RISPOSTE TURISMO: conto alla rovescia per la settima edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht. Giovedì 24 e venerdì 25 ottobre Ravenna capitale del turismo via mare in Adriatico. Oltre 200 i partecipanti già registrati e 40 relatori per una due giorni di confronto e business networking Nuove anticipazioni dall’edizione 2024 di Adriatic Sea Tourism Report: attesi a fine anno oltre 37 milioni di passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico tra crociere, ferry e aliscafi. 344 marine attive nell’area per un numero di posti barca che supera per la prima volta quota 80.000

Data pubblicazione: 16/10/2024

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 132

Cresce l’attesa per la settima edizione di Adriatic Sea Forum - Cruise, Ferry, Sail & Yacht, l’appuntamento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato e organizzato da Risposte Turismo quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale e con il sostegno di Edison e di Bassani Group, in programma a Ravenna giovedì 24 e venerdì 25 ottobre.

200 partecipanti registrati e oltre 40 relatori, tutti in presenza

A poco meno di tre settimane dal forum sono già oltre 200 i partecipanti che si sono registrati per seguire in presenza l’evento che si svolgerà nella suggestiva cornice del Teatro Dante Alighieri nella giornata di apertura, e presso il Palazzo Rasponi dalle Teste il giorno seguente.

Circa 40 i relatori che animeranno i numerosi momenti di confronto della due giorni ravennate, in rappresentanza non solo dei sette Paesi che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico (Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia e Montenegro e Slovenia) ma anche di altre nazioni quali Francia e Germania interessate a conoscere andamento e tendenze del turismo via mare in un’area che conta oltre 150 destinazioni turistiche in 25 regioni.

Tra di loro, solo per citarne alcuni Alessandra Priante Presidente ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, Pavle Tripković, Segretario di Stato al Ministero dei Trasporti ed affari Marittimi del Governo del Montenegro, Kristijan Pavic CEO ACI Marinas, Miha Zupanc CEO Marina Portorož, Roberto Perocchio Presidente Assomarinas, Giovanni Acampora Presidente Assonautica, Rodolfo Giampieri Presidente Assoporti, Christoph Schladör, Vice President Decarbonisation Carnival Maritime, Leonardo Massa Vice President Southern Europe MSC Cruises ed Explora Journeys, Sotir Ben Cipa, Presidente Saranda Tourism Association,  Georgios Vagiannis Director Newbuild TUI Cruises, Ana Karina Santini, AVP International Destination Development, Royal Caribbean Group,  Sylviane De Tracy Director Cruise Research & Development Ponant, Francesca Benati Senior Vice President Travel Seller Europe & Amministratore Delegato Italia Amadeus, Manjola Shehu Marketing and Sales Director AirAlbania.

«Siamo felici di portare l’Adriatic Sea Forum - Cruise Ferry Sail & Yacht per la prima volta a Ravenna, una città che in questi anni ha dimostrato con importanti investimenti di voler puntare anche sul turismo via mare, come leva di crescita», ha dichiarato Francesco di Cesare. «La settima edizione del forum – ha proseguito di Cesare – sarà ancora una volta un’importante occasione di apprendimento e di confronto tra tutti gli operatori dei settori crociere, traghetti e nautica interessati a conoscere la situazione attuale, le tendenze e le prospettive del maritime tourism nell’area».

«Il fatto che Risposte Turismo abbia scelto per la prima volta Ravenna per l’edizione 2024 dell’Adriatic Sea Forum, evento di rango internazionale, ben rappresenta il ruolo che il nostro terminal passeggeri si candida a svolgere in Adriatico nei prossimi anni», ha affermato Daniele Rossi – Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale. «Nel Porto di Ravenna – ha proseguito Rossi – si sta lavorando da tempo per un rilancio del settore delle crociere e di un comparto della nautica che rappresenta una eccellenza di questo territorio. Si è molto fatto in questi anni e molto si farà ancora nell’immediato futuro per portare avanti una visione di sviluppo di queste attività che garantisca l’intera filiera di settori che coinvolgono numerose imprese e migliaia di occupati. Questo, però, si sta realizzando con una costante attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità, che ormai è elemento imprescindibile di qualsiasi disegno di crescita delle attività portuali. In questa ottica si collocano il progetto per il sistema di cold ironing al terminal passeggeri, che consente alle navi di spegnere i motori a gasolio durante la sosta nel porto, con evidenti benefici ambientali (cold ironing alimentato da energia green prodotta da un grande impianto fotovoltaico realizzato dall’Autorità Portuale), per la realizzazione del parco delle Dune a Porto Corsini (un grande polmone verde di 12 ettari dove spazi a verde pubblico attrezzato e percorsi ciclo-pedonali si intrecciano a una serie di servizi e attrezzature a supporto del Terminal), e per la costruzione della nuova stazione marittima, una tra le più ecosostenibili del settore», ha concluso Rossi.

I flussi turistici via mare attesi a fine 2024: le nuove anticipazioni dell’Adriatic Sea Tourism Report

Il programma del forum si aprirà, come da tradizione, con la presentazione della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che da oltre dieci anni analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare in Adriatico.

Dalle nuove anticipazioni fornite dagli analisti della società di ricerca e consulenza veneziana, a fine 2024 saranno oltre 37 milioni i passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico (imbarchi, sbarchi e transiti) da crociere (oltre 4,9 milioni, + 6,7% sul 2023) e traghetti e aliscafi (oltre 32,5 milioni, +2,1% sul 2023). E ad essi vanno aggiunti i numerosi turisti nautici che si muovono nell’area, utilizzando, assieme ai clienti stanziali, le numerose marine a disposizione.

Nel dettaglio, per il segmento crocieristico Italia e Croazia si confermeranno ai primi posti rispettivamente per numero di passeggeri movimentati (2 milioni) e toccate nave (1.316). Da segnalare come in dieci anni, pur con un numero di crocieristi simile (4,8 milioni nel 2015 vs 4,9 milioni nel 2024) la concentrazione del traffico sia molto cambiata: nel 2015 i primi tre porti (Venezia, Dubrovnik e Corfù) movimentavano il 64% del traffico, dato oggi dimezzato (38%) a dimostrazione di un miglioramento nella distribuzione di flussi tra i porti adriatici e di nuovi equilibri dopo le regolamentazioni che hanno interessato Venezia.

La classifica dei porti adriatici di fine 2024 vedrà, al primo posto, Corfù (oltre 700 mila passeggeri movimentati e oltre 380 toccate navi) davanti a Kotor (per la prima volta oltre i 600mila passeggeri movimentati e 485 toccate nave, record nell’area adriatica) e Dubrovnik (542 mila passeggeri movimentati, ancora lontano dai 1,08 milioni registrati nel 2013, record storico).

Tra i porti crocieristici dell’Adriatico che si sono contraddistinti per crescita dei passeggeri movimentati si segnalano quelli di Pula (+155% sul 2023 arrivando a 3 mila passeggeri movimentati), Igoumenitsa (+67% con 7 mila passeggeri movimentati) e Brindisi (+42% con 104 mila passeggeri movimentati).

Per quanto riguarda il segmento dei traghetti e degli aliscafi, la classifica per nazione vedrà a fine anno la Croazia al primo posto con circa il 69% dei passeggeri movimentati nell’area (circa 22,5 milioni considerando anche le rotte interne con circa 12 milioni di passeggeri movimentati) grazie soprattutto al risultato di Split (5,6 milioni, di cui 2,9 milioni di rotte interne) e Zadar (2,6 milioni, di cui 1,5 milioni di rotte interne). A seguire la Grecia con i porti di Igoumenitsa (per la prima volta sopra i 3 milioni), Corfù (1,9 milioni) e Patras (549 mila), per un totale di oltre 5 milioni di passeggeri movimentati nelle rotte internazionali interne all’Adriatico (+2.5% sul 2023).

L’Italia confermerà il terzo posto raggiunto nel 2023, con oltre 3 milioni di passeggeri. Il porto italiano a registrare la miglior variazione positiva in passeggeri trasportati sarà Brindisi (+12% su 2023), che supererà per la prima volta i 660 mila passeggeri.

Passando infine alla nautica, la mappatura delle marine effettuata da Risposte Turismo ha portato all’individuazione di 344 strutture (tre in più rispetto alla precedente edizione di Adriatic Sea Tourism Report: il nuovo Airport Marina Tivat nella costa montenegrina nella seconda parte del 2023; e i nuovi Marina Drage e Marina Resort Cavtat nella costa croata quest’anno).

L’Italia conferma la sua leadership sia per numero di strutture (192) che per numero di posti barca (oltre 49.200 posti barca), davanti alla Croazia con 126 marine (+2 rispetto allo scorso anno) e quasi 21.300 posti barca (oltre 500 in più rispetto al 2023) e al Montenegro con 9 porti turistici (+1 rispetto allo scorso anno) e 3.750 posti barca (+200 rispetto al 2023).

Complessivamente, Italia e Croazia ospitano il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,5% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, che quest’anno per la prima volta ha superato gli 80.000 ormeggi.

Analizzando la clientela delle strutture nautiche adriatiche, più della metà del campione intervistato (78) quest’anno dichiara una situazione di stabilità nel numero di clienti (55%), mentre più di un terzo (36%) sostiene di aver registrato una quantità di clienti superiore rispetto al 2023. Meno di una marina su dieci ha subìto una flessione nella clientela. Più nel dettaglio, ad aumentare è stata soprattutto la clientela straniera in transito giornaliero (50%), mentre a decrescere sono stati i clienti domestici che hanno utilizzato il marina come base di partenza di charter nautico (15%).

Considerando, infine, il charter nautico, secondo gli operatori ascoltati da Risposte Turismo (20) dopo una ripresa importante post pandemia il mercato sembra aver subìto una frenata. L’andamento della stagione 2024 è stato descritto in calo rispetto al 2023 da circa il 78% dei rispondenti al l’indagine di Risposte Turismo per numero di clienti, e dal 72% dei rispondenti considerando il valore economico generato.

«Il maritime tourism in Adriatico è tornato ad assumere volumi e dinamiche che ne assicurano una centralità tra le principali aree del Mediterraneo e non solo», ha affermato Francesco di Cesare - Presidente Risposte Turismo. «Quanto notiamo è un interesse ormai stabile da parte dei grandi gruppi armatoriali così come delle società di charter e dei tour operator nello sviluppare movimentazioni turistiche lungo la costa orientale ed occidentale di questo mare», ha continuato di Cesare. «Gli investimenti e le professionalità dei porti e delle marine nautiche (e con loro di molti altri professionisti ed aziende) stanno contribuendo a far sì che il turismo nautico possa essere ospitato e gestito sempre meglio. Va ricordato come il turismo marittimo non limiti i propri effetti al mare e alle coste, ma estenda i propri benefici e, talvolta, le proprie complessità, anche ad aree estese di hinterland che diventano luoghi di visita o di semplice spostamento. Credo che le politiche turistiche - comunali, regionali, nazionali, transnazionali - debbano sempre di più contemplare l’interconnessione mare-terra non solo in termini di intermodalità ma anche di prodotti turistici compositi.  L’Adriatico potrebbe essere un eccezionale laboratorio di sviluppo di questo approccio», ha concluso di Cesare.

Il programma di Adriatic Sea Forum ed. 2024

Dopo la presentazione della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, con le prime previsioni relative al 2025 che verranno annunciate in apertura di evento, il forum proseguirà con numerosi momenti di confronto e discussione dedicati a temi centrali per il presente e il futuro del turismo via mare nell’area: dall’utilizzo dei di carburanti alternativi  per una maggiore sostenibilità dei traffici via mare (“Fueling maritime tourism”), all’evoluzione del turismo crocieristico nell’area (“Which cruise tourism we are going to have in Adriatic?”), dall’impatto delle politiche e delle iniziative pubbliche sul turismo marittimo nell’Adriatico (“The impact of public policies and initiatives on maritime tourism in Adriatic”) alla possibilità di estendere la stagione turistica oltre l’estate (“Will summer always be the season for maritime tourism in the Adriatic?”) fino ai nuovi itinerari e le destinazioni per la nautica (“Sailing the Adriatic (new routes and nautical destinations”).

Tra i temi affrontati da Adriatic Sea Forum 2024 anche il valore delle crociere a bordo di navi di media – piccola taglia (“Small cruise ships and alternative itineraries”), la possibile competizione tra traghetti e aereo (“Is there something ferries can learn from airline companies?”), le nuove opportunità di collaborazione tra stati dall’Interreg Italia-Croatia 2021-2027 Programme, l’economia marittima in Emilia-Romagna e per la costa adriatica e l’attrattività del comparto maritime tourism per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro (“Working in maritime tourism: does this sound like a promising career opportunity?”).

Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht si svolgerà in inglese con traduzioni in italiano e croato. La partecipazione è possibile previa iscrizione a questo link.

L’edizione 2024 del forum ideato e organizzato da Risposte Turismo si realizza in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e con il sostegno di Edison e del gruppo Bassani. Il gruppo Ferretti è sponsor ed il forum conta sul contributo di Ravenna Civitas Cruise Port. Adriatic Sea Forum – Cruise Ferry Sail & Yacht è patrocinato dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

«Quest’anno all’Adriatic Sea Forum 2024 porteremo diverse novità», ha dichiarato Francesco Parisi - SSLNG Business Development & Wholesale Market Manager Edison. «Da quando abbiamo realizzato la nostra catena integrata di GNL nel 2021 - ha proseguito Parisi - tanti passi in avanti sono stati fatti e la domanda ha continuato ad evolvere. Edison oggi si presenta sul mercato come un operatore solido e di riferimento sia per quanto riguarda il settore road sia per quanto riguarda il settore marittimo. Proprio nell’Adriatico questa estate abbiamo condotto i primi rifornimenti di GNL a navi da crociera, aprendo a un nuovo segmento di mercato che crescerà sempre più nei prossimi anni con il fine di accelerare il percorso di decarbonizzazione e transizione energetica».

«Siamo entusiasti di supportare l'Adriatic Sea Forum 2024, un evento cruciale per il turismo crocieristico che promuove il dialogo e l'innovazione del settore», ha affermato Filippo Olivetti - Presidente Bassani Group «Con oltre un secolo di esperienza nel settore dei servizi portuali e del turismo, - ha continuato Olivetti - il gruppo Bassani riconosce in questa regione una piattaforma strategica per sviluppare soluzioni sostenibili e opportunità di crescita. Il nostro impegno nel sostenere questo forum è guidato dalla convinzione che un turismo responsabile e interconnesso sia essenziale per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro condiviso. Crediamo che eventi come questo siano fondamentali per promuovere un Mediterraneo dinamico e sostenibile, dove innovazione e collaborazione siano al centro delle nostre strategie», ha concluso Olivetti.

Aggiornamenti, informazioni e modalità di partecipazione su risposteturismo.it e sulle pagine X e LinkedIn.

Contact:           Barabino & Partners

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Data creazione: 16/10/2024

Data ultimo aggiornamento: 16/10/2024

Comunicazioni e Avvisi correlati

Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 04/12/2024
Il 3 dicembre nell'ambito del Festival della Cultura Tecnica 2024, si è tenuto l'evento dal titolo "La supply chain con il sistema dei trasporti intermodali", organizzato da Città metropolitana di Bologna, Interporto Bologna, Fast Freight Marconi, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale - PORTO DI RAVENNA e I.I.S. Mattei. Davanti ad una nutrita platea composta dagli studenti di varie classi di differenti Istituti bolognesi, si sono avvicendate le presentazioni della realtà dell'Interporto di Bologna, illustrato da Margherita Banzi, Responsabile Comunicazione e Marketing di Interporto, di Silvia Arceci, Cargo Manager dell'Aeroporto di Bologna, che ha raccontato la realtà aeroportuale dell'Aeroporto "G. Marconi" e di Gaia Marani (nella foto le tre relatrici insieme ad alcuni degli organizzatori), che ha fatto conoscere il porto di Ravenna  ed il ruolo che l'Autorità Portuale esercita nella sua amministrazione. Nel 2024 il Festival della Cultura tecnica è giunto alla undicesima edizione metropolitana, e settima edizione regionale. Cogliendo l’occasione della ricorrenza dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, si è scelto come focus tematico l’Obiettivo 9 dell’Agenda ONU 2030 “Imprese, innovazione, infrastrutture”, per aprire una riflessione sul rapporto tra innovazione tecnologica e diritti/doveri di cittadinanza per le persone, le organizzazioni, i territori. Il Festival della Cultura tecnica nasce a Bologna nel 2014 nel contesto metropolitano bolognese per promuovere, in particolare presso giovani e cittadinanza, il valore delle competenze tecniche e scientifiche in una prospettiva di integrazione tra i saperi, valorizzando il raccordo tra sistema educativo-formativo, territorio e sistema produttivo, per uno sviluppo delle comunità che sia insieme sociale, culturale, economico e attento all’ambiente. Dalla prima edizione a oggi, la rassegna è cresciuta in modo significativo per interesse e partecipazione, arrivando nel 2018 alla diffusione in tutto il territorio regionale. Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna ed è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Per consultare il programma completo: https://er.festivalculturatecnica.it/
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 29/11/2024
“Siamo qui a raccontare la storia di un porto in grandissima crescita”, con queste parole Raoul De Forcade ha aperto l’incontro tenutosi a Milano, a Palazzo Giureconsulti, martedì scorso, del quale è stato moderatore. Un incontro promosso da Camera di Commercio Ferrara e Ravenna, Promos Italia e Autorità Portuale di Ravenna, con la collaborazione dell’Istituto sui Trasporti e la Logistica, il Centro Studi e Ricerche SRM e “The International Propeller Clubs”, durante il quale si sono volute presentare per la prima volta a Milano, città che ancora rappresenta un punto di riferimento internazionale per imprenditori, professionisti ed investitori, ad una platea di oltre 50 persone, le nuove opportunità che è in grado oggi di offrire il Porto di Ravenna. Molti gli spunti di grande interesse nei temi affrontati dai relatori. Partendo da una visione più ampia e dai dati raccolti da SRM in occasione di una sua recente ricerca sullo sviluppo dei corridoi logistici container della Lombardia , illustrati da Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Departmen SRM, che ha poi puntato la propria attenzione specificatamente sul porto di Ravenna. Si è poi passati alla presentazione del “nuovo” porto di Ravenna fatta dal Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi che ha illustrato gli interventi di potenziamento infrastrutturale dello scalo, compreso il miglioramento della rete viaria e ferroviaria, i progetti legati alla transizione energetica ed alla sostenibilità ambientale delle attività portuali, l’eccellenza dei servizi, ulteriormente garantita grazie al forte impulso dato alla digitalizzazione e, non ultime, le opportunità di investimento che il porto è oggi in grado di offrire disponendo di 200 ettari di nuove aree per la logistica, collegate a banchine, strade e binari. Ha concluso la prima parte dell’incontro l’intervento del Presidente di ITL, Guido Fabbri, il quale ha completato il quadro delle opportunità che il porto di Ravenna oggi offre a chi lì si voglia insediare, illustrando quali benefici derivino agli operatori dalla recente istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia Romagna, uno strumento di indubbia attrattività sia in termini di semplificazione amministrativa che di possibili agevolazioni fiscali. Si è poi svolta una interessante Tavola rotonda, animata dal Presidente dell’Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali (ARSI), Claudio Facchini, dal Presidente del Gruppo SAPIR, Riccardo Sabadini e dal Presidente dell’Unione Utenti del Porto di Ravenna, Luca Minardi, che hanno portato la testimonianza degli operatori del Porto di Ravenna per ribadire la qualità dei servizi offerti dal cluster logistico-portuale. i vantaggi esclusivi derivanti dalla disponibilità di aree retroportuali e portuali, la qualità delle connessioni intermodali, stradali e marittime, oltre che la garanzia di uno scalo in grado di ottimizzare le spedizioni sui mercati internazionali e sviluppare una logistica efficiente, sicura e competitiva.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 28/11/2024
E’stato in questi giorni a Ravenna il Rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina, che ha l’incarico di effettuare la visita finale del progetto “Ravenna Port Hub”. Come aveva dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi, già qualche mese fa, i lavori sono oramai tutti conclusi e questo sopralluogo ai cantieri del progetto (progetto al quale l’Unione Europea ha destinato un contributo di oltre 30 milioni di euro), decreta la conclusione di uno degli interventi strategici più importanti che il porto di Ravenna abbia mai conosciuto. Ricordiamo che attualmente il porto di Ravenna ha opere in corso e di prossimo avvio per un investimento complessivo di circa un miliardo di euro. Con il contributo ricevuto dall’Europa sono stati approfonditi i fondali del porto a -12,50 mt., sono state rifatte banchine esistenti ed è stata realizzata una nuova banchina di un chilometro. Il progetto ha poi consentito di rendere disponibili 200 ettari di nuove aree logistiche, di potenziare i collegamenti stradali e ferroviari e, attraverso un forte impulso alla digitalizzazione, rendere più efficienti le procedure legate alle attività di carico e scarico delle merci. Inoltre entro il 2026 i fondali raggiungeranno l’ulteriore profondità di -14,50. e dunque il porto disporrà finalmente di fondali adeguati per accogliere navi di maggiori dimensioni e quindi maggiori volumi di merci che dal porto potranno uscire in modo ancora più rapido e sicuro. Tutto questo senza dimenticare il percorso avviato con investimenti importanti nella transizione energetica per una maggiore sostenibilità ambientale delle attività portuali Si sta vivendo un momento che lo stesso Rossi non ha esitato a definire “storico” per il porto di Ravenna, per la Regione Emilia-Romagna e per il nostro Paese. Un progetto che, rendendo lo scalo ravennate più competitivo non solo ha messo in sicurezza gli oltre 15.000 posti di lavoro che attualmente il porto garantisce, ma ha consentito di creare numerose nuove opportunità di impiego.  “Il completamento del progetto “Ravenna Port Hub:infrastructural works” – ha dichiarato il rappresentante dell’Agenzia per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente della Commissione Europea, Julian Espina – segna un passo importante per la realizzazione della rete europea dei trasporti, e in particolare del Corridoio Mar Baltico-Adriatico, recentemente esteso fino a Bari, e del Corridoio Mediterranean Core Network. Questo progetto consente di sbloccare e potenziare la capacità del porto di Ravenna migliorandone l'accessibilità e la connettività e allo stesso tempo di garantire rotte di trasporto europee solide e forti, da e verso uno dei principali porti europei in termini di volumi di transito, contribuendo a migliorare anche l’integrazione intermodale lungo i due corridoi europei”. “Grazie al successo di questo progetto di potenziamento infrastrutturale del porto – ha affermato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, possiamo oggi dire che esiste un modello Ravenna. Un modello basato su valori e competenze, su una visione condivisa del futuro, su una convergenza di intenti tra pubblico e privato che ha consentito di fare le cose nei tempi e nei modi previsti. La conclusione del progetto Hub portuale, consente al porto di Ravenna, unitamente a tutte le altre progettualità in corso, di assumere un ruolo chiave quale hub logistico tra Mediterraneo del sud, nord Africa ed Europa continentale”

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