PRIMO TRIMESTRE 2023 IN CALO DEL 3,1% RISPETTO AL 2022. PER I PRIMI QUATTRO MESI SI STIMANO OLTRE 8,6 MILIONI DI TONNELLATE (-0,6% RISPETTO AL 2022) CON IL SIGNIFICATIVO RECUPERO DEL MESE DI APRILE.

Data pubblicazione: 17/05/2023

Data fine pubblicazione: 15/06/2023

Tipo Documento: Comunicazione

Settore: Pubblicazioni Generali

Numero: 44

Il porto di Ravenna nel primo trimestre del 2023 ha movimentato complessivamente 6.520.731 tonnellate, in calo del 3,1% (quasi 210 mila di tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli sbarchi sono stati pari a 5.670.374 tonnellate e gli imbarchi pari a 850.358 tonnellate (rispettivamente, -3,7% e +0,8% in confronto ai primi 3 mesi del 2022).

Il porto di Ravenna nel primo trimestre del 2023 ha movimentato complessivamente 6.520.731 tonnellate, in calo del 3,1% (quasi 210 mila di tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli sbarchi sono stati pari a 5.670.374 tonnellate e gli imbarchi pari a 850.358 tonnellate (rispettivamente, -3,7% e +0,8% in confronto ai primi 3 mesi del 2022).

Il numero di toccate delle navi è stato pari a 583, con 62 toccate in meno (-10,6%) rispetto al 2022.

Nel mese di marzo sono state movimentate 2.328.914 tonnellate, in calo dell’1,4% (quasi 34 mila tonnellate in meno) rispetto a marzo 2022.

Analizzando le merci per condizionamento, nel primo trimestre del 2023 le merci secche (rinfuse solide e merci varie e unitizzate), con una movimentazione di 5.318.380 tonnellate, sono diminuite del 5,3% rispetto ai primi tre mesi del 2022, e nell’ambito delle stesse, quelle unitizzate in container (con 599.159 tonnellate di merce) sono diminuite dell’1,9% rispetto ai primi 3 mesi del 2022.

Continua il buon andamento, nel primo trimestre del 2023, per le merci su rotabili (484.825 tonnellate), in crescita del 6,3% rispetto al 2022.

I prodotti liquidi, con una movimentazione di 1.202.351 tonnellate nel periodo gennaio-marzo 2023, sono aumentati del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli) nel primo trimestre 2023 ha movimentato 1.518.960 tonnellate di merce, in crescita del 3,7% (quasi 55 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Analizzando l’andamento delle singole merceologie, nei primi 3 mesi del 2023 continua il buon andamento della movimentazione dei cereali, con 600.719 tonnellate, in crescita del 34,3% rispetto al 2022, mentre la movimentazione delle farine, pari a 241.087 tonnellate, risulta in calo del 9,4% rispetto al 2022.  

Calano anche gli sbarchi dei semi oleosi, che, con 319.009 tonnellate risultano in diminuzione del 15,2% rispetto al 2022, mentre risulta ancora negativa, ma in recupero, la movimentazione nei primi 3 mesi del 2023 degli oli animali e vegetali, pari a 194.480 tonnellate (-13,2% rispetto allo stesso periodo del 2022).

I materiali da costruzione hanno movimentato complessivamente, nel primo trimestre 2023, 1.201.107 tonnellate, in leggero aumento (+3,3%) rispetto al 2022. In particolare, la movimentazione di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, con 1.106.825 tonnellate, è in crescita dell’8,6%) rispetto ai primi 3 mesi 2022.

Per quanto riguarda i prodotti metallurgici, sono state movimentate 1.237.116 tonnellate, in calo del 28,8% rispetto al primo trimestre del 2022.

Nel primo trimestre del 2023 sono state movimentate 616.750 tonnellate di prodotti petroliferi, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+16,2%); bene anche i prodotti chimici (+8,9%), con 312.349 tonnellate.

Positivi nei primi 3 mesi del 2023 i volumi movimentati per i concimi, pari a 446.911 tonnellate (+19,1% rispetto al 2022).

Nei primi tre mesi 2023 i contenitori, con 54.606 TEUs, sono diminuiti del 2,7% rispetto al 2022; il calo ha riguardato i TEUs pieni, pari a 41.562 (il 76,1% del totale dei TEUs), con un segno meno del 5,7% rispetto al 2022, mentre sono aumentati i TEUs vuoti, pari a 13.044, in crescita dell’8,3% rispetto al 2022.

La merce in container è calata dell’1,9% rispetto al 2022, mentre il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 108, è cresciuto rispetto alle 104 del 2022(4 toccate in più).

Nel mese di marzo sono stati movimentati 22.636 TEUs, di cui 17.284 pieni (-5,1% sul 2022) e 5.352 vuoti (+2,1% sul 2022), per 251.655 tonnellate mensili corrispondenti (+2,3% rispetto a marzo 2022).

Negativo il risultato complessivo nei primi 3 mesi del 2023 per trailer e rotabili, in diminuzione del 7,6% per numero di pezzi movimentati (21.501 pezzi, 1.765 in meno rispetto al 2022) ma in aumento del 6,3% in termini di merce movimentata (484.825 tonnellate).

Nonostante numeri molto bassi registrati nel mese di marzo, rimane positivo l’andamento della linea RORO Ravenna – Brindisi – Catania: nel primo trimestre del 2023, infatti, i pezzi movimentati, pari a 20.926, sono cresciuti del 2,3% rispetto al 2022 (462 pezzi in più); nel mese di marzo però, i pezzi sono stati 7.716 (contro i 9.020 pezzi) con 1.304 pezzi in meno rispetto a marzo 2022.

Risultato ancora molto negativo nei primi 3 mesi del 2023 per le automotive che hanno movimentato solamente 322 pezzi, con 1.884 pezzi in meno (-85,4%) rispetto ai 2.206 pezzi del 2022; nel mese di marzo 2023, la movimentazione è stata comunque positiva (282 pezzi) segnando un +21%.

È partita a marzo la stagione crocieristica 2023, facendo registrare 2 scali di navi da crociera, per un totale di 91 passeggeri.

Nel comprensorio portuale di Ravenna il traffico ferroviario ha registrato 1.846 treni, 190 treni in meno (-9,3%) rispetto al primo trimestre 2022.

Sono state trasportate via treno 886.979 tonnellate di merce, in calo del 6,5% rispetto al 2022, mentre il numero di carri, pari a 16.984, è calato dello 2,8% rispetto ai primi 3 mesi del 2022.

L’incidenza del traffico ferroviario sul traffico marittimo ha raggiunto nel terzo trimestre 2022 il 13,6%.

Gli incrementi più significativi sono stati quelli dei prodotti chimici liquidi (97.914 tonnellate; +38,9% sul 2022) e quelli dei cereali e sfarinati (109.080 tonnellate; +29,4% sul 2022).

In diminuzione tutte le altre merceologie, con il calo più significativo registrato da parte degli inerti, sia in termini assoluti che percentuali, che con 66.840 tonnellate movimentate, sono calati del 56,9% (-88 mila tonnellate) rispetto al terzo trimestre 2022. Negativi anche i metallurgici che, rispetto al 2022, hanno perso oltre 14 mila tonnellate (-2,5%), la merce in container (-19,9%) e i fertilizzanti (-50,3%).

In termini di TEUs, si è registrata una diminuzione del 27,7% (ovvero 1.647 TEUS in meno) rispetto al primo trimestre 2022 con tutti i servizi intermodali che risultano con un segno negativo.

 

Dalle prime stime per il mese di aprile 2023 si prospetta un recupero significativo con una movimentazione di 2,1 milioni di tonnellate, con una crescita dell’8,1% rispetto ad aprile 2022.

L’ottimo risultato di aprile 2023 lo si deve soprattutto al contributo degli agroalimentari (sia liquidi che solidi), in crescita di circa il 16,8%, e dei concimi che hanno visto triplicare i volumi di aprile 2022 (+176%).

Buono il risultato anche dei volumi movimentati nei settori metallurgico (+3,8%) e petrolifero (+7,9%); stabile la movimentazione per i chimici (+0,2%).

In calo, invece, rispetto ad aprile 2022 i materiali da costruzione (-10,4%), ma anche la merce su trailer (-4,9%) e in container (-21,2%).

Grazie al contributo positivo del mese di aprile 2023, quindi, il primo quadrimestre 2023 dovrebbe chiudersi con una movimentazione complessiva di 8,6 milioni di tonnellate, in diminuzione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 ma, comunque, in recupero rispetto al risultato del primo quadrimestre.

Stima negativa nei primi 4 mesi 2023 per i container, pari a 75 mila TEUs, che calano del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Dal punto di vista dei volumi movimentati, la merce in container è stimata in oltre 833 mila tonnellate, in diminuzione del 2,4% rispetto al primo quadrimestre 2022.

Per quanto riguarda i trailer, i semirimorchi movimentati nel primo quadrimestre 2023 dovrebbero raggiungere quota 26.760 pezzi (in linea con il 2022) e la corrispondente merce su trailer movimentata dovrebbe superare di quasi il 3,6% quella movimentata fino ad aprile 2022.

 

 

A cura dell’Area Programmazione e Sviluppo (Direzione operativa AdSP)

Data creazione: 17/05/2023

Data ultimo aggiornamento: 17/05/2023

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“Se la posizione geografica di Ferrara e Ravenna può rappresentare un destino di sviluppo, tutti noi abbiamo la responsabilità di metterlo a fattor comune, efficientando capacità produttiva e infrastrutturazione logistica per essere competitivi, supportare il sistema delle imprese e generare benessere diffuso”. E’ tornato a scrivere alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, per l’emanazione dei decreti attuativi la Zona Logistica Semplificata nella regione Emilia-Romagna. Obiettivo dell’Ente di viale Farini, l’insediamento del Comitato d'Indirizzo, organo politico ed amministrativo a cui, tra le funzioni riconosciute, spetta il compito di assicurare gli strumenti che garantiscono l'insediamento e la piena operatività delle aziende presenti nella ZLS, nonché la promozione dell'area verso i potenziali investitori internazionali. “La zona logistica semplificata dell’Emilia Romagna - ha sottolineato Guberti - coinvolge 11 nodi intermodali tra Ravenna e Piacenza, 25 aree produttive, 9 province e 28 Comuni, e di questi una buona parte sono nelle Province di Ferrara e Ravenna, il tutto facendo perno sul Porto di Ravenna. Siamo di fronte ad un passaggio epocale per la crescita infrastrutturale ed economica dell’Emilia-Romagna, in grado di arrecare benefici che vanno ben oltre il sistema logistico: dal decongestionamento dei centri abitati, liberati dal traffico di attraversamento dei mezzi pesanti, al miglioramento della qualità dell’aria, con quote di traffici spostate dalla gomma al ferro, e a nuove infrastrutture, il cui utilizzo potrà estendersi anche al traffico veicolare, aprendo nuove direttrici territoriali dello sviluppo economico, rendendo servizi e aree produttive più accessibili. Ora il Governo - ha concluso Guberti - dia finalmente piena operatività: lo sviluppo delle imprese, dell’occupazione e del sistema logistico portuale non può più attendere". “ Oltre tutto - ha aggiunto Guberti - con la ZLS la Sapir Spa, come ben evidenziato dal suo Presidente Sabadini, potrebbe in tempi certi e celeri e senza i grossi vincoli della burocrazia, realizzare una seconda via per il Porto di Ravenna. Opera fondamentale e strategica per la cui realizzazione se ne parla ormai da oltre 15 anni. Darebbe un forte impulso a tutta l area con diversi imprenditori della logistica pronti ad investire . Con l’approvazione della ZLS si ridurrebbero enormemente i tempi della burocrazia , con ampie agevolazioni alle aziende . Sarebbe un fondamentale volano per tutta l’economia del territorio e non solo”.   Le Zone Logistiche Semplificate     • La legge n. 205/2017, modificata dalla legge n. 160/2019, prevede, al fine di favorire condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti, la possibilità di istituire Zone Logistiche Semplificate nelle regioni individuate dalla normativa europea come “più sviluppate” che includano almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti.     • La Zona Logistica Semplificata è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, per una durata massima di sette anni, rinnovabile fino a un massimo di ulteriori sette anni. La proposta è corredata di un piano di sviluppo strategico, specificando la delimitazione delle zone interessate in coerenza con le zone portuali.     • Le imprese che fanno parte della Zls, quelle già presenti o le nuove, beneficiano di una serie di facilitazioni - nazionali e regionali - come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. Le agevolazioni previste nel “pacchetto localizzativo” saranno condizionate allo sviluppo o l’attivazione delle relazioni con il sistema portuale di Ravenna.    
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Nuovo bando di concorso per l’ammissione al Master Universitario di I livello in “Diritto Marittimo, Portuale e della Logistica” - Anno Accademico 2023-2024
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Il Master offre un percorso formativo che ha come obiettivo quello di: formare figure professionali specializzate nei settori dei trasporti marittimi, della portualità e della logistica, intesi come settori "strategici" per la competitività delle imprese e dunque per lo sviluppo economico del territorio non solo locale, ma anche nazionale. Il percorso formativo si caratterizza per una forte strutturazione didattica centrata principalmente sull'approfondimento rigoroso degli istituti giuridici di riferimento, attraverso anche l'analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, nonché sull'introduzione ed il confronto delle varie esperienze di settore, attraverso lo studio di casi concreti e lo svolgimento di seminari. La scadenza per la preiscrizione al Master e per accedere alla selezione è il prossimo 18 gennaio 2024. Per informazioni: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/ https://www.unibo.it/it/didattica/master/2023-2024/diritto-marittimo-portuale-e-della-logistica Per vedere il bando: http://www.masterdirittomarittimologistica.it/upload/doc/bando-diritto-marittimo.pdf Di seguito il video di presentazione della scorsa edizione del Master: https://www.youtube.com/watch?v=axPXp3tVWf0&t=4s Nella foto la Professoressa Greta Tellarini, Direttrice del Master

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