Porto di Ravenna: il compiacimento del Prefetto, del Sindaco e del Presidente dell’Autorità di sistema portuale alla Capitaneria di porto – Guardia Costiera e ai Servizi tecnico-nautici del porto ravennate.

Data pubblicazione: 05/10/2022

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 44

Questa mattina, presso la sede della Direzione marittima dell’Emilia-Romagna si è svolto un incontro alla presenza del Sig. Prefetto Dott. Castrese DE ROSA, il Sig. Sindaco Dott. Michele DE PASCALE e il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico centro settentrionale, Dott. Daniele ROSSI, con i rappresentanti della macchina del soccorso intervenuta lo scorso 17 settembre in favore della nave da crociera “Viking Sea” nel porto di Ravenna.

 

Come si ricorderà, quella mattina del 7 settembre, nel porto di Ravenna il vento aumentava di intensità, fino a toccare punte di  burrasca forte (oltre 80 km/h) e raffiche di tempesta. La nave da crociera “Viking Sea”, attraccata al molo crociere di Porto Corsini rompeva i cavi di ormeggio, intraversandosi e appoggiando la chiglia sul fondale sabbioso.

La Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna, immediatamente allertata dell’emergenza, coordinava l’intervento dei Servizi tecnico-nautici (Piloti, Rimorchiatori ed Ormeggiatori del porto di Ravenna), che venivano impegnati nelle lunghe manovre con l’impiego di ben 5 rimorchiatori e la motovedetta della Guardia Costiera CP 328 “ognitempo”. Le operazioni sono andate avanti per oltre 4 ore, lavorando ininterrottamente per contrastare le violente raffiche di vento che spingevano lateralmente la nave contro la scogliera, riuscendo a riportarla parallela alla banchina e a mantenerla in posizione di sicurezza.

La nave, di bandiera norvegese, 228 metri di lunghezza, con 870 passeggeri a bordo e circa 200 membri di equipaggio, veniva riportata in sicurezza all’ormeggio poco dopo le ore 13 senza alcuna conseguenza per le persone imbarcate. La dinamica dell’evento, ed i motivi che hanno portato alla rottura dei cavi di ormeggio, nonostante i ripetuti avvertimenti da parte dell’Autorità marittima, sono stati successivamente oggetto di attente verifiche tecniche, ai sensi del Codice della Navigazione, eseguite dai militari del nucleo P.S.C. della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna.

Il perfetto funzionamento della macchina del soccorso ha riscosso un plauso mediatico a livello nazionale, riconoscendo, ancora una volta, alla città di Ravenna di avere un porto sicuro. Con questo incontro, le Autorità intervenute anno voluto esprime la loro gratitudine in modo ufficiale con i compiacimenti alla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, C.V.(CP) Francesco CIMMINO, alla S.E.R.S. S.r.l. (Società Esercizio Rimorchi e Salvataggi) Dott. Riccardo VITIELLO, al Gruppo ormeggiatori di Ravenna, Andrea Armari e alla Corporazione piloti di Ravenna, Clc Roberto BUNICCI.

All’incontro erano anche presenti, il Cpt Carlo Cordone – Presidente Associazione agenti marittimi e raccomandatari di Ravenna, il Dott. Danilo Belletti, Presidente degli spedizionieri, il Dott. Riccardo Martini, Presidente Unione Utenti e la Dott.ssa Anna D’Imporzano direttore generale Ravenna Civitas Cruis Port Terminal crociere.

Data creazione: 21/11/2022

Data ultimo aggiornamento: 24/11/2022

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CERAMICANDA Puntata del 22/03/2024 La puntata si apre con l’intervista al Direttore dell’Autorità Portuale di Ravenna, Mario Petrosino, dalla quale emerge una ripresa degli arrivi di materie prime destinate al settore ceramico Guarda l'intervista https://youtu.be/N_XoKQni1Xw
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E’ di queste ore l’arrivo della comunicazione da parte del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA, con la quale si sancisce, nell’ambito delle attività previste dal “PNRR Green Ports” il finanziamento di circa 10 milioni e mezzo di euro per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico progettato dall’Autorità Portuale di Ravenna. Da molti mesi l’Autorità Portuale sta lavorando per la realizzazione di un grande impianto di produzione di energia elettrica da fotovoltaico, del quale è stata completata la progettazione esecutiva, destinato a sorgere su una superficie di oltre 25 ettari nell’area ex Sarom situata sul Canale Candiano lungo Via Trieste, una zona industriale dismessa, un tempo occupata da una raffineria ed oggi bonificata e riconvertita alla produzione di energia verde per il porto. Il progetto, che nasce per soddisfare tramite fonti rinnovabili i fabbisogni energetici delle imprese portuali, si ricorderà, prevede che l’impianto produca energia verde anche per le banchine del Terminal Passeggeri di Porto Corsini, ovvero per l’alimentazione elettrica delle navi da crociera, con una consistente riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento acustico prodotto dai motori endotermici. Il progetto che l’Autorità Portuale ha denominato “Zero immissioni: sviluppo di una piattaforma per l’autoproduzione di energia in porto da fonte solare”, si colloca nell’ambito dell’efficientamento infrastrutturale ed energetico dell’intera area portuale, in linea con l’obiettivo ambientale programmato nel PNRR. Nella gestione complessiva dell’impianto, l’energia prodotta, circa 20 MW, sarà prima ceduta alla Comunità Energetica Portuale che la ridistribuirà alle attività portuali dando priorità ai servizi pubblici, tra i quali il più importante sarà proprio l’impianto di Cold ironing in costruzione presso il Terminal Crociere. “L’obiettivo primario di questo progetto - ha dichiarato Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna - è rendere il più autonoma possibile l’area portuale utilizzando energia da fonte rinnovabile al fine di favorire l’impatto zero delle attività portuali. E’ ora importante procedere speditamente con le successive fasi attuative del progetto e per questo l’area dove sorgerà l’impianto verrà sgomberata e ripulita per renderla compatibile con la sua realizzazione. Bisogna avviare al più presto il cantiere per un intervento fondamentale, unitamente alle altre azioni che l’Autorità Portuale sta mettendo in campo, al fine di imprimere una concreta svolta Green al porto di Ravenna”. Il progetto “Zero immissioni, che vale oltre 26 milioni euro, è stato ritenuto meritevole di finanziamento nell’ambito degli interventi del PNRR Green Ports – “Interventi di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti” per un importo complessivo pari a euro 10.409.928,00 €.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 23/03/2024
Si è conclusa il 21 marzo 2024, con la visita al porto di Giurgiulesti la missione del porto di Ravenna nella Repubblica di Moldova. Era ottobre 2023 quando l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica di Moldova in Italia, Anatolie Urecheanu, in occasione di un incontro a Roma con il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi, e l'Assessora al Porto del Comune di Ravenna, Annagiulia Randi, auspicava una visita documentativa in Moldova e al porto di Giurgiulesti., per esplorare le possibili opportunità di una futura cooperazione tra i due territori. E così una delegazione composta, tra gli altri, dal Direttore Operativo, Mario Petrosino e dal Responsabile dell’Area Sviluppo Infrastrutture, Stefano Pasi, dell’Autorità Portuale di Ravenna, dalla Segretaria Generale della Camera di Commercio italo-moldava, Eleonora Pripa e da due operatori ravennati, ONE Srl e COFCO International, che già interagiscono con il porto di Giurgilesti, si è recata in Moldavia in questi giorni per conoscere meglio la realtà del porto di Giurgiulesti porto moldavo con il quale già esistono scambi commerciali (transita infatti dal porto di Ravenna circa il  20% dell’intero interscambio Italia-Moldavia), ma che ora, alla luce dello scenario geopolitico attuale, ha assunto un ruolo strategico a livello internazionale. Il porto di Ravenna è infatti il porto italiano di riferimento per l'import/export dal mare Nero. Prima della guerra i traffici con questa area raggiungevano circa 4,5 milioni di tonnellate di cui 3 milioni dalla sola Ucraina, sostanzialmente riferibili ad argille per il distretto della ceramica oltrechè a prodotti agroalimentari e siderurgici. Attualmente, a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni che colpiscono i porti russi del Mar Nero, questi numeri si sono dimezzati, ma il porto di Ravenna mantiene comunque la leadership per i traffici ancora attivi con questa area. Durante gli incontri tenuti con l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Moldova, Lorenzo Tomassoni, il Segretario di Stato allo Sviluppo Economico e alla Digitalizzazione, Viorel Garaz, ed il Segretario di Stato per i Trasporti, Mircea Pascalute è stata ribadita l’attenzione delle autorità della Repubblica di Moldova al consolidamento delle vie di trasporto, sia terrestri che marittime, al fine di ridurre l'impatto della guerra, ma anche per creare piattaforme utili a quella che sarà la ricostruzione dello stato confinante. L’ottenimento da parte della Moldova dello status di membro dell’Unione Europea, per il quale sono in corso tutte le procedure, crea inoltre nuove opportunità per entrambi i paesi, opportunità agevolate anche dalla grande presenza di investimenti italiani nell'economia della Repubblica di Moldova,dove l'Italia è storicamente tra i primi investitori stranieri. La visita della delegazione ravennate è stata dunque un momento importante per rafforzare i rapporti tra Ravenna e Repubblica di Moldova e tra porto di Ravenna e porto di Giurgiulesti, che si trova sul Danubio, in una posizione strategica, esattamente dove si incontrano i confini di Ucraina, Romaniae Moldova e che oggi può fare fronte alle esigenze dei traffici commerciali da est verso il Mediterraneo. Il porto si estende su un’area di circa 35 ettari ed è gestito da una società privata (DanubeLogistic) con una movimentazione di circa 2,6 ml di tonnellate di prodotti (grano, oli vegetali, prodotti petroliferi, container e general cargo). Nelle foto l’incontro tra la delegazione e le Istituzioni moldave e la visita della delegazione al porto di Giurgiulesti

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