailer/rotabili e automotive, in aumento dello 0,7% per numero di pezzi movimentati (80.060 pezzi, 528 in più rispetto al 2023) ma in diminuzione del 2,4% in termini di merce movimentata (1.505.021 tonnellate). In particolare, per i trailer e altri veicoli, quasi tutti movimentati sulla linea Ravenna-Brindisi-Catania, nel periodo gennaio-ottobre del 2024, i pezzi movimentati, pari a 64.583, sono calati del 5,6% rispetto al 2023 (3.804 pezzi in meno); Prosegue l’ottimo risultato registrato per il traffico di automotive con 15.477 pezzi, 4.332 pezzi in più (+38,9%), sempre grazie al traffico di vetture Bmw dirette verso i mercati dell’Asia Orientale. Nei 10 mesi del 2024 si sono registrati 79 scali di navi da crociera (contro i 93 scali dello stesso periodo del 2023), per un totale di 271.498 passeggeri (-17,8%), di cui 222.353 in “home port”; il calo è dovuto alla minore capacità del terminal, causata dal cantiere per la costruzione della nuova stazione marittima.   Dai primi dati rilevati sul PCS, per il mese di novembre 2024, si stima una movimentazione complessiva pari a quasi 2,1 milioni di tonnellate, in significativo aumento (+20,5%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In netto recupero e in linea con i dati dello scorso anno la stima degli 11 mesi del 2024 che dovrebbero raggiungere una movimentazione complessiva di poco quasi 23,4 milioni di tonnellate, in calo di circa lo 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel mese di novembre, quasi tutte le merceologie mostrano dati più che positivi: gli agroalimentari liquidi dovrebbero aumentare del 12,1%, gli agroalimentari solidi del 99,3%, i concimi del 52,3%, i materiali da costruzione dovrebbero segnare una crescita di quasi 92 mila tonnellate (+31,4%) e per i prodotti petroliferi si stima un incremento del 28,1%. Dovrebbero avere un risultato negativo i prodotti chimici liquidi in diminuzione di 15 mila tonnellate (-18,8%), quelli solidi (-36,5%) e i metallurgici (-2,2%) in calo di 10 mila tonnellate. Negativi invece, nel mese di novembre, i dati relativi alla merce su trailer (-9,5%) nonostante il segno più per quanto riguarda il numero di trailer e altri veicoli (+1,0%), mentre ancora in calo i TEUs (-4,2%) nonostante un leggera crescita per la merce in container (+1,2%). Negli 11 mesi, si stimano in crescita i minerali e cascami per la metallurgia (+281,0%), i petroliferi (+9,4%), i materiali da costruzione (+5,3%), i concimi (+5,3%) e gli agroalimentari solidi (+3,8%). In calo, invece, i metallurgici (-8,8%), gli agroalimentari liquidi del 7,1% e i prodotti chimici sia liquidi (-0,5%) che solidi (-2,3%). Negativa la stima nel periodo gennaio-novembre 2024 per i container, con 184 mila TEUs (oltre 15 mila TEUs in meno; -7,7% rispetto al 2023) e per la merce in container, in diminuzione del 5,2% rispetto al 2023. Segno meno anche per il numero dei trailer e altri veicoli che, per gli 11 mesi si stimano pari a 71.646 pezzi (-4,9%) e la relativa merce dovrebbe essere in diminuzione del 3,2% rispetto a quella movimentata nello stesso periodo del 2023. Le crociere nel periodo gennaio-novembre 2024 dovrebbero avere portato a Ravenna oltre 272 mila passeggeri (in calo di circa il 17,7% rispetto al 2023), di cui quasi 222 mila in homeport. Nel mese di novembre i passeggeri sono stati oltre 628 di cui 603 in transito.     A cura del Servizio Analisi e Statistica (Direzione Operativa)
Comunicazioni 04/12/2024
Il 3 dicembre nell'ambito del Festival della Cultura Tecnica 2024, si è tenuto l'evento dal titolo "La supply chain con il sistema dei trasporti intermodali", organizzato da Città metropolitana di Bologna, Interporto Bologna, Fast Freight Marconi, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale - PORTO DI RAVENNA e I.I.S. Mattei. Davanti ad una nutrita platea composta dagli studenti di varie classi di differenti Istituti bolognesi, si sono avvicendate le presentazioni della realtà dell'Interporto di Bologna, illustrato da Margherita Banzi, Responsabile Comunicazione e Marketing di Interporto, di Silvia Arceci, Cargo Manager dell'Aeroporto di Bologna, che ha raccontato la realtà aeroportuale dell'Aeroporto "G. Marconi" e di Gaia Marani (nella foto le tre relatrici insieme ad alcuni degli organizzatori), che ha fatto conoscere il porto di Ravenna  ed il ruolo che l'Autorità Portuale esercita nella sua amministrazione. Nel 2024 il Festival della Cultura tecnica è giunto alla undicesima edizione metropolitana, e settima edizione regionale. Cogliendo l’occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, si è scelto come focus tematico l’Obiettivo 9 dell’Agenda ONU 2030 “Imprese, innovazione, infrastrutture”, per aprire una riflessione sul rapporto tra innovazione tecnologica e diritti/doveri di cittadinanza per le persone, le organizzazioni, i territori. Il Festival della Cultura tecnica nasce a Bologna nel 2014 nel contesto metropolitano bolognese per promuovere, in particolare presso giovani e cittadinanza, il valore delle competenze tecniche e scientifiche in una prospettiva di integrazione tra i saperi, valorizzando il raccordo tra sistema educativo-formativo, territorio e sistema produttivo, per uno sviluppo delle comunità che sia insieme sociale, culturale, economico e attento all’ambiente. Dalla prima edizione a oggi, la rassegna è cresciuta in modo significativo per interesse e partecipazione, arrivando nel 2018 alla diffusione in tutto il territorio regionale. Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna ed è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Per consultare il programma completo: https://er.festivalculturatecnica.it/
Comunicazioni 29/11/2024
“Siamo qui a raccontare la storia di un porto in grandissima crescita”, con queste parole Raoul De Forcade ha aperto l’incontro tenutosi a Milano, a Palazzo Giureconsulti, martedì scorso, del quale è stato moderatore. Un incontro promosso da Camera di Commercio Ferrara e Ravenna, Promos Italia e Autorità Portuale di Ravenna, con la collaborazione dell’Istituto sui Trasporti e la Logistica, il Centro Studi e Ricerche SRM e “The International Propeller Clubs”, durante il quale si sono volute presentare per la prima volta a Milano, città che ancora rappresenta un punto di riferimento internazionale per imprenditori, professionisti ed investitori, ad una platea di oltre 50 persone, le nuove opportunità che è in grado oggi di offrire il Porto di Ravenna. Molti gli spunti di grande interesse nei temi affrontati dai relatori. Partendo da una visione più ampia e dai dati raccolti da SRM in occasione di una sua recente ricerca sullo sviluppo dei corridoi logistici container della Lombardia , illustrati da Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Departmen SRM, che ha poi puntato la propria attenzione specificatamente sul porto di Ravenna. Si è poi passati alla presentazione del “nuovo” porto di Ravenna fatta dal Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi che ha illustrato gli interventi di potenziamento infrastrutturale dello scalo, compreso il miglioramento della rete viaria e ferroviaria, i progetti legati alla transizione energetica ed alla sostenibilità ambientale delle attività portuali, l’eccellenza dei servizi, ulteriormente garantita grazie al forte impulso dato alla digitalizzazione e, non ultime, le opportunità di investimento che il porto è oggi in grado di offrire disponendo di 200 ettari di nuove aree per la logistica, collegate a banchine, strade e binari. Ha concluso la prima parte dell’incontro l’intervento del Presidente di ITL, Guido Fabbri, il quale ha completato il quadro delle opportunità che il porto di Ravenna oggi offre a chi lì si voglia insediare, illustrando quali benefici derivino agli operatori dalla recente istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia Romagna, uno strumento di indubbia attrattività sia in termini di semplificazione amministrativa che di possibili agevolazioni fiscali. Si è poi svolta una interessante Tavola rotonda, animata dal Presidente dell’Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali (ARSI), Claudio Facchini, dal Presidente del Gruppo SAPIR, Riccardo Sabadini e dal Presidente dell’Unione Utenti del Porto di Ravenna, Luca Minardi, che hanno portato la testimonianza degli operatori del Porto di Ravenna per ribadire la qualità dei servizi offerti dal cluster logistico-portuale. i vantaggi esclusivi derivanti dalla disponibilità di aree retroportuali e portuali, la qualità delle connessioni intermodali, stradali e marittime, oltre che la garanzia di uno scalo in grado di ottimizzare le spedizioni sui mercati internazionali e sviluppare una logistica efficiente, sicura e competitiva.
Comunicazioni 28/11/2024
The representative of the European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA) from the European Commission, Mr. Espina, has performed the last visit to verify the completion of the works carried out under the project “Ravenna Port Hub: infrastructural works” co-financed with the Connecting Europe Facility programme (CEF)  CEF-T As announced by the President Rossi a few months ago, the works under the project “Ravenna Port Hub: infrastructural works”, which is receiving an EU support of more than 30 million euros, have reached their final stage. The visit of the CINEA representative marks the end of one of the most important strategic investments in the history of the port of Ravenna. The total investments that are foreseen at the port are worth about 1 billion euros. Works co-financed within the “Ravenna Port Hub: infrastructural works” Action comprise the canal being dredged to the depth of -12,50 metres the renovation of the operational quays, the construction of a new 1km-long quay for the multi-purpose terminal. Moreover, besides this Action the following investments will be made: further dredging reaching -14,50 metres by the end of 2026, creation of 200 ha of available logistics areas, the development of road and railway connections and, through a strong emphasis placed on digital transition, the increased efficiency of loading and unloading procedures of goods. The port will finally have a suitable canal dept to host larger ships, meaning that increased quantities of goods can transit through the port in a more timely and secure manner. It is worth to mention also the ongoing and planned investments in energy transition, aimed at guaranteeing a greater environmental sustainability of port operations. To sum up, we are living a moment which President Rossi has defined “historical” for the Port of Ravenna, for the Emilia-Romagna region and for our country as a whole. The project, by increasing the attractiveness of the port of Ravenna, has not only helped to guarantee the existing 15.000 jobs but has also made it possible to create numerous new employment opportunities. “The completion of the project “Ravenna Port Hub: infrastructural works” - Mr. Espina, the representative of the European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA) from the European Commission, declared - is a major step to achieve the European Transport network, and particularly for the Baltic Sea -Adriatic Sea Corridor, that has been recently extended until Bari, and the Mediterranean Core Network Corridor. This project permits to unlock and enhance the port's capacity by improving its accessibility and connectivity and at the same time to ensure solid and robust European transport routes, to and from one of the major European ports as transiting volumes are concerned. Moreover, this project is improving the intermodal integration along the two European corridors.” “Thanks to the success of this infrastructural development project at the port – Mr. Rossi, President of Port of Ravenna Authority, stated - today we can talk about the “gold standard of Ravenna”. A standard based on virtue and skills, on a shared vision of the future, on agreement between public and private objectives, which has allowed us to get things done in forecasted time and ways. The completion of the Ravenna Port Hub project, allows the port of Ravenna, together with all the other ongoing projects, to gain a key role as a logistics hub between the Southern Mediterranean, Northern Africa and Continental Europe.” To read the italian version: https://www.port.ravenna.it/dettagli/comunicazione/677
Comunicazioni 28/11/2024
E’stato in questi giorni a Ravenna il Rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina, che ha l’incarico di effettuare la visita finale del progetto “Ravenna Port Hub”. Come aveva dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi, già qualche mese fa, i lavori sono oramai tutti conclusi e questo sopralluogo ai cantieri del progetto (progetto al quale l’Unione Europea ha destinato un contributo di oltre 30 milioni di euro), decreta la conclusione di uno degli interventi strategici più importanti che il porto di Ravenna abbia mai conosciuto. Ricordiamo che attualmente il porto di Ravenna ha opere in corso e di prossimo avvio per un investimento complessivo di circa un miliardo di euro. Con il contributo ricevuto dall’Europa sono stati approfonditi i fondali del porto a -12,50 mt., sono state rifatte banchine esistenti ed è stata realizzata una nuova banchina di un chilometro. Il progetto ha poi consentito di rendere disponibili 200 ettari di nuove aree logistiche, di potenziare i collegamenti stradali e ferroviari e, attraverso un forte impulso alla digitalizzazione, rendere più efficienti le procedure legate alle attività di carico e scarico delle merci. Inoltre entro il 2026 i fondali raggiungeranno l’ulteriore profondità di -14,50. e dunque il porto disporrà finalmente di fondali adeguati per accogliere navi di maggiori dimensioni e quindi maggiori volumi di merci che dal porto potranno uscire in modo ancora più rapido e sicuro. Tutto questo senza dimenticare il percorso avviato con investimenti importanti nella transizione energetica per una maggiore sostenibilità ambientale delle attività portuali Si sta vivendo un momento che lo stesso Rossi non ha esitato a definire “storico” per il porto di Ravenna, per la Regione Emilia-Romagna e per il nostro Paese. Un progetto che, rendendo lo scalo ravennate più competitivo non solo ha messo in sicurezza gli oltre 15.000 posti di lavoro che attualmente il porto garantisce, ma ha consentito di creare numerose nuove opportunità di impiego.  “Il completamento del progetto “Ravenna Port Hub:infrastructural works” – ha dichiarato il rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina – segna un passo importante per la realizzazione della rete europea dei trasporti, e in particolare del Corridoio Mar Baltico-Adriatico, recentemente esteso fino a Bari, e del Corridoio Mediterranean Core Network. Questo progetto consente di sbloccare e potenziare la capacità del porto di Ravenna migliorandone l'accessibilità e la connettività e allo stesso tempo di garantire rotte di trasporto europee solide e forti, da e verso uno dei principali porti europei in termini di volumi di transito, contribuendo a migliorare anche l’integrazione intermodale lungo i due corridoi europei”. “Grazie al successo di questo progetto di potenziamento infrastrutturale del porto – ha affermato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, possiamo oggi dire che esiste un modello Ravenna. Un modello basato su valori e competenze, su una visione condivisa del futuro, su una convergenza di intenti tra pubblico e privato che ha consentito di fare le cose nei tempi e nei modi previsti. La conclusione del progetto Hub portuale, consente al porto di Ravenna, unitamente a tutte le altre progettualità in corso, di assumere un ruolo chiave quale hub logistico tra Mediterraneo del sud, nord Africa ed Europa continentale”

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