IL PORTO DI RAVENNA E IL PORTO DI GIURGIULESTI SI INCONTRANO IN MOLDAVIA PER APPROFONDIRE FUTURE FORME DI COOPERAZIONE

Data pubblicazione: 23/03/2024

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 38

Si è conclusa il 21 marzo 2024, con la visita al porto di Giurgiulesti la missione del porto di Ravenna nella Repubblica di Moldova.

Era ottobre 2023 quando l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Moldova in Italia, Anatolie Urecheanu, in occasione di un incontro a Roma con il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, e l'Assessora al Porto del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi, auspicava una visita documentativa in Moldova e al porto di Giurgiulesti., per esplorare le possibili opportunità di una futura cooperazione tra i due territori.

E così una delegazione composta, tra gli altri, dal Direttore Operativo, Mario Petrosino e dal Responsabile dell’Area Sviluppo Infrastrutture, Stefano Pasi, dell’Autorità Portuale di Ravenna, dalla Segretaria Generale della Camera di Commercio italo-moldava, Eleonora Pripa e da due operatori ravennati, ONE Srl e COFCO International, che già interagiscono con il porto di Giurgilesti, si è recata in Moldavia in questi giorni per conoscere meglio la realtà del porto di Giurgiulesti porto moldavo con il quale già esistono scambi commerciali (transita infatti dal porto di Ravenna circa il  20% dell’intero interscambio Italia-Moldavia), ma che ora, alla luce dello scenario geopolitico attuale, ha assunto un ruolo strategico a livello internazionale.

Il porto di Ravenna è infatti il porto italiano di riferimento per l'import/export dal mare Nero. Prima della guerra i traffici con questa area raggiungevano circa 4,5 milioni di tonnellate di cui 3 milioni dalla sola Ucraina, sostanzialmente riferibili ad argille per il distretto della ceramica oltrechè a prodotti agroalimentari e siderurgici.

Attualmente, a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni che colpiscono i porti russi del Mar Nero, questi numeri si sono dimezzati, ma il porto di Ravenna mantiene comunque la leadership per i traffici ancora attivi con questa area.

Durante gli incontri tenuti con l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Moldova, Lorenzo Tomassoni, il Segretario di Stato allo Sviluppo Economico e alla Digitalizzazione, Viorel Garaz, ed il Segretario di Stato per i Trasporti, Mircea Pascalute è stata ribadita l’attenzione delle autorità della Repubblica di Moldova al consolidamento delle vie di trasporto, sia terrestri che marittime, al fine di ridurre l'impatto della guerra, ma anche per creare piattaforme utili a quella che sarà la ricostruzione dello stato confinante.

L’ottenimento da parte della Moldova dello status di membro dell’Unione Europea, per il quale sono in corso tutte le procedure, crea inoltre nuove opportunità per entrambi i paesi, opportunità agevolate anche dalla grande presenza di investimenti italiani nell'economia della Repubblica di Moldova,dove l'Italia è storicamente tra i primi investitori stranieri.

La visita della delegazione ravennate è stata dunque un momento importante per rafforzare i rapporti tra Ravenna e Repubblica di Moldova e tra porto di Ravenna e porto di Giurgiulesti, che si trova sul Danubio, in una posizione strategica, esattamente dove si incontrano i confini di Ucraina, Romaniae Moldova e che oggi può fare fronte alle esigenze dei traffici commerciali da est verso il Mediterraneo. Il porto si estende su un’area di circa 35 ettari ed è gestito da una società privata (DanubeLogistic) con una movimentazione di circa 2,6 ml di tonnellate di prodotti (grano, oli vegetali, prodotti petroliferi, container e general cargo).

Nelle foto l’incontro tra la delegazione e le Istituzioni moldave e la visita della delegazione al porto di Giurgiulesti

Data creazione: 23/03/2024

Data ultimo aggiornamento: 23/03/2024

Comunicazioni e Avvisi correlati

Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 20/07/2024
E' stata firmata dal Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, l'Ordinanaza n.11/2924, con la quale è vietato l’accesso alla Diga foranea Sud (“Zaccagnini”) del Porto di Ravenna, dalle ore 07:00 del 21.07.2024 alle ore 03:00 del 23.07.2024, fermo restando l’eventuale posticipo al giorno successivo dello spettacolo pirotecnico organizzato dal comune di Ravenna, in occasione dei festeggiamenti religiosi per il Santo Patrono di Ravenna. L’accesso è consentito unicamente ai mezzi ed al personale addetto, è altresì consentito l’accesso pedonale ai proprietari dei capanni ivi presenti fino al raggiungimento del proprio capanno. Per costoro sarà comunque vietato l’accesso e la permanenza sulla diga a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo fino ad un’ora dopo la fine dello stesso – in tale periodo, per ragioni di sicurezza, coloro già presenti nei capanni dovranno pertanto rimanere all’interno degli stessi. Fatto salvo quanto sopra indicato, dalle ore 07:00 del 21.07.2024 alle ore 03:00 del 23.07.2024 è sospesa la validità di ogni autorizzazione rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 17/07/2024
https://www.facebook.com/watch/?v=461839403474134&ref=sharing
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 16/07/2024
Agnes Srl ha annunciato che il Progetto Agnes Romagna 1&2 ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale (ai sensi del D. lgs 152/2006), completando con successo una delle tappe più critiche del nostro percorso. Questo traguardo rappresenta un record per il nostro paese, essendo il più grande e complesso impianto di energie rinnovabili ad aver mai ottenuto un risultato simile. Il Progetto Agnes Romagna 1&2 comprende: • un impianto eolico offshore composto da 25 aerogeneratori con fondazioni fisse da 8 MWp cadauno, per una capacità di 200 MWp; • un impianto eolico offshore composto da 50 aerogeneratori con fondazioni fisse da 8 MWp cadauno, per una capacità di 400 MWp; • un impianto fotovoltaico offshore composto da moduli galleggianti con sistemi di ormeggio collegati al fondale marino, per una capacità complessiva di 100 MWp; • un sistema di stoccaggio di elettricità onshore con batterie agli ioni di litio di capacità 50 MWp; • un impianto di elettrolizzazione onshore per la produzione di idrogeno di capacità 60 MWe, inclusi sistemi di compressione e stoccaggio. Il Decreto V.I.A., firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di concerto con il Ministero della Cultura, è il risultato di oltre quattro anni di impegno e innumerevoli ore di lavoro. “È un momento di grande orgoglio per tutti noi," ha dichiarato Alberto Bernabini, Amministratore delegato di Agnes. "La nostra visione per un futuro più sostenibile sta diventando sempre più concreta grazie agli sforzi congiunti di un team incredibilmente talentuoso e dei nostri partner di fiducia." Il Progetto Agnes ora proseguirà con i prossimi passi necessari, tra cui l’ottenimento dell’Autorizzazione Unica ai sensi del Decreto Legislativo 387/2003. Questo traguardo rappresenta un passo fondamentale nella transizione energetica del nostro paese e un esempio di eccellenza e innovazione nel settore delle energie rinnovabili. Un ringraziamento speciale va al team di Agnes e alle centinaia di professionisti che hanno contribuito al successo di questo progetto.

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