Porto di Ravenna: al momento non ci sono ripercussioni da Suez Il Direttore Operativo dell'Autorità Portuale di Ravenna, Mario Petrosino, intervistato da Romina Bravetti di Teleromagna VEDI IL SERVIZIO
Data pubblicazione: 22/01/2024
Tipo Documento: Comunicazione
Settore: Pubblicazioni Generali
Numero: 5
Le tensioni nei pressi del canale di Suez, che vedono gli Houthi attaccare diverse navi nel Mar Rosso, preoccupano i porti italiani, anche se il porto di Ravenna - pur restando prudente sul futuro - per ora non vede segnali di flessioni particolari. "Ritardi e cambi di rotta potranno interessare anche il porto di Ravenna - spiega una nota dello scalo romagnolo - che importa dal Medio ed Estremo Oriente soprattutto prodotti metallurgici e che, pur non avendo servizi container diretti con l'estremo Oriente, ha comunque collegamenti feeder con porti maggiori situati nel Mediterraneo e a loro volta collegati con porti del Medio ed Estremo Oriente". Ad oggi però, continua l'ente, "non sono ancora evidenti ripercussioni sul traffico del Porto di Ravenna, anche se si registra una lieve flessione nella movimentazione della merce proveniente dai porti del Medio ed estremo Oriente per il mese di dicembre: i dati del mese, ancora provvisori, indicano un mese positivo ma con una percentuale di merce proveniente dal Medio e Estremo Oriente pari al 18%, il mese più basso del 2023, tenendo conto che in alcuni mesi dell'anno la percentuale è stata anche superiore al 30%". Complessivamente, nel 2023, il traffico del canale di Suez ha rappresentato il 24% di quello totale del Porto (includendo i container), contro il 19% del 2022. La guardia però resta alta: anche perché, secondo gli analisti di Xeneta (la piattaforma che monitora le tariffe), a seguito la reazione di Usa e Regno Unito "sta aumentando la tensione in tutta la regione".
Data creazione: 22/01/2024
Data ultimo aggiornamento: 22/01/2024