PORTO DI RAVENNA: NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 MOVIMENTATE 6,1 MILIONI DI TONNELLATE. STABILE IL CALO DEI TRAFFICI, CHE SI ATTESTA SUL 6,3%, IN LINEA CON I MESI PRECEDENTI

Data pubblicazione: 16/05/2024

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 63

 

Il Porto di Ravenna nei primi 3 mesidel 2024 ha movimentato complessivamente 6.109.816 tonnellate, in calo del 6,3% (quasi 413 mila di tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Gli sbarchi sono stati pari a 5.294.442 tonnellate e gli imbarchi pari a 815.374 tonnellate (rispettivamente, -6,7% e -4,1% rispetto ai primi 3 mesi del 2023).

il numero di toccate delle navi è stato pari a 609, con 26 toccate in più (+4,3%) rispetto al 2023.

Il mese di marzo 2024 ha registrato una movimentazione complessiva di 2.296.545 tonnellate, in calo dell’1,5% (circa 34 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2023.

Analizzando le merci per condizionamento, nei primi tre mesi del 2024 si evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) - con una movimentazione pari a 4.901.217 tonnellate - sono diminuite del 7,9% (quasi 420 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023; i prodotti liquidi, con una movimentazione di 1.208.599 tonnellate, sono leggermente aumentati dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 1.136.007 tonnellate di merce, ha registrato nel primo trimestre del 2024 un calo pari al 25,2% (circa 383 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Analizzando l’andamento delle singole merceologie, risulta molto negativa la movimentazione dei cereali, con 280.187 tonnellate, in calo del 53,4% (oltre 320.000 tonnellate in meno) rispetto al 2023, mentre è in crescita la movimentazione delle farine, pari a 252.686 tonnellate (+4,8% rispetto al 2023).

In diminuzione sia gli sbarchi dei semi oleosi, con 312.662 tonnellate (-2,0%),siagli oli animali e vegetali, con una movimentazione di 152.801 tonnellate (-21,4%).

I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione complessiva di 989.196 tonnellate, in diminuzione del 17,6% rispetto al 2023 (quasi 212 tonnellate in meno); in calo, in particolare, le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 875.692 tonnellate
(-20,9%, e 231.133 tonnellate in meno).

In crescita,rispetto allo stesso periodo del 2023, la movimentazione sia dei prodotti metallurgici, pari a 1.388.839 tonnellate (+12,1% e quasi 150 mila tonnellate in più), siadei prodotti petroliferi, pari a 688.354 tonnellate (+11,6% e 71.604 tonnellate in più), sia dei concimi, pari a 611.205 tonnellate (+36,8% e 164 mila tonnellate in più).

In lieve flessione i prodotti chimici (-0,3%), con 311.392 tonnellate.

Icontenitori, nel primo trimestre del 2024, con 45.979 TEUs, sono diminuiti del 15,8% rispetto al 2023 (8.627 TEUs in meno), un calo che ha riguardato sia iTEUs pieni, pari a 35.786 (il 78% del totale dei TEUs), in calo del 13,9% rispetto al 2023 (5.776 TEUs pieni in meno), sia i TEUs vuoti, pari a 10.193, in calo del 21,9% rispetto al 2023 (2.851 TEUs vuoti in meno).

In termini di tonnellate, la merce trasportata in container nel periodo, pari a 504.229 tonnellate, è calata del 15,8% rispetto al 2023.

Sono 2 in più, invece, rispetto al 2023 le toccate delle navi portacontainer, pari a 110.

Negativo il mese di marzo con 17.837 TEUs movimentati, di cui 13.679 pieni (-20,9%) e 4.158 vuoti (-22,3%), per 192.067 tonnellate mensili corrispondenti (-23,7% rispetto a marzo 2023).

Negativo il risultato complessivo nei primi 3 mesi del 2023 per trailer e rotabili, in leggero calo dell’1,1% per numero di pezzi movimentati (21.272 pezzi, 229 in meno rispetto al 2023) e in diminuzione dell’11,2% in termini di merce movimentata (430.379 tonnellate).

Andamento analogo per i trailer della linea Ravenna – Brindisi – Catania, dove i pezzi movimentati, pari a 17.007, sono calati del 18,7% rispetto al 2023 (3.919 pezzi in meno).

Risultato ottimo nei primi 3 mesi del 2024 per le automotive che hanno movimentato 3.676 pezzi, 3.354 pezzi in più rispetto ai soli 322 pezzi del 2023, grazie anche al traffico di vetture BMW sbarcate al terminal Sapir e dirette verso i mercati dell’Asia Orientale.

Per quanto riguarda il traffico crocieristico, nel primo trimestre del 2024 si sono registrati 8 scali di navi da crociera (contro i 2 scali dello stesso periodo del 2023) per un totale di 368 passeggeri (+304,4%), mentre nel mese di marzo si sono registrati 3 scali di navi da crociera, per un totale di 142 passeggeri in “transito”.

 

Dai primi dati rilevati sul PCS, per il mese di aprile 2024, si stima una movimentazione complessiva pari a 2 milioni di tonnellate, in diminuzione (-6,9%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Positivo il risultato dei materiali da costruzione, in aumento di oltre 30.000 tonnellate (+9,8%), mentre tutte le altre merceologie mostrano segni negativi. in particolare gli agroalimentari liquidi risultano in diminuzione di oltre 30.000 tonnellate (-33,1%), degli agroalimentari solidi, calano di quasi 40.000 tonnellate (-13,5%), i concimi diminuiscono di quasi 67.000 tonnellate (-35,8%), i metallurgici calano di 35.600 tonnellate (-6,1%).

In aumento rispetto ad aprile 2023 la merce su trailer sia per quanto riguarda le tonnellate (+5,1% in più) sia per il numero di trailer, con 59 pezzi in più (+1%).

Si stima in calo la merce in container sia per quanto riguarda le tonnellate (quasi -12% in meno) che per il numero di TEUs (1.341 in meno, con un calo del 6,3%).

Il primo quadrimestre 2024 dovrebbe chiudersi, in sintesi, con una movimentazione complessiva di poco più di 8,1 milioni di tonnellate, in calo di circa il 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Come progressivo, sono in crescita i concimi, per 97.000 tonnellate (+34%), i petroliferi per oltre 52.000 tonnellate (+6,2%) e i metallurgici per oltre 114.000 tonnellate (+6,3%).

In calo di quasi il 25%, invece, gli agroalimentari liquidi (quasi 100.000 tonnellate in meno), di oltre il 23% gli agroalimentari solidi (oltre 350.000 tonnellate in meno). In diminuzione (-12%) anche i materiali da costruzione, per oltre 180.000 tonnellate in meno.

Stima negativa nei primi 4 mesi del 2024 per i container, con quasi 66 mila TEUs (quasi 10.000 TEUs in meno; -13,1% rispetto al 2023); dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in 712 mila tonnellate, in diminuzione del 14,8% rispetto al 2023.

In calo il numero dei trailer movimentati che, nel primo quadrimestre del 2024, dovrebbero raggiungere i 23.000 pezzi (quasi 3.900 pezzi in meno, -14,4%) e con la merce su trailer attestata su poco più di 570 mila tonnellate, in diminuzione del 7,7% rispetto a quella movimentata nello stesso periodo del 2023.

 

A cura del Servizio Analisi e Statistica (Direzione Operativa)

Data creazione: 16/05/2024

Data ultimo aggiornamento: 16/05/2024

Comunicazioni e Avvisi correlati

Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 13/01/2025
Roma: “A nome dell’Associazione dei Porti Italiani e di tutte le Autorità di Sistema Portuale, esprimiamo profondo cordoglio per la prematura scomparsa della dott.ssa Di Matteo.  Una donna che ha ricoperto un ruolo fondamentale in questi anni all’interno del MIT per lo sviluppo delle attività delle AdSP.  La sua forza e determinazione, unitamente ad uno spiccato spirito di collaborazione ci mancheranno molto. Alla sua famiglia inviamo un forte abbraccio di vicinanza in questo momento di dolore, “ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 06/01/2025
Dopo ottobre e novembre chiusi con incrementi superiori al 20%, anche il mese di.  dicembre si è chiuso con un segno positivo. Dai dati presenti sul PCS (Port Community System) la movimentazione di dicembre è pari a oltre 2,1 milioni di tonnellate, in leggero aumento (+1,1%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dopo i due anni record consecutivi del 2021 e 2022 e dopo il calo del successivo 2023, il porto di Ravenna torna in positivo assestandosi a 25.503.131 tonnellate di merce complessiva (+ 0,16% rispetto allo scorso anno). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.571  (38 navi in più rispetto al 2023). Nell’ultimo trimestre sono stati recuperati i traffici persi nei primi mesi dell’anno quando è esplosa la crisi del Canale di Suez che ancora oggi, soprattutto nel settore container, sta mettendo in difficoltà i porti italiani e mediterranei. A questo si è aggiunto in autunno il conflitto nell’area Israele/Libano, mercati storicamente collegati al nostro scalo.  Nel 2024 il traffico ha risentito ancora anche della guerra nell’area del Mar Nero assestandosi intorno a 2,7 ml di tonnellate rispetto ai circa 5 milioni di tonnellate pre guerra. Entrando nelle macro categorie si segnala: la forte ripresa dei materiali da costruzione (4.079.701 tonnellate con +6,6% rispetto al 2023). Tale recupero è sicuramente da attribuire all’aumento di import delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo; l’aumento dei prodotti agroalimentari (solidi e liquidi) con 5.308.327 tonnellate (+ 1,96 %); l’aumento dei concimi a 1.635.931 tonnellate con un ottimo +5,3%; l’aumento dei prodotti petroliferi e chimici che si attestano a 3.906.713 tonnellate con un + 6,2%; il calo dei prodotti metallurgici che si attestano a 5.981.603 tonnellate (- 8,2%).Tale perdita è imputabile alla crisi dell’industria siderurgica europea, accentuata con la crisi dell’auto e i dazi all’import, considerando anche la diminuzione degli sbarchi dall’acciaieria di Taranto a seguito del calo della produzione. Negativo il 2024 per i container, con 199.778 TEUs (-7,9% rispetto al 2023) e per la merce in container che si attesta a 2.245.052 tonnellate, in diminuzione del 4,6% rispetto al 2023. Il settore container è quello maggiormente colpito dalla situazione del Mar Rosso. In questa situazione la nuova linea feeder della compagnia CMA-CGM per collegare il mediterraneo orientale e la Turchia anche al porto di Ravenna, potrebbe invertire la tendenza negativa che si è manifestata in tutti i porti italiani ed in particolare nei porti Adriatici conseguentemente a tale situazione Sostanziale tenuta per il settore Trailer e altri veicoli che, per il 2024 è pari a 95.410 pezzi con 1.176 pezzi in meno rispetto al 2023 (-1,2%). Infine il settore crociere che ha visto nel 2024 la movimentazione di 272.219 passeggeri di cui 222.353 in home port con un calo del 17,7% rispetto al 2023.  In questo caso il calo era preventivato rispetto all’anno record del 2023 a seguito della minore capacità di accoglienza del terminal causata dal cantiere per la costruzione della nuova stazione marittima, che si concluderà nel 2026. Nel 2024 si stimano circa 7.800 treni con un incremento di 600 rispetto al 2023 che confermano il porto di Ravenna nelle primissime posizioni nazionali. Questo risultato è ancora più importante se guardiamo alle difficoltà che sta attraversando il trasporto ferroviario merci in Italia con una riduzione della capacità di trasporto superiore al 50% causata da diversi fattori, primo fra tutti gli oltre 1100 cantieri lungo la rete ferroviaria nazionale legati al PNRR.  “Il 2024 – dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - è stato un anno molto difficile e complesso sotto tanti punti di vista, non solo per il porto di Ravenna ma per tutta Europa in ragione del perdurare di tensioni geopolitiche i cui effetti non solo hanno impattato pesantemente sulla crescita economica del nostro Paese ma hanno anche generato, in ragione dei rischi di nuovi rialzi dei prezzi legati ai rincari delle quotazioni delle materie prime, un clima di generale incertezza che, inevitabilmente, rallenta gli investimenti. Il porto di Ravenna ha sofferto e soffre ancora di più di questa situazione dal momento che il conflitto russo ucraino ha messo in crisi i traffici con il Mar Nero, storico bacino di riferimento del nostro scalo. In questo contesto, rispetto al quale, nel tempo, il sistema è riuscito a reagire trovando nuovi traffici che hanno permesso di compensare almeno in parte le perdite, è venuto poi ad impattare il problema della guerra israeliano palestinese con la conseguente crisi del canale di Suez, dal quale passava il 12 per cento del traffico mondiale ed il 40% di quello nazionale (20% la quota riferita al nostro scalo). Da dicembre del 2023, quando i ribelli Houthi hanno annunciato l’intenzione di attaccare tutte le navi dirette in Israele senza distinzione di nazionalità, molti armatori hanno deciso di non far più compiere alle loro navi la rotta passante per il Canale di Suez ma di circumnavigare l’Africa allungando il viaggio con conseguenti significativi aumenti dei costi e privilegiando i porti del Nord Europa a scapito soprattutto dei porti del Nord Adriatico. In questi pochi anni il porto di Ravenna ha dunque sofferto gli effetti negativi di due eventi assolutamente indipendenti dalle importanti scelte strategiche che il porto stesso stava compiendo. Nonostante questo però, e sono convinto che ciò dimostri che le scelte strategiche fatte vanno nella giusta direzione, il porto di Ravenna chiude il 2024 con un segno leggermente positivo rispetto al 2023. Ciò significa che il porto di Ravenna nonostante tutto è cresciuto, riuscendo a recuperare altrove i milioni di tonnellate di merci persi per il conflitto nell’area del Mar Nero e la crisi di Suez. Partendo dal presupposto che queste due importanti aree, non appena le tensioni in atto lo permetteranno, torneranno ad essere bacini di riferimento del nostro porto, poiché questi traffici sono traffici destinati “naturalmente” al porto di Ravenna, non è difficile immaginare che il porto conoscerà una crescita importante dei volumi movimentati e il porto sarà pronto a gestire questo aumento dei traffici proprio grazie agli interventi realizzati in questi anni”.  
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 31/12/2024
APPROVATO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ RELATIVO ALLE ATTIVITA' 2023 DELL’AUTORITA’ PORTUALE DI RAVENNA E’ stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2023, il terzo redatto dall’Autorità Portuale di Ravenna. Il documento illustra come anche nel corso del 2023 sia stato portato avanti dall’Autorità Portuale di Ravenna  un percorso di crescita sostenibile e responsabile. Una attenzione verso questo tema che si riflette in un Bilancio di Sostenibilità che racconta le attività svolte, le azioni intraprese, le decisioni assunte, le performance e gli impatti economici, sociali ed ambientali che tutto questo ha generato, nel segno di una crescita e di uno sviluppo sostenibile nel tempo e in grado di produrre valore. Il 2023 è stato un anno in cui, superata la pandemia da Covid-19, un’ulteriore sfida, cioè la guerra Russo-Ucraina, ha amplificato le criticità legate ai traffici commerciali. Le conseguenze che ne sono derivate, quali l’aumento dei prezzi delle risorse energetiche, la comparsa di nuovi ostacoli al funzionamento delle catene del valore e all’approvvigionamento di alcune materie prime, hanno confermato la centralità del ruolo ricoperto dalla logistica nello sviluppo economico globale e dei distretti produttivi locali. Per questo è stata una priorità dell’Autorità Portuale quella di investire in infrastrutture innovative, secondo le nuove modalità tecnologiche ma sempre nel segno di uno sviluppo sostenibile. In questa direzione si pongono le azioni pianificate nella prima revisione annuale del Piano Operativo Triennale (POT) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale che, combinando gli obiettivi strategici di sviluppo commerciale e infrastrutturale con l’innovazione tecnologica, acquisisce nuovi progetti da mettere in campo. Dall’avanzamento dei lavori del Ravenna Port Hub, che hanno poi visto nel 2024 il loro il completamento, all’intervento di riqualificazione e valorizzazione del Terminal Crociere avviato nel 2021, per il quale nel 2023 è stato dato corso al progetto che vedeva, da un lato, l’urbanizzazione dell’area a servizio del Terminal Crociere a Porto Corsini e, dall’altro, l’inserimento di spazi verdi attrezzati che ricreeranno una piena continuità con gli elementi di naturalità che caratterizzano il sistema costiero. Conclusa positivamente la relativa Conferenza dei Servizi si procederà ora con l’appalto dei lavori. Inoltre, coerentemente con l’obiettivo strategico relativo alla transizione ecologica, al fine di garantire la sostenibilità ambientale nella gestione della Stazione Marittima, è in corso di realizzazione un sistema di elettrificazione delle banchine (Cold Ironing), finanziato con fondi del PNRR per oltre trenta milioni, che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica. Infine, a testimonianza dell’impegno per migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema portuale, assicurandone una transizione verso forme di produzione di energia “verde”, si è concluso il progetto SUSPORT (SUStainable PORTs) che ci ha consentito la copertura delle aree destinate a parcheggio delle autovetture nella sede dell’Autorità Portuale mediante l’installazione di pensiline con pannelli fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici oltre all’acquisto di due veicoli elettrici/plug-in. In questo contesto si inserisce il rinnovo della certificazione ambientale ISO 14001, ottenuto a giugno 2023, a seguito dell’esito positivo dell’audit di verifica del Sistema di Gestione Ambientale applicato a tutti i servizi/attività svolte dall’Autorità di Sistema Portuale. Tutti i progetti, sia quelli in corso che quelli pianificati, testimoniano l’impegno, portato avanti senza soluzione di continuità negli ultimi anni per realizzare una sempre più efficace mitigazione degli impatti che le attività legate al porto di Ravenna hanno non solo sugli operatori portuali e sulle filiere produttive, ma anche sul territorio e sulla comunità. Al contempo, però, è giusto anche sottolineare la capacità che queste stesse attività, con la massima attenzione agli aspetti di tutela ambientale e di sostenibilità sociale, hanno di generare valore rappresentando concrete opportunità di crescita e sviluppo. Proprio attraverso i contenuti e i dati riportati in questo Bilancio di Sostenibilità 2023, ancora una volta l’Ente vuole dare conto in modo chiaro, nel segno della massima trasparenza e condivisione, dei risultati delle tante attività che ruotano intorno al grande hub portuale di Ravenna in relazione al tema della sostenibilità. Per leggere il Bilancio di Sostenibilità 2023 dell’Autorità Portuale di Ravenna: https://www.port.ravenna.it/media/files/241115_Bilancio%20di%20sostenibilit%C3%A0%202023_DocumentoFinale_QRCode%20Rev.pdf

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