PORTO DI RAVENNA: A CAUSA DELL’ALLUVIONE IL PRIMO SEMESTRE REGISTRA UN LEGGERO CALO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2022. PER I SEI MESI SI STIMANO 13,4 MILIONI DI TONNELLATE (-3,4% RISPETTO AL 2022), CON IL MESE DI GIUGNO A QUASI 2,3 MILIONI DI TONNELLATE

Data pubblicazione: 11/07/2023

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 63

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Il Porto di Ravenna nel periodo gennaio-maggio 2023 ha movimentato complessivamente 11.085.532 tonnellate, in calo del 3,5% (vale a dire quasi 400 mila di tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Gli sbarchi sono stati pari a 9.713.811 tonnellate e gli imbarchi pari a 1.371.721 tonnellate (rispettivamente, -2,7% e -8,6% in confronto ai primi 5 mesi del 2022).

Il numero di toccate delle navi è stato pari a 1.003, 119 toccate in meno (-11,9%) rispetto al 2022.

Negativo, in particolare, l’andamento del mese di maggio, nel quale sono state movimentate 2.411.748 tonnellate, in diminuzione del 13,7% (381 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso mese del 2022.

Un risultato che può essere ricondotto agli effetti dell’alluvione che ha colpito Ravenna dal 16 maggio e che ha causato interruzioni ai collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e penultimo miglio, oltre a disagi del lavoro portuale per i molti alluvionati e per le esigenze di sicurezza preventiva nei giorni di maggiore criticità.

Analizzando le merci per condizionamento, nei primi 5 mesi del 2023 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate) - con una movimentazione di 9.105.103 tonnellate - sono diminuite del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, e, nell’ambito delle merci secche, quelle unitizzate in container (con 1.049.695 tonnellate di merce) sono diminuite del 4,9% rispetto al periodo gennaio-maggio 2022. Continua invece il buon andamento delle le merci su rotabili (786.600 tonnellate), in crescita nei primi 5 mesi del 2023 del 5,5% rispetto al 2022.

I prodotti liquidi, con una movimentazione di 1.980.429 tonnellate, sono leggermente aumentati (+0,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) è ancora in crescita, con una movimentazione complessiva di 2.404.070 tonnellate di merce nei primi 5 mesi del 2023, in crescita del 4,0% (quasi 100 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analizzando le singole merceologie movimentate nel Porto di Ravenna, nei primi 5 mesi del 2023 crescono ancora i cereali, con 918.044 tonnellate movimentate (+45,8% rispetto al 2022), mentre la movimentazione delle farine, pari a 401.184 tonnellate, risulta in calo del 18,5% rispetto al 2022.

Calano anche gli sbarchi dei semi oleosi che, con 543.089 tonnellate, perdono il 7,2% rispetto al 2022 e torna il segno negativo per la movimentazione degli oli animali e vegetali, pari a 309.763 tonnellate (-20,0% rispetto allo stesso periodo del 2022).

I materiali da costruzione hanno movimentato complessivamente 1.910.215 tonnellate, in calo dell’11,4% rispetto al 2022; in particolare, la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 1.733.646 tonnellate, è anch’essa in diminuzione dell’11,2%.

Per i prodotti metallurgici sono state movimentate 2.417.197 tonnellate, in calo del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, e per i prodotti petroliferi sono state movimentate 1.076.465 tonnellate, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5,4%).

Bene anche i prodotti chimici (+1,7%), con 463.159 tonnellate, e i concimi, pari a 865.127 tonnellate (+35,6% rispetto al 2022).

Nel periodo gennaio-maggio 2023 i contenitori, con 95.846 TEUs, sono diminuiti del 7,2% rispetto al 2022, un calo generalizzato che continua a riguardare i TEUs pieni, pari a 73.145 (l’80% del totale dei TEUs), in calo del 9,2% rispetto al 2022 e, a partire dal mese di maggio, anche i TEUs vuoti, pari a 22.701, in calo dello 0,1% rispetto al 2022.

In termini di tonnellate, la merce in container nel periodo, pari a 1.049.695 tonnellate, è calata del 4,9%, mentre il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 188, è leggermente diminuito rispetto alle 191 del 2022 (3 toccate in meno).

Nel mese di maggio sono stati movimentati 20.021 TEUs, di cui 14.767 pieni (-18,3% sul 2022) e 5.254 vuoti (-20,5% sul 2022), per 214.478 tonnellate mensili corrispondenti (-14,1% rispetto a maggio 2022).

Negativo nel periodo gennaio-maggio 2023 il risultato complessivo per trailer e rotabili, in calo dell’1,8% per numero di pezzi movimentati (36.850 pezzi, 685 in meno rispetto al 2022) seppure in aumento del 5,5% in termini di merce (786.600 tonnellate).

Positivi i numeri relativi alla linea RORO Ravenna – Brindisi – Catania, con i pezzi movimentati, pari a 33.852, in crescita dell’1,2% rispetto al 2022 (385 pezzi in più).

Per il mese di maggio i pezzi sono stati 7.094 (contro i 6.778 pezzi del 2022) con 316 pezzi in più e un incremento del 4,7%

Il risultato nei primi 5 mesi del 2023 per l’automotive è ancora negativo, con 2.270 pezzi movimentati, pari a 827 pezzi in meno (-26,7%) rispetto ai 3.097 pezzi del 2022.

Purtroppo l’alluvione di maggio ha compromesso pesantemente le infrastrutture ferroviarie, comportando una momentanea interruzione del nuovo traffico di vetture BMW recentemente acquisito dal Gruppo Sapir, in arrivo via treno e destinato ai mercati dell’Asia Orientale.

Per quanto riguarda le crociere, nel mese di maggio si sono registrati 8 scali di navi da crociera, per un totale di 27.347 passeggeri (+26,7%), di cui 24.267 “in home port”. Sino a tutto maggio 2023 si sono registrati a Ravenna 12 scali di navi da crociera (contro i 23 scali dello stesso periodo del 2022), per un totale di 29.957 passeggeri (+25,0%), di cui 24.267“in home port”.

In base alle comunicazioni preventive caricate sul Port Community System alla chiusura degli ordinativi, per il mese di giugno 2023 si stima una movimentazione di 2,3 milioni di tonnellate, in calo di oltre il 3% rispetto a giugno 2022; va segnalato, comunque, che giugno 2022 era stato uno dei migliori mesi degli ultimi 20 anni per movimentazione complessiva.

Buono il risultato degli agroalimentari solidi, in crescita dell’1,4%, ma soprattutto quello dei prodotti metallurgici, in crescita di oltre il 28%, quasi 200.000 tonnellate in più.

In calo, invece, materiali da costruzione (-24%), agroalimentari liquidi (-28,5%), chimici liquidi (-32,5%) e concimi (-66%).

In diminuzione rispetto a giugno 2022 anche la merce in container sia per tonnellate (-1,6%) che per numero teus (-5,3%), mentre è in aumento la merce su trailer sia per tonnellate (+5,4%) che per numero di trailer (+1%).

Il primo semestre 2023 dovrebbe chiudersi, in sintesi, con una movimentazione complessiva di quasi 13,4 milioni di tonnellate, in diminuzione del 3,4% rispetto al 2022.

Buono il risultato degli agroalimentari solidi (quasi l’8% in più), dei prodotti petroliferi (+3,8%) ma, soprattutto, quello dei concimi, in crescita di oltre il 22,5% (oltre 165.000 tonnellate in più).

In calo, invece, i materiali da costruzione (-14,2%, quasi 400.000 tonnellate in meno), i metallurgici
(-9,1%, oltre 320.000 tonnellate in meno), gli agroalimentari liquidi (-14,8%) e i prodotti chimici (-5%).

Stima negativa nei primi 6 mesi del 2023 per i container, pari a 114 mila teus, in calo del 6,9% rispetto allo stesso semestre del 2022; dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in circa 1,3 milione di tonnellate, in diminuzione del 4,4% rispetto ai primi 6 mesi del 2022.

Buono, invece, il risultato relativo ai trailer: i semirimorchi movimentati nei primi 6 mesi del 2023 dovrebbero raggiungere quota 40.513 pezzi (+1,1%) e la corrispondente merce su trailer dovrebbe superare di quasi il 5,5% quella movimentata fino a giugno 2022.

 

A cura del Servizio Analisi e Statistica (Direzione Operativa AdSP)

 

 

PORTO DI RAVENNA: A CAUSA DELL’ALLUVIONE IL PRIMO SEMESTRE REGISTRA UN LEGGERO CALO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2022.

PER I SEI MESI SI STIMANO 13,4 MILIONI DI TONNELLATE (-3,4% RISPETTO AL 2022), CON IL MESE DI GIUGNO A QUASI 2,3 MILIONI DI TONNELLATE

Data creazione: 11/07/2023

Data ultimo aggiornamento: 11/07/2023

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Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 11/03/2025
La certificazione riconosce l’impegno di Bunge nel promuovere costantemente un ambiente di lavoro inclusivo. Negli ultimi anni, l’azienda ha registrato un aumento del numero di dipendenti donne in Italia, in particolare nei ruoli di leadership. Attualmente, le donne rappresentano circa il 38% delle posizioni manageriali all'interno dell’azienda nel Paese, superando di gran lunga la media nazionale del 21,4% (secondo il Report Donne di Manageritalia, basato sugli ultimi dati ufficiali dell’INPS). “Questa certificazione conferma i nostri sforzi per promuovere l'uguaglianza in tutta la nostra organizzazione - dichiara Eleonora Babbo, rappresentante delle Risorse Umane di Bunge in Italia -. In Bunge, crediamo che una forza lavoro inclusiva e diversificata sia essenziale per il nostro continuo successo. I nostri dipendenti portano con sé una vasta gamma di competenze e background, fondamentali per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del mondo. Siamo impegnati a promuovere una cultura di appartenenza in cui tutti possano prosperare”. Il processo di certificazione per la Parità di Genere ha valutato Bunge secondo una serie di criteri stabiliti dal Dipartimento per le Pari Opportunità, tra cui cultura e strategia aziendale, processi di gestione delle Risorse Umane, opportunità di crescita, equità retributiva, congedo parentale ed equilibrio tra vita lavorativa e privata. L’azienda ha raggiunto questo traguardo attraverso diverse iniziative chiave: la creazione di comitati dedicati, la nomina di un coordinatore per le politiche di parità, l’implementazione di obiettivi chiari, misurabili e trasparenti e lo sviluppo di attività specifiche volte a promuovere una cultura di appartenenza per tutto il team. L’impegno di Bunge per l’uguaglianza si estende oltre le proprie operazioni interne. L’azienda supporta attivamente organizzazioni e programmi locali a Ravenna che promuovono l’inclusione e l’empowerment femminile, tra cui Casa della Donna, Linea Rosa, Arcigay e Galla Placidia. Inoltre, Bunge è stata recentemente accettata nei Women's Empowerment Principles (WEPs), un’iniziativa congiunta del UN Global Compact e di UN Women. Questi principi forniscono linee guida per l’empowerment delle donne sul posto di lavoro, nel mercato e nella comunità. A proposito di Bunge A Bunge (NYSE: BG), la nostra missione è connettere gli agricoltori con i consumatori per fornire al mondo alimenti essenziali, mangimi e biocarburante. Con oltre due secoli di esperienza, una presenza globale senza eguali e relazioni profondamente radicate, lavoriamo per rafforzare la sicurezza alimentare globale, migliorare la sostenibilità nei luoghi in cui operiamo e contribuire alla prosperità delle comunità. In qualità di leader nella lavorazione dei semi oleosi e di produttore e fornitore di oli e grassi vegetali, valorizziamo le nostre collaborazioni con gli agricoltori per portare prodotti di qualità dai luoghi in cui vengono coltivati a quelli in cui vengono consumati. Allo stesso tempo, collaboriamo con i nostri clienti per sviluppare soluzioni su misura e innovative in grado di rispondere alle esigenze alimentari in evoluzione e ai trend emergenti in ogni parte del mondo. La nostra azienda ha la sede legale a Ginevra, in Svizzera, e la sede centrale a St. Louis, Missouri. Contiamo circa 23.000 dipendenti, operanti in circa 300 strutture situate in più di 40 paesi.
Comunicazioni – Pubblicazioni Generali 11/03/2025
Rossi che ha tracciato le direttrici dello sviluppo del Porto di Ravenna, del quale è stato Presidente per oltre 8 anni, esemplari di quella nuova visione strategica che si deve avere dei porti, ovvero quali hub non solo logistici ma anche energetici e digitali. A questa visione deve essere legato ogni progetto che miri a coniugare il potenziamento dello scalo (infrastrutturale, dei servizi e della logistica) alla sostenibilità ambientale ed all’efficientamento energetico, nel segno di una sempre maggiore sicurezza del lavoro e della navigazione. Al dibattito, moderato da Nicola Capuzzo, sono intervenuti, oltre al Commissario Rossi, Andrea Annunziata, Commissario AdSP del Mare Tirreno Centrale, Vincenzo Garofalo, Presidente AdSP del Mare Adriatico Centrale,  Luciano Guerrieri, Presidente AdSP del Mare Tirreno Settentrionale, e Massimo Seno, Commissario AdSP del Mare Ligure Occidentale.
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Rappresentanti di VODAFONE Business Italia ed il Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Ravenna, Fabio Maletti, nel corso di un evento dedicato a smart ports, green ports, alle nuove tecnologie e agli scenari che queste prefigurano in termini di automazione, sicurezza e sostenibilità nei porti e negli interporti, hanno illustrato il caso del porto di Ravenna, primo caso concreto di digitalizzazione portuale che vede, tra i tanti progetti in corso di realizzazione in questo settore nello scalo emiliano romagnolo, l’entrata in funzione della prima rete 5G a copertura di un intero ambito portuale, che permetterà ad operatori ed utenti portuali di usufruire in piena sicurezza dei benefici legati all'utilizzo delle nuove tecnologie.

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