PRIMI 10 MESI 2023: 21,6 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE MOVIMENTATA (-6,5% RISPETTO ALL’ANNO RECORD 2022). IN CRESCITA ROTABILI, PETROLIFERI, CONCIMI E FERTILIZZANTI, AUTO E CROCIERE. STIME DI FINE ANNO: 2023 CON CIRCA 26 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE MOVIMENTATA

Data pubblicazione: 18/12/2023

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 149

Il porto di Ravenna nei primi 10 mesi del 2023 ha movimentato complessivamente 21.633.060 tonnellate, in calo del 6,5% (quasi 1,5 milioni di tonnellate in meno) rispetto all’anno precedente.

Gli sbarchi sono stati pari a 18.785.007 tonnellate e gli imbarchi pari a 2.848.053 tonnellate (rispettivamente -6,8% e -3,8% in confronto ai primi 10 mesi del 2022).

Il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.114, 183 toccate in meno (-8,7%) rispetto al 2022.

Negativo l’andamento del mese di ottobre, nel quale sono state movimentate 1.948.128 tonnellate, in diminuzione del 16,7% (391 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2022.

In particolare, nel periodo gennaio-ottobre 2023 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) - con una movimentazione di 17.747.652 tonnellate - sono diminuite del 7,0% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nell’ambito delle merci secche, quelle unitizzate in container (con 1.989.718 tonnellate) sono diminuite del 4,4% rispetto al 2022.

Continua invece il buon andamento delle merci su rotabili che chiudono i primi 10 mesi del 2023 in crescita del 2,6% rispetto al 2022, movimentando 1.542.440 tonnellate, mentre i prodotti liquidi, con una movimentazione di 3.885.408 tonnellate, sono in calo (-4,0%) rispetto allo stesso periodo del 2022, ma comunque in recupero grazie al mese di ottobre 2023, che ha chiuso con una leggera crescita a 425.923 tonnellate (+0,9%).

 

Continua il trend negativo, iniziato lo scorso mese, per il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) con una movimentazione complessiva dei 10 mesi del 2023 pari a 4.365.923 tonnellate di merce, in calo del 7,0% (330 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analizzando le singole merceologie, nel periodo gennaio-ottobre del 2023, è negativo il risultato dei cereali, con 1.521.085 tonnellate movimentate (-6,6% rispetto al 2022), mentre la movimentazione delle farine, pari a 777.835 tonnellate, è diminuita dell’8,2% rispetto al 2022.

In aumento gli sbarchi dei semi oleosi (983.032 tonnellate), in crescita del 3,1% rispetto al 2022, mentre di segno negativo, ma in ripresa, la movimentazione di oli animali e vegetali, pari a 576.488 tonnellate (-23,3% rispetto al 2022).

Negativo l’andamento dei materiali da costruzione nei 10 mesi del 2023, con una movimentazione complessiva di 3.499.304 tonnellate, in calo (-25,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

La movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 3.152.342 tonnellate, è anch’essa in diminuzione del 27,1% rispetto ai primi 10 mesi del 2022.

Stabile il traffico di prodotti metallurgici nei 10 mesi del 2023, dove sono state movimentate 5.588.984 tonnellate.

Per quanto riguarda i prodotti chimici, sono state movimentate 869.775 tonnellate (-6,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), mentre per i prodotti petroliferi, sono state movimentate 2.227.080 tonnellate, in aumento rispetto ai primi 10 mesi del 2022 (+2,9%).

Si mantiene positivo il risultato per i concimi e fertilizzanti, con una movimentazione pari a 1.366.313 tonnellate (+13,0% rispetto al 2022).

 

Nei primi 10 mesi del 2023 i contenitori, con 182.606 TEUs, sono diminuiti del 6,8% rispetto al 2022, un calo che continua a riguardare i TEUs pieni, pari a 139.246 (il 76% del totale dei TEUs), in calo dell’8,7% rispetto al 2022, mentre sono in recupero i TEUs vuoti, pari a 43.360, e in sostanziale pareggio (un leggero aumento di 21 TEUs) rispetto al 2022.

In termini di tonnellate, la merce trasportata in container nel periodo è pari a 1.989.718 tonnellate, in calo del 4,4% rispetto ai primi 10 mesi del 2022.

Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 382, è diminuito rispetto alle 427 del 2022 (45 toccate in meno).

Performance positiva, invece, nel mese di ottobre dove sono stati movimentati 17.536 TEUs (+1,6%), di cui 13.272 pieni (-7,5% sul 2022) e 4.264 vuoti (+46,2% sul 2022), per 187.228 tonnellate mensili corrispondenti (-3,4% rispetto ad ottobre 2022).

 

Positivo nel periodo gennaio-ottobre 2023 il risultato complessivo per trailer e rotabili, in aumento del 6,0% per numero di pezzi movimentati (79.532 pezzi, 4.515 in più rispetto al 2022) e del 2,6% in termini di merce movimentata (1.542.440 tonnellate).

Leggermente negativi i numeri relativi alla linea RO-RO Ravenna – Brindisi – Catania, con i pezzi movimentati, pari a 65.856, in calo dell’1,2% rispetto ai primi 10 mesi del 2022 (786 pezzi in meno); negativo anche il risultato di ottobre, quando i pezzi movimentati sono stati 6.011 (contro i 7.636 pezzi del 2022), per 1.625 pezzi in meno e un calo del 21,3%.

In crescita la movimentazione delle auto nuove nel periodo gennaio-ottobre 2023, con 11.145 pezzi movimentati, per 4.570 pezzi in più (+69,5%) rispetto ai 6.575 pezzi del 2022 e ottimo il contributo del mese di ottobre in cui sono stati movimentati 4.546 pezzi, pari a 3.420 pezzi in più (+303,7%) rispetto allo stesso mese del 2022. Quest’ottimo risultato è da imputare all’imbarco di 4.467 auto BMW su due navi dirette in estremo oriente.

 

Complessivamente nei 10 mesi del 2023 si sono registrati 93 scali di navi da crociera (contro i 105 scali dello stesso periodo del 2022), per un totale di 330.155 passeggeri (+72,6%), di cui 281.192 in “home port”. Nel mese di ottobre si sono registrati al Terminal Crociere di Ravenna 17 scali di navi da crociera, per un totale di 56.618 passeggeri (+38,7%), di cui 45.713 in “home port”.

 

 

In base alle comunicazioni preventive caricate sul port community system, per il mese di novembre 2023 si stima una movimentazione complessiva di quasi 1,8 milioni di tonnellate, con un calo del 7,3% rispetto a novembre 2022.

Si stimano cali più o meno significativi per tutte le merceologie ad eccezione dei metallurgici che dovrebbero essere in aumento di quasi il 3%. La peggior performance dovrebbe essere quella dei concimi con un calo del 47%. Male anche gli agroalimentari solidi in diminuzione di quasi il 46%, i chimici liquidi di quasi il 36% mentre i solidi del 48%, i materiali da costruzione del 24%, gli agroalimentari liquidi del 17%. Stabili invece i petroliferi nonostante una leggera perdita stimata dello 0,5%.

In aumento invece, rispetto a novembre 2022, sia la merce su trailer che quella in container (rispettivamente +10% e +1%), mentre si stimano in calo il numero di trailer (-6%) e il numero di TEUs (-2,5%).

Il periodo gennaio-novembre 2023 dovrebbe chiudersi, in sintesi, con una movimentazione complessiva di poco più di 25,2 milioni di tonnellate, in calo di circa il 7% rispetto al 2022. Come progressivo, sono in crescita solamente i concimi (+6%) e i petroliferi (+2,6%). Stabili i metallurgici (+0,2%).

In calo di oltre il 25%, invece, i materiali da costruzione (quasi 3,85 milioni di tonnellate movimentate), del 20% i chimici solidi e dell’8% i liquidi, di quasi il 17% gli agroalimentari liquidi (913.000 tonnellate movimentate) e di quasi il 9% quelli solidi (quasi 3,8 milioni di tonnellate movimentate).

Stima negativa nei primi 11 mesi del 2023, ma comunque in ripresa, per i container, con poco più di 198 mila TEUs (-6,5% rispetto al 2022); dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in poco meno di 2,2 milioni di tonnellate, in diminuzione del 4% rispetto al 2022.

In calo del numero dei trailer movimentati che nei primi 11 mesi del 2023 dovrebbero raggiungere poco più di 72.700 pezzi (circa 1.250 pezzi in meno, -1,7%) e con la merce su trailer che dovrebbe attestarsi su 1,7 milioni di tonnellate, in aumento del 3% rispetto a quella movimentata fino a novembre 2022.

 

Per leggere il report completo: https://www.port.ravenna.it/porto-di-ravenna/statistiche/traffico-porto-ottobre-2023.html

A cura del Servizio Analisi e Statistica (Area Pianificazione, Sviluppo, Promozione e Progettazione UE)

PRIMI 10 MESI 2023: 21,6 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE MOVIMENTATA (-6,5% RISPETTO ALL’ANNO RECORD 2022). IN CRESCITA ROTABILI, PETROLIFERI, CONCIMI E FERTILIZZANTI, AUTO E CROCIERE. 
STIME DI FINE ANNO: 2023 CON CIRCA 26 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE MOVIMENTATA

Data creazione: 18/12/2023

Data ultimo aggiornamento: 18/12/2023

Comunicazioni e Avvisi correlati

Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 13/01/2025
Roma: “A nome dell’Associazione dei Porti Italiani e di tutte le Autorità di Sistema Portuale, esprimiamo profondo cordoglio per la prematura scomparsa della dott.ssa Di Matteo.  Una donna che ha ricoperto un ruolo fondamentale in questi anni all’interno del MIT per lo sviluppo delle attività delle AdSP.  La sua forza e determinazione, unitamente ad uno spiccato spirito di collaborazione ci mancheranno molto. Alla sua famiglia inviamo un forte abbraccio di vicinanza in questo momento di dolore, “ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 06/01/2025
Dopo ottobre e novembre chiusi con incrementi superiori al 20%, anche il mese di.  dicembre si è chiuso con un segno positivo. Dai dati presenti sul PCS (Port Community System) la movimentazione di dicembre è pari a oltre 2,1 milioni di tonnellate, in leggero aumento (+1,1%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dopo i due anni record consecutivi del 2021 e 2022 e dopo il calo del successivo 2023, il porto di Ravenna torna in positivo assestandosi a 25.503.131 tonnellate di merce complessiva (+ 0,16% rispetto allo scorso anno). Il numero di toccate delle navi è stato pari a 2.571  (38 navi in più rispetto al 2023). Nell’ultimo trimestre sono stati recuperati i traffici persi nei primi mesi dell’anno quando è esplosa la crisi del Canale di Suez che ancora oggi, soprattutto nel settore container, sta mettendo in difficoltà i porti italiani e mediterranei. A questo si è aggiunto in autunno il conflitto nell’area Israele/Libano, mercati storicamente collegati al nostro scalo.  Nel 2024 il traffico ha risentito ancora anche della guerra nell’area del Mar Nero assestandosi intorno a 2,7 ml di tonnellate rispetto ai circa 5 milioni di tonnellate pre guerra. Entrando nelle macro categorie si segnala: la forte ripresa dei materiali da costruzione (4.079.701 tonnellate con +6,6% rispetto al 2023). Tale recupero è sicuramente da attribuire all’aumento di import delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo; l’aumento dei prodotti agroalimentari (solidi e liquidi) con 5.308.327 tonnellate (+ 1,96 %); l’aumento dei concimi a 1.635.931 tonnellate con un ottimo +5,3%; l’aumento dei prodotti petroliferi e chimici che si attestano a 3.906.713 tonnellate con un + 6,2%; il calo dei prodotti metallurgici che si attestano a 5.981.603 tonnellate (- 8,2%).Tale perdita è imputabile alla crisi dell’industria siderurgica europea, accentuata con la crisi dell’auto e i dazi all’import, considerando anche la diminuzione degli sbarchi dall’acciaieria di Taranto a seguito del calo della produzione. Negativo il 2024 per i container, con 199.778 TEUs (-7,9% rispetto al 2023) e per la merce in container che si attesta a 2.245.052 tonnellate, in diminuzione del 4,6% rispetto al 2023. Il settore container è quello maggiormente colpito dalla situazione del Mar Rosso. In questa situazione la nuova linea feeder della compagnia CMA-CGM per collegare il mediterraneo orientale e la Turchia anche al porto di Ravenna, potrebbe invertire la tendenza negativa che si è manifestata in tutti i porti italiani ed in particolare nei porti Adriatici conseguentemente a tale situazione Sostanziale tenuta per il settore Trailer e altri veicoli che, per il 2024 è pari a 95.410 pezzi con 1.176 pezzi in meno rispetto al 2023 (-1,2%). Infine il settore crociere che ha visto nel 2024 la movimentazione di 272.219 passeggeri di cui 222.353 in home port con un calo del 17,7% rispetto al 2023.  In questo caso il calo era preventivato rispetto all’anno record del 2023 a seguito della minore capacità di accoglienza del terminal causata dal cantiere per la costruzione della nuova stazione marittima, che si concluderà nel 2026. Nel 2024 si stimano circa 7.800 treni con un incremento di 600 rispetto al 2023 che confermano il porto di Ravenna nelle primissime posizioni nazionali. Questo risultato è ancora più importante se guardiamo alle difficoltà che sta attraversando il trasporto ferroviario merci in Italia con una riduzione della capacità di trasporto superiore al 50% causata da diversi fattori, primo fra tutti gli oltre 1100 cantieri lungo la rete ferroviaria nazionale legati al PNRR.  “Il 2024 – dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - è stato un anno molto difficile e complesso sotto tanti punti di vista, non solo per il porto di Ravenna ma per tutta Europa in ragione del perdurare di tensioni geopolitiche i cui effetti non solo hanno impattato pesantemente sulla crescita economica del nostro Paese ma hanno anche generato, in ragione dei rischi di nuovi rialzi dei prezzi legati ai rincari delle quotazioni delle materie prime, un clima di generale incertezza che, inevitabilmente, rallenta gli investimenti. Il porto di Ravenna ha sofferto e soffre ancora di più di questa situazione dal momento che il conflitto russo ucraino ha messo in crisi i traffici con il Mar Nero, storico bacino di riferimento del nostro scalo. In questo contesto, rispetto al quale, nel tempo, il sistema è riuscito a reagire trovando nuovi traffici che hanno permesso di compensare almeno in parte le perdite, è venuto poi ad impattare il problema della guerra israeliano palestinese con la conseguente crisi del canale di Suez, dal quale passava il 12 per cento del traffico mondiale ed il 40% di quello nazionale (20% la quota riferita al nostro scalo). Da dicembre del 2023, quando i ribelli Houthi hanno annunciato l’intenzione di attaccare tutte le navi dirette in Israele senza distinzione di nazionalità, molti armatori hanno deciso di non far più compiere alle loro navi la rotta passante per il Canale di Suez ma di circumnavigare l’Africa allungando il viaggio con conseguenti significativi aumenti dei costi e privilegiando i porti del Nord Europa a scapito soprattutto dei porti del Nord Adriatico. In questi pochi anni il porto di Ravenna ha dunque sofferto gli effetti negativi di due eventi assolutamente indipendenti dalle importanti scelte strategiche che il porto stesso stava compiendo. Nonostante questo però, e sono convinto che ciò dimostri che le scelte strategiche fatte vanno nella giusta direzione, il porto di Ravenna chiude il 2024 con un segno leggermente positivo rispetto al 2023. Ciò significa che il porto di Ravenna nonostante tutto è cresciuto, riuscendo a recuperare altrove i milioni di tonnellate di merci persi per il conflitto nell’area del Mar Nero e la crisi di Suez. Partendo dal presupposto che queste due importanti aree, non appena le tensioni in atto lo permetteranno, torneranno ad essere bacini di riferimento del nostro porto, poiché questi traffici sono traffici destinati “naturalmente” al porto di Ravenna, non è difficile immaginare che il porto conoscerà una crescita importante dei volumi movimentati e il porto sarà pronto a gestire questo aumento dei traffici proprio grazie agli interventi realizzati in questi anni”.  
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 31/12/2024
APPROVATO IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ RELATIVO ALLE ATTIVITA' 2023 DELL’AUTORITA’ PORTUALE DI RAVENNA E’ stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2023, il terzo redatto dall’Autorità Portuale di Ravenna. Il documento illustra come anche nel corso del 2023 sia stato portato avanti dall’Autorità Portuale di Ravenna  un percorso di crescita sostenibile e responsabile. Una attenzione verso questo tema che si riflette in un Bilancio di Sostenibilità che racconta le attività svolte, le azioni intraprese, le decisioni assunte, le performance e gli impatti economici, sociali ed ambientali che tutto questo ha generato, nel segno di una crescita e di uno sviluppo sostenibile nel tempo e in grado di produrre valore. Il 2023 è stato un anno in cui, superata la pandemia da Covid-19, un’ulteriore sfida, cioè la guerra Russo-Ucraina, ha amplificato le criticità legate ai traffici commerciali. Le conseguenze che ne sono derivate, quali l’aumento dei prezzi delle risorse energetiche, la comparsa di nuovi ostacoli al funzionamento delle catene del valore e all’approvvigionamento di alcune materie prime, hanno confermato la centralità del ruolo ricoperto dalla logistica nello sviluppo economico globale e dei distretti produttivi locali. Per questo è stata una priorità dell’Autorità Portuale quella di investire in infrastrutture innovative, secondo le nuove modalità tecnologiche ma sempre nel segno di uno sviluppo sostenibile. In questa direzione si pongono le azioni pianificate nella prima revisione annuale del Piano Operativo Triennale (POT) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale che, combinando gli obiettivi strategici di sviluppo commerciale e infrastrutturale con l’innovazione tecnologica, acquisisce nuovi progetti da mettere in campo. Dall’avanzamento dei lavori del Ravenna Port Hub, che hanno poi visto nel 2024 il loro il completamento, all’intervento di riqualificazione e valorizzazione del Terminal Crociere avviato nel 2021, per il quale nel 2023 è stato dato corso al progetto che vedeva, da un lato, l’urbanizzazione dell’area a servizio del Terminal Crociere a Porto Corsini e, dall’altro, l’inserimento di spazi verdi attrezzati che ricreeranno una piena continuità con gli elementi di naturalità che caratterizzano il sistema costiero. Conclusa positivamente la relativa Conferenza dei Servizi si procederà ora con l’appalto dei lavori. Inoltre, coerentemente con l’obiettivo strategico relativo alla transizione ecologica, al fine di garantire la sostenibilità ambientale nella gestione della Stazione Marittima, è in corso di realizzazione un sistema di elettrificazione delle banchine (Cold Ironing), finanziato con fondi del PNRR per oltre trenta milioni, che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica. Infine, a testimonianza dell’impegno per migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema portuale, assicurandone una transizione verso forme di produzione di energia “verde”, si è concluso il progetto SUSPORT (SUStainable PORTs) che ci ha consentito la copertura delle aree destinate a parcheggio delle autovetture nella sede dell’Autorità Portuale mediante l’installazione di pensiline con pannelli fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici oltre all’acquisto di due veicoli elettrici/plug-in. In questo contesto si inserisce il rinnovo della certificazione ambientale ISO 14001, ottenuto a giugno 2023, a seguito dell’esito positivo dell’audit di verifica del Sistema di Gestione Ambientale applicato a tutti i servizi/attività svolte dall’Autorità di Sistema Portuale. Tutti i progetti, sia quelli in corso che quelli pianificati, testimoniano l’impegno, portato avanti senza soluzione di continuità negli ultimi anni per realizzare una sempre più efficace mitigazione degli impatti che le attività legate al porto di Ravenna hanno non solo sugli operatori portuali e sulle filiere produttive, ma anche sul territorio e sulla comunità. Al contempo, però, è giusto anche sottolineare la capacità che queste stesse attività, con la massima attenzione agli aspetti di tutela ambientale e di sostenibilità sociale, hanno di generare valore rappresentando concrete opportunità di crescita e sviluppo. Proprio attraverso i contenuti e i dati riportati in questo Bilancio di Sostenibilità 2023, ancora una volta l’Ente vuole dare conto in modo chiaro, nel segno della massima trasparenza e condivisione, dei risultati delle tante attività che ruotano intorno al grande hub portuale di Ravenna in relazione al tema della sostenibilità. Per leggere il Bilancio di Sostenibilità 2023 dell’Autorità Portuale di Ravenna: https://www.port.ravenna.it/media/files/241115_Bilancio%20di%20sostenibilit%C3%A0%202023_DocumentoFinale_QRCode%20Rev.pdf

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