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Salute e sicurezza nelle aree portuali, firmato un protocollo tra Inail, Mit e Assoporti

Data pubblicazione: 12/04/2023

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 33

L’intesa di durata triennale prevede il ricorso a strumenti e metodi semplificati per la rilevazione degli incidenti, la promozione di azioni formative e di sensibilizzazione nelle imprese, e la realizzazione di
iniziative congiunte di comunicazione per la diffusione della cultura della prevenzione di infortuni e malattie professionali.

Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, hanno sottoscritto oggi un protocollo di durata triennale per la realizzazione di attività congiunte volte alla prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro connessi alle operazioni e ai servizi portuali.
L’intesa prevede, in particolare, il ricorso a strumenti e metodi semplificati per la rilevazione degli incidenti, l’avvio di azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione volte a favorire interventi di prevenzione nelle imprese, e l’attuazione di iniziative di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria del settore portuale, il cui contributo sarà fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo.
“Il protocollo siglato con il Mit e Assoporti – sottolinea il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni – si colloca nell’ambito delle attività di rafforzamento delle azioni di prevenzione che l’Inail  costantemente promuove per contribuire alla riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. L’avvio di questa collaborazione consentirà di realizzare iniziative importanti in un’ottica di partecipazione, per una più incisiva sensibilizzazione verso la sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento, in questo caso, al settore portuale. La condivisione di competenze, conoscenze, risorse e strumenti è infatti essenziale per creare le basi di una reale cultura della prevenzione”.
“Le attività promosse nell’ambito del protocollo – spiega il viceministro Edoardo Rixi – costituiscono un tassello importante per azioni comuni per la prevenzione di incidenti sul lavoro nello svolgimento delle attività portuali. Azioni che avranno una ricaduta sui territori con la stipula di specifici accordi attuativi tra le Direzioni regionali dell’Inail e le singole Autorità portuali, tenendo in considerazione le caratteristiche di questi ambienti di lavoro complessi. Il protocollo, inoltre, si ricollega a un tavolo di confronto su sicurezza e condizioni di lavoro nei porti che il ministro Matteo
Salvini ha voluto istituire coinvolgendo tutte le istituzioni competenti, i rappresentanti del comparto delle imprese portuali e dei lavoratori”.
Dal canto suo il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, sottolinea come “la portualità si è mostrata resiliente in questi anni difficili, con una spiccata capacità di adattamento e di reazione agli eventi imprevedibili grazie anche all’organizzazione del lavoro. La sottoscrizione di quest’accordo rafforza l’attenzione che abbiamo tutti nei confronti del capitale umano, la cui importanza va messa  sempre in primo piano. Lavorare in sicurezza è condizione essenziale per la valorizzazione e la tutela delle persone e con il protocollo siglato oggi confermiamo questo concetto. Ringrazio il  viceministro Rixi per aver appoggiato con convinzione questa importante iniziativa e l’Inail per aver condiviso fin dall’inizio l’obiettivo prefissato che oggi si concretizza”.
Come emerge dall’analisi di Infor.MO, sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro, nelle realtà portuali i lavoratori che si infortunano sono principalmente facchini e addetti alla movimentazione merci e al magazzino, seguiti dai conduttori di mezzi pesanti e camion e dai meccanici, riparatori e manutentori macchine su navi. La maggioranza degli incidenti avviene nelle aree operative (banchine) o di viabilità e stoccaggio (piazzali) dei porti, mentre sulle navi le zone più a rischio sono quelle interessate dalle operazioni di carico e scarico merci. Le modalità di accadimento più frequenti sono gli investimenti, essendo la presenza del lavoratore a piedi ancora necessaria anche in cicli produttivi ad automazione crescente, le cadute dall’alto di gravi e le cadute dall’alto o in profondità dell’infortunato.
L’impegno dell’Inail per la sicurezza del settore portuale comprende attività finalizzate alla prevenzione dei rischi e alla formazione continua del personale, attraverso l’individuazione di percorsi  formativi uniformi, che oltre all’addestramento di tipo tradizionale possono ricorrere all’utilizzo di nuovi strumenti come la realtà aumentata, la realtà virtuale e i sistemi aptici  integrati, attraverso i quali è possibile riprodurre uno sforzo che il lavoratore non potrebbe altrimenti percepire in un ambiente virtuale. In questo modo le
principali situazioni di rischio sono replicate fedelmente in condizioni di completa sicurezza per il lavoratore.
Grazie a un progetto di ricerca promosso dall’Inail insieme all’Istituto Tecip della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con le Regioni e le Autorità di sistema portuale, sono state inoltre approfondite le problematiche relative alla sicurezza sul lavoro negli ambiti portuali di Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona, Bari, Taranto, Civitavecchia, Livorno e Piombino, con l’elaborazione di nove piani mirati di prevenzione. La formazione aggiuntiva secondo il target di riferimento ha coinvolto più di 1.300 operatori e 120 aziende portuali, oltre a imprese della pesca (armatori) e di servizio di ormeggio.

Si informa che sul sito web dell’Associazione è disponibile il testo del Protocollo 

Data creazione: 11/05/2023

Data ultimo aggiornamento: 11/05/2023

Comunicazioni e Avvisi correlati

CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA E RAVENNA
ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA, GUBERTI: “LO SVILUPPO DELLE IMPRESE, DELL’OCCUPAZIONE
E DEL SISTEMA LOGISTICO PORTUALE NON PUO’ PIU’ ATTENDERE“
Obiettivo della Camera di commercio l’insediamento del Comitato d'Indirizzo, cui spetta il compito di assicurare piena operatività all’iter e la promozione dell'area verso i potenziali investitori internazionali
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 28/09/2023
“Se la posizione geografica di Ferrara e Ravenna può rappresentare un destino di sviluppo, tutti noi abbiamo la responsabilità di metterlo a fattor comune, efficientando capacità produttiva e infrastrutturazione logistica per essere competitivi, supportare il sistema delle imprese e generare benessere diffuso”. E’ tornato a scrivere alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, per l’emanazione dei decreti attuativi la Zona Logistica Semplificata nella regione Emilia-Romagna. Obiettivo dell’Ente di viale Farini, l’insediamento del Comitato d'Indirizzo, organo politico ed amministrativo a cui, tra le funzioni riconosciute, spetta il compito di assicurare gli strumenti che garantiscono l'insediamento e la piena operatività delle aziende presenti nella ZLS, nonché la promozione dell'area verso i potenziali investitori internazionali. “La zona logistica semplificata dell’Emilia Romagna - ha sottolineato Guberti - coinvolge 11 nodi intermodali tra Ravenna e Piacenza, 25 aree produttive, 9 province e 28 Comuni, e di questi una buona parte sono nelle Province di Ferrara e Ravenna, il tutto facendo perno sul Porto di Ravenna. Siamo di fronte ad un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica dell’Emilia-Romagna, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico: dal decongestionamento dei centri abitati, liberati dal traffico di attraversamento dei mezzi pesanti, al miglioramento della qualità dell’aria, con quote di traffici spostate dalla gomma al ferro, e a nuove infrastrutture, il cui utilizzo potrà estendersi anche al traffico veicolare, aprendo nuove direttrici territoriali dello sviluppo economico, rendendo servizi e aree produttive più accessibili. Ora il Governo - ha concluso Guberti - dia finalmente piena operatività: lo sviluppo delle imprese, dell’occupazione e del sistema logistico portuale non può più attendere". “ Oltre tutto - ha aggiunto Guberti - con la ZLS la Sapir Spa, come ben evidenziato dal suo Presidente Sabadini, potrebbe in tempi certi e celeri e senza i grossi vincoli della burocrazia, realizzare una seconda via per il Porto di Ravenna. Opera fondamentale e strategica per la cui realizzazione se ne parla ormai da oltre 15 anni. Darebbe un forte impulso a tutta l area con diversi imprenditori della logistica pronti ad investire . Con l’approvazione della ZLS si ridurrebbero enormemente i tempi della burocrazia , con ampie agevolazioni alle aziende . Sarebbe un fondamentale volano per tutta l’economia del territorio e non solo”.   Le Zone Logistiche Semplificate     • La legge n. 205/2017, modificata dalla legge n. 160/2019, prevede, al fine di favorire condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti, la possibilità di istituire Zone Logistiche Semplificate nelle regioni individuate dalla normativa europea come “più sviluppate” che includano almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti.     • La Zona Logistica Semplificata è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, per una durata massima di sette anni, rinnovabile fino a un massimo di ulteriori sette anni. La proposta è corredata di un piano di sviluppo strategico, specificando la delimitazione delle zone interessate in coerenza con le zone portuali.     • Le imprese che fanno parte della Zls, quelle già presenti o le nuove, beneficiano di una serie di facilitazioni - nazionali e regionali - come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. Le agevolazioni previste nel “pacchetto localizzativo” saranno condizionate allo sviluppo o l’attivazione delle relazioni con il sistema portuale di Ravenna.    
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 27/09/2023
Roma: “Siamo sulla strada giusta,” così il commento del Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri unitamente al delegato per la semplificazione delle norme sui dragaggi, Presidente dell'AdSP del Mar Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, in riferimento a quanto avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in materia di semplificazione ambientale.   Da anni Assoporti sottolinea con decisione la necessità di dotare il Paese di una normativa sui dragaggi simile a quella vigente nella gran parte degli stati europei, in particolare quelli che hanno una sviluppata economia portuale, ispirata ai principi della Blue Economy, come elaborati da Gunther Pauli. Nelle priorità rappresentate da Assoporti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, appena insediato, al primo posto è stata richiesta la riforma della normativa sui dragaggi per lo sviluppo della portualità.   La normativa attuale, obsoleta e in contrasto con i dettami della economia circolare e dell’end-of-waste, rallenta la realizzazione delle opere portuali, infrastrutture strategiche dello Stato, e ne centuplica i costi di realizzazione.   Finalmente si riconosce che il sedimento marino non è un rifiuto, ma una preziosa risorsa. Quindi, un sottoprodotto di una attività economica, come è appunto il dragaggio. Questa risorsa può essere valorizzata nella realizzazione delle opere portuali, banchine e opere di difesa, ma anche utilizzata dall’economia retroportuale (è italiana la ricerca, finanziata dall’Europa, che permette di trasformare sedimento e gusci delle cozze in materiale edile).   Assoporti segue con molto interesse l’evoluzione della normativa in materia, condividendo integralmente la finalità, e si augura che la riforma, promossa dalla Viceministra del MASE, Vania Gava, prosegua coraggiosamente dotando il paese, dopo 30 anni, di norme moderne relative ai dragaggi. L’Associazione è a disposizione, come sempre, per fornire il proprio contributo. Se la riforma della normativa sui dragaggi fosse completata, anche per quanto riguarda l’utilizzo dei sedimenti nella realizzazione delle opere portuali e del loro deposito temporaneo, moltissime opere finanziate dal PNRR riceverebbero una significativa accelerazione, e costerebbero molto meno liberando risorse per altre importanti opere.  Come si dice in gergo portuale, allora, avanti tutta su questa rotta!
Nuovo bando di concorso per l’ammissione al Master Universitario di I livello in “Diritto Marittimo, Portuale e della Logistica” - Anno Accademico 2023-2024
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 25/09/2023
Il Master offre un percorso formativo che ha come obiettivo quello di: formare figure professionali specializzate nei settori dei trasporti marittimi, della portualità e della logistica, intesi come settori "strategici" per la competitività delle imprese e dunque per lo sviluppo economico del territorio non solo locale, ma anche nazionale. Il percorso formativo si caratterizza per una forte strutturazione didattica centrata principalmente sull'approfondimento rigoroso degli istituti giuridici di riferimento, attraverso anche l'analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, nonché sull'introduzione ed il confronto delle varie esperienze di settore, attraverso lo studio di casi concreti e lo svolgimento di seminari. La scadenza per la preiscrizione al Master e per accedere alla selezione è il prossimo 18 gennaio 2024. Per informazioni: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/ https://www.unibo.it/it/didattica/master/2023-2024/diritto-marittimo-portuale-e-della-logistica Per vedere il bando: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/upload/doc/bando-diritto-marittimo.pdf Di seguito il video di presentazione della scorsa edizione del Master: https://www.youtube.com/watch?v=axPXp3tVWf0&t=4s Nella foto la Professoressa Greta Tellarini, Direttrice del Master

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