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APPROVATO IL PRIMO AGGIORNAMENTO ANNUALE DEL PIANO OPERATIVO TRIENNALE 2021-2023 DELL’AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE, LAVORI PREVISTI PER OLTRE 3 MILIARDI DI EURO

Data pubblicazione: 28/02/2023

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 16

Il Comitato di Gestione, con il parere favorevole dell’Organismo di Partenariato della risorsa Mare, ha approvato nei giorni scorsi il primo aggiornamento annuale del Piano Operativo Triennale (P.O.T.) 2021 – 2023 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale – Porto di Ravenna e questa mattina il Presidente dell’Autorità, Daniele Rossi, ed il Direttore Marittimo dell'Emilia-Romagna e Comandante del Compartimento marittimo di Ravenna, C.V. (CP) Francesco Cimmino (nella foto), hanno incontrato la stampa per illustrare il contenuto di questo aggiornamento.

Data l’attuale situazione internazionale che in questo ultimo anno ha mutato profondamente l’originario quadro di riferimento che faceva da cornice al POT 2021 -2023, si è ritenuto necessario aggiornarlo tenendo conto dei nuovi scenari macroeconomici e trasportistici sia a livello di sistema globale e nazionale che specifico locale. In questa prima Revisione annuale continuano ad essere fondamentali i temi del P.O.T. 2021-2023, in armonia con i temi e le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR) e quelli del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (PSNPL). La digitalizzazione, l’innovazione e competitività del porto, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale, la transizione ecologica, lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica integrata, gli investimenti sulla rete ferroviaria e stradale e gli interventi di security portuale e di efficientamento dei servizi di controllo restano al centro delle progettualità del Porto di Ravenna, insieme alla rigenerazione urbana, alla valorizzazione delle aree urbane e dei waterfront e allo sviluppo del sistema portuale nel suo complesso, anche attraverso la pianificazione di una efficace attività di promozione sia verso nuovi mercati che verso mercati già di riferimento per il porto.

In questa prima Revisione annuale, trovano però spazio dieci nuovi importanti Progetti: fra questi la realizzazione di una piattaforma multimodale per l’agroalimentare con annesso impianto fotovoltaico, il completamento dell’area cosiddetta “ex Porto Carni”, i nuovi raccordi ferroviari per le aree logistiche e per il Terminal “Traghetti e Crociere”, il rigassificatore ed il nuovo sistema di controllo accessi e videosorveglianza.

Il P.O.T. 2021-2023 e i suoi aggiornamenti annuali sono documenti importantissimi ed assumono la natura di veri e propri strumenti di programmazione e di Project Management di ogni attività futura non solo dell’Autorità Portuale, ma anche di tutti i soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti e con i quali il Piano è stato condiviso.

“Il valore economico complessivo di questi progetti - ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna , Daniele Rossi - ammonta a oltre 3 miliardi di euro, di cui quasi 900 milioni di euro (la maggior parte dei quali già finanziati) in carico all’Autorità Portuale. Si tratta di un disegno di sviluppo delle attività portuali e logistiche nei prossimi anni che ha richiesto e richiede uno sforzo eccezionale, del quale ringrazio tutti, perché trasformare i numeri in progetti prima ed opere poi, è possibile solo se esiste una “squadra” coesa, determinata e convinta che attraverso queste azioni passi il futuro del Porto di Ravenna ed il suo consolidamento come imprescindibile snodo strategico della logistica nazionale ed internazionale”.

“Abbiamo lavorato in sinergia con l’Autorità Portuale – ha affermato il Direttore Marittimo dell'Emilia-Romagna e Comandante del Compartimento marittimo di Ravenna, C.V. (CP) Francesco Cimmino  - per questa necessaria Revisione del P.O.T 2021 – 2023, con un impegno davvero importante delle risorse umane di cui la Capitaneria di Porto di Ravenna dispone ma sono convinto che si riescano ad ottenere gli ambiziosi risultati che ci siamo proposti per i prossimi tre anni, solo avendo davvero a cuore il benessere e lo sviluppo del Porto di Ravenna, un Porto che ha conosciuto e sta conoscendo momenti di crescita molto importanti, nonostante lo scenario economico, politico e sociale attuale, che noi tutti conosciamo”.

 

Data creazione: 11/05/2023

Data ultimo aggiornamento: 11/05/2023

Comunicazioni e Avvisi correlati

CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA E RAVENNA
ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA, GUBERTI: “LO SVILUPPO DELLE IMPRESE, DELL’OCCUPAZIONE
E DEL SISTEMA LOGISTICO PORTUALE NON PUO’ PIU’ ATTENDERE“
Obiettivo della Camera di commercio l’insediamento del Comitato d'Indirizzo, cui spetta il compito di assicurare piena operatività all’iter e la promozione dell'area verso i potenziali investitori internazionali
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 28/09/2023
“Se la posizione geografica di Ferrara e Ravenna può rappresentare un destino di sviluppo, tutti noi abbiamo la responsabilità di metterlo a fattor comune, efficientando capacità produttiva e infrastrutturazione logistica per essere competitivi, supportare il sistema delle imprese e generare benessere diffuso”. E’ tornato a scrivere alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, per l’emanazione dei decreti attuativi la Zona Logistica Semplificata nella regione Emilia-Romagna. Obiettivo dell’Ente di viale Farini, l’insediamento del Comitato d'Indirizzo, organo politico ed amministrativo a cui, tra le funzioni riconosciute, spetta il compito di assicurare gli strumenti che garantiscono l'insediamento e la piena operatività delle aziende presenti nella ZLS, nonché la promozione dell'area verso i potenziali investitori internazionali. “La zona logistica semplificata dell’Emilia Romagna - ha sottolineato Guberti - coinvolge 11 nodi intermodali tra Ravenna e Piacenza, 25 aree produttive, 9 province e 28 Comuni, e di questi una buona parte sono nelle Province di Ferrara e Ravenna, il tutto facendo perno sul Porto di Ravenna. Siamo di fronte ad un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica dell’Emilia-Romagna, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico: dal decongestionamento dei centri abitati, liberati dal traffico di attraversamento dei mezzi pesanti, al miglioramento della qualità dell’aria, con quote di traffici spostate dalla gomma al ferro, e a nuove infrastrutture, il cui utilizzo potrà estendersi anche al traffico veicolare, aprendo nuove direttrici territoriali dello sviluppo economico, rendendo servizi e aree produttive più accessibili. Ora il Governo - ha concluso Guberti - dia finalmente piena operatività: lo sviluppo delle imprese, dell’occupazione e del sistema logistico portuale non può più attendere". “ Oltre tutto - ha aggiunto Guberti - con la ZLS la Sapir Spa, come ben evidenziato dal suo Presidente Sabadini, potrebbe in tempi certi e celeri e senza i grossi vincoli della burocrazia, realizzare una seconda via per il Porto di Ravenna. Opera fondamentale e strategica per la cui realizzazione se ne parla ormai da oltre 15 anni. Darebbe un forte impulso a tutta l area con diversi imprenditori della logistica pronti ad investire . Con l’approvazione della ZLS si ridurrebbero enormemente i tempi della burocrazia , con ampie agevolazioni alle aziende . Sarebbe un fondamentale volano per tutta l’economia del territorio e non solo”.   Le Zone Logistiche Semplificate     • La legge n. 205/2017, modificata dalla legge n. 160/2019, prevede, al fine di favorire condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti, la possibilità di istituire Zone Logistiche Semplificate nelle regioni individuate dalla normativa europea come “più sviluppate” che includano almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti.     • La Zona Logistica Semplificata è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, per una durata massima di sette anni, rinnovabile fino a un massimo di ulteriori sette anni. La proposta è corredata di un piano di sviluppo strategico, specificando la delimitazione delle zone interessate in coerenza con le zone portuali.     • Le imprese che fanno parte della Zls, quelle già presenti o le nuove, beneficiano di una serie di facilitazioni - nazionali e regionali - come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. Le agevolazioni previste nel “pacchetto localizzativo” saranno condizionate allo sviluppo o l’attivazione delle relazioni con il sistema portuale di Ravenna.    
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 27/09/2023
Roma: “Siamo sulla strada giusta,” così il commento del Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri unitamente al delegato per la semplificazione delle norme sui dragaggi, Presidente dell'AdSP del Mar Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, in riferimento a quanto avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in materia di semplificazione ambientale.   Da anni Assoporti sottolinea con decisione la necessità di dotare il Paese di una normativa sui dragaggi simile a quella vigente nella gran parte degli stati europei, in particolare quelli che hanno una sviluppata economia portuale, ispirata ai principi della Blue Economy, come elaborati da Gunther Pauli. Nelle priorità rappresentate da Assoporti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, appena insediato, al primo posto è stata richiesta la riforma della normativa sui dragaggi per lo sviluppo della portualità.   La normativa attuale, obsoleta e in contrasto con i dettami della economia circolare e dell’end-of-waste, rallenta la realizzazione delle opere portuali, infrastrutture strategiche dello Stato, e ne centuplica i costi di realizzazione.   Finalmente si riconosce che il sedimento marino non è un rifiuto, ma una preziosa risorsa. Quindi, un sottoprodotto di una attività economica, come è appunto il dragaggio. Questa risorsa può essere valorizzata nella realizzazione delle opere portuali, banchine e opere di difesa, ma anche utilizzata dall’economia retroportuale (è italiana la ricerca, finanziata dall’Europa, che permette di trasformare sedimento e gusci delle cozze in materiale edile).   Assoporti segue con molto interesse l’evoluzione della normativa in materia, condividendo integralmente la finalità, e si augura che la riforma, promossa dalla Viceministra del MASE, Vania Gava, prosegua coraggiosamente dotando il paese, dopo 30 anni, di norme moderne relative ai dragaggi. L’Associazione è a disposizione, come sempre, per fornire il proprio contributo. Se la riforma della normativa sui dragaggi fosse completata, anche per quanto riguarda l’utilizzo dei sedimenti nella realizzazione delle opere portuali e del loro deposito temporaneo, moltissime opere finanziate dal PNRR riceverebbero una significativa accelerazione, e costerebbero molto meno liberando risorse per altre importanti opere.  Come si dice in gergo portuale, allora, avanti tutta su questa rotta!
Nuovo bando di concorso per l’ammissione al Master Universitario di I livello in “Diritto Marittimo, Portuale e della Logistica” - Anno Accademico 2023-2024
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 25/09/2023
Il Master offre un percorso formativo che ha come obiettivo quello di: formare figure professionali specializzate nei settori dei trasporti marittimi, della portualità e della logistica, intesi come settori "strategici" per la competitività delle imprese e dunque per lo sviluppo economico del territorio non solo locale, ma anche nazionale. Il percorso formativo si caratterizza per una forte strutturazione didattica centrata principalmente sull'approfondimento rigoroso degli istituti giuridici di riferimento, attraverso anche l'analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, nonché sull'introduzione ed il confronto delle varie esperienze di settore, attraverso lo studio di casi concreti e lo svolgimento di seminari. La scadenza per la preiscrizione al Master e per accedere alla selezione è il prossimo 18 gennaio 2024. Per informazioni: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/ https://www.unibo.it/it/didattica/master/2023-2024/diritto-marittimo-portuale-e-della-logistica Per vedere il bando: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/upload/doc/bando-diritto-marittimo.pdf Di seguito il video di presentazione della scorsa edizione del Master: https://www.youtube.com/watch?v=axPXp3tVWf0&t=4s Nella foto la Professoressa Greta Tellarini, Direttrice del Master

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